Call of Duty: Infinite Warfare – Anteprima E3 2016

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Un Call of Duty ancora più futuristico.

Call of Duty: Infinite Warfare
call of duty

L'appuntamento annuale con Call of Duty si chiama Infinite Warfare, sviluppato dallo stesso team che ha creato la serie di Modern Warfare. La trama si fa ancora più futuristica, fino ad arrivare nello spazio in assenza di gravità. Oltre a questo, però, le Edizioni Speciali del gioco includono un Remaster del capitolo più amato di sempre, Call of Duty: Modern Warfare.

Data di Uscita:Genere:PEGI:Sviluppatore:Editore:Versione Testata:

Los Angeles – La serie di Call of Duty non ne vuole proprio sapere di guardare al passato: piuttosto, essa continua a lanciarsi nell’azione futuristica più sfrenata ed immaginaria, nel tentativo di riscrivere i canoni storici di un FPS così importante come quello di Activision. Call of Duty: Infinite Warfare arriva all’E3 2016 in modo piuttosto malandato, con una serie di ombre da squarciare e il pesantissimo carico di dislikes portati dal trailer su YouTube: l’unica luce che i fan vedono è il remaster di Modern Warfare, presente solo nelle edizioni speciali del gioco e autentica manna per gli amanti della serie. Serie che, comunque sia, non mancherà di segnare anche record positivi, essendo una delle più vendute ogni anno.

Nonostante la partenza a rilento del gioco, guardandosi in giro, si può constatare che molti altri titoli arrivati nelle scorse settimane non hanno esattamente rispettato l’hype creato nei giocatori: per questo Call of Duty: Infinite Warfare può ribaltare la situazione mostrando di che pasta è fatto, sia nel single player che nel multiplayer.

Il combattimento in Call of Duty è del resto molto in linea col suo passato e difficilmente può uscire dai suoi binari. Le notizie relative all’evoluzione dell’hardware, sia in termini PC che console, aprono però numerose porte e potenzialità per il futuro: se la grafica farà davvero quel passo in avanti che tutti aspettano, succederà lo stesso anche per il gameplay?

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Niente controller in mano per Call of Duty: Infinite Warfare: per quello bisognerà aspettare ancora, probabilmente il caldissimo agosto di Colonia durante la Gamescom. L’evento tedesco servirà soprattutto per capire in modo più approfondito quali siano i limiti tecnici della nuova avventura targata Call of Duty, specialmente riguardo le battaglie spaziali che mai avevano toccato così da vicino la serie di Activision. Call of Duty compie dunque il suo salto nell’iperspazio, per andare ancora più lontano e sfondare i propri limiti. Per questo, gli sviluppatori hanno deciso di mostrarci 3 diversi trailers, uno dei quali già visto durante la conferenza PlayStation del giorno precedente: attorno a quel video rimane ancora un sottile velo di mistero, poiché arriva esattamente dopo quelli dedicati a PlayStation VR, senza specificare se esista oppure no un’esperienza virtuale anche per Call of Duty.

Gli altri due trailers, tuttavia, riguardano il gioco in sé e la controparte remastered di Modern Warfare, attesissimo dai veterani della serie. Per Call of Duty: Infinite Warfare si avvicina una nuova avventura all’insegna del futurismo, con ambientazioni cittadine completamente distrutte dalla solita, terribile invasione dei nemici. Si parla ancora di robot, diventati quasi un must a partire da Advanced Warfare, ma essi non sono solo avversari da schiacciare, bensì parte integrante della nostra fazione e, spesso, anche del corpo dei soldati.

Call of Duty: Infinite Warfare si apre a noi con la missione Geneva, situata nell’omonima città svizzera, dove si passa dal combattimento nelle strade a quello orbitale in pochissimi secondi. Spicca tra tutto però l’assenza di HUD, non limitata sicuramente alle difficoltà più alte, ma probabilmente attivabile a piacimento nel menu. Davanti ai nostri occhi sono capitate alcune delle nuove armi, tra cui una specie di fucile a pompa in grado di tracciare la posizione dei nemici, per poi concentrarsi direttamente sulle loro tenere parti vitali. Sembra sia stato fatto un grosso salto in avanti con la qualità delle granate, che offrono un boato ed un’esplosione decisamente più convincenti, oltre ad essere estremamente più letali come raggio d’azione.

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Fino ad ora, nonostante lo sfrenato futurismo, non si sono viste abilità speciali sovrannaturali o utopistiche: durante la missione, il giocatore ha solo richiamato per qualche secondo un enorme drone, capace di far piovere fuoco sui gruppi numerosi di nemici. Ci si sposta poi nell’orbita terrestre grazie al nostro velivolo, in grado di staccarsi dalla superficie e raggiungere lo spazio in pochi secondi.

Qui parte la battaglia spaziale, tra i detriti delle navi già distrutte e i razzi in arrivo dai nemici. La sequenza di volo sembra divisa in due stili, uno dedicato allo spostamento nel vuoto siderale e uno per l’offensiva: sul secondo esiste qualche dubbio relativo alla presenza di binari, poiché basta tener premuto un tasto per concentrare la propria attenzione su un bersaglio in particolare. Gli effetti e la quantità di caos sono comunque ottimamente realizzati, degni di un gioco incentrato sulle uniche battaglie spaziali.

Dopo di questo si è passati al trailer visto durante la conferenza PlayStation, che ha mostrato, oltre ad un breve scontro nello spazio, quella che potrebbe essere la parte successiva, ovvero l’abbordaggio della fregata nemica e la sua distruzione sul fronte interno ed esterno. Grazie a questo video gameplay si può apprezzare la forma del combattimento nello spazio, caratterizzato dall’uso continuo del rampino, un po’ come visto sulla terraferma per Advanced Warfare. Permane la presenza di effetti sonori, nonostante siano fisicamente impossibili in assenza di atmosfera, ma l’effetto ragdoll senza gravità dà una valida raffigurazione di come potrebbero essere effettivamente i combattimenti in giro per l’Universo.

Nelle sequenze successive, nuove abilità del giocatore vengono svelate, anche se quasi tutte sono legate al tipo di equipaggiamento utilizzato: c’è uno scudo che permette di sapere quali nemici hanno ancora attività vitale, oppure una granata che crea un campo gravitazionale, in modo da uccidere con facilità gli inermi avversari.

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Call of Duty: Infinite Warfare si ferma poi per mostrare qualcosa di diverso e remoto, ovvero il remaster di Modern Warfare. Finora si erano viste solo sporadiche immagini di gameplay, prese da varie cutscene del gioco per dimostrare la differenza tra la versione originale e quella rimasterizzata. Ora invece si può assistere al gameplay vero e proprio, dotato di uno HUD ridefinito per essere maggiormente al passo con le linee moderne del gaming. Fin dal primo momento, Modern Warfare non dà l’impressione di essere un remaster, bensì un gioco dalla grafica completamente costruita da zero: non si ha lo stesso feeling che ha caratterizzato ad esempio le versioni Anniversary di Halo o Halo 2, in grado di intercambiarsi istantaneamente tra visualizzazione classica e rivisitata. Probabilmente la costruzione del remaster è la stessa, ma la sensazione di solidità in Modern Warfare lo fa sembrare più un quarto capitolo che una ricostruzione del primo.

Nelle mani del giocatore c’era ovviamente Soap MacTavish, con una combinazione letale di MP5 e AK47, ben conosciuti e amati/odiati dai giocatori, in base a chi sta davanti alla canna del fucile. Il gameplay era relativo alla missione già mostrata nel trailer, ma approfondita nella sua interezza, tra scontri a fuoco e cutscene ricostruite. Graficamente parlando, tutti gli elementi grafici sono stati ridisegnati per essere in Full HD, con nuove textures che danno veramente un feeling di novità, nonostante l’età del progetto. Qualche dubbio resta sui panorami lontani, che sono stati toccati veramente poco: ad esempio, l’oceano che circondava la nave era troppo grezzo e poligonale per essere relativo ad un gioco del 2016.

Modern Warfare è in arrivo insieme a Call of Duty: Infinite Warfare, ma solo nelle sue edizioni speciali, dalla Legacy in poi. Non c’è altro modo per ottenere il remaster del gioco, quindi i fan dovranno per forza acquistare il nuovo titolo di Activision per tuffarsi nuovamente nella nostalgia del Call of Duty più amato della storia.

Call of Duty compie il salto nell’iperspazio per andare ancora più lontano.

Per capire se un titolo di Call of Duty riesce ad essere un’evoluzione rispetto al passato, è necessario soprattutto avere il controller in mano. La serie sembra aver lasciato dietro di sè il suo passato realistico in favore di uno futuristico e fantascientifico, ma le battaglie nello spazio possono essere veramente interessanti se rese nel modo giusto. Tutto ciò che le circonda è purtroppo già ben rodato e riutilizzato nella serie, ma difficilmente le meccaniche di gioco verranno cambiate se sono così ben radicate nella community. Call of Duty: Infinite Warfare arriva inoltre col remaster di Modern Warfare, autentica pietra miliare della serie: per questo i fan non possono perdersi un appuntamento simile, che unisce il passato e il futuro del franchise in un’unica confezione.

E3 - 2016 - Anteprime

Sta cercando da tempo di trasformare le sue passioni in un vero lavoro. A parte i videogiochi, ciò che sogna è essere regista/sceneggiatore di un film, visto l'amore per fotografia e video-editing. Nel frattempo fa vedere quanto è scarso su Twitch (http://www.twitch.tv/ilcermallo).

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