Bomber Crew – Anteprima gamescom 17

Catch the Pidgeon, catch the Pidgeon !!!

Bomber Crew – Anteprima gamescom 17
Bomber Crew – Anteprima gamescom 17
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ColoniaRunner Duck è un piccolo studio indipendente con base a Londra, composto da nemmeno una decina di persone – tra designer, programmatori e artisti – che condividono la passione per gli aerei della Seconda Guerra Mondiale. Aerei e meccaniche fortemente strategiche, questa la ricetta alla base di Bomber Crew: un simulatore strategico di sopravvivenza, come descritto dallo stesso designer del gioco, a migliaia di piedi di altitudine, dove il giocatore dovrà assoldare, addestrare e guidare l’equipaggio di un caccia bombardiere sconquassato dal più enorme conflitto del genere umano verso la salvezza, ancor prima che la vittoria. Perché in guerra gli errori si pagano cari: e perdere accidentalmente un personaggio nel mezzo di una missione, sappiatelo da subito, significherà perderlo definitivamente da lì alla fine del gioco. Del resto, war never changes…

In Bomber Crew ci ritroveremo dunque a gestire la vita a bordo del nostro piccolo equipaggio, composto da un pilota, un ingegnere di bordo, un addetto ai mitragliatori e allo sgancio delle bombe, un cartografo e un tecnico riparatore. Per ciascun personaggio è disponibile un menu di personalizzazione, che al netto della tradizionale sezione estetica (che non influisce su parametri e stat di gioco) permette comunque di equipaggiare oggetti speciali, da abiti a strumentazione dedicata, che garantiscono una maggior efficienza a ciascuno nella propria attività caratteristica. Questo perché nessuno sa guidare l’aereo meglio del pilota, o sparare al nemico meglio dell’addetto al mitragliatore: poi chiaro, in tempo di guerra tutti sanno fare tutto, e dovesse mai morire qualcuno nel mezzo di uno scontro aereo beh, si farà di necessità virtù.

Ciascun personaggio a bordo potrà inoltre fungere da healer nel caso di ferimenti improvvisi: il tempo di cura è strettamente legato all’evoluzione e al livello del personaggio, un fattore che diventa cruciale – a titolo di esempio – quando il nostro tecnico di bordo è impegnato a salvare la vita di un compagno di squadra e, di colpo, una delle due turbo eliche inizia a scoppiettare allegramente. Maggiore sarà il quantitativo di ore a bordo e di missioni portate a termine, maggiore sarà l’esperienza che i nostri soldati metteranno in saccoccia: toccherà dunque volare come se non ci fosse un domani, catapultarsi nel cuore della battaglia ed espletare tutte le richieste dei nostri generali, al fine di ritrovarsi nel medio periodo con un battaglione di soldati da far tremare le gambe al nemico.

Il problema, come accennavamo in apertura, si ha quando qualcosa va storto. La morte, in Bomber Crew, è permanente: dovesse morire uno qualsiasi dei nostri PG saremo dunque costretti ad arruolare un nuovo personaggio di livello base, con la necessità di addestrarlo da capo e di spedirlo in missioni che, probabilmente, sarebbero più abbordabili se l’esperienza a bordo fosse maggiore. Reiterate questa situazione più volte, specie nelle missioni più avanzate del gioco (composto, al momento, da una dozzina abbondante di obiettivi) e capirete dunque da soli la necessità di studiare con attenzione ogni battaglia. E, soprattutto, capirete perché alle volte fallire una missione ma portare a casa la pellaccia del team è decisamente più vantaggioso di completarla con un paio di K.I.A. (killed in action) che sanguinano nell’aereo.

Aereo che, ovviamente, risulta personalizzabile come i suoi abitanti. Ancora una volta si tratta di aggiustamenti estetici (come livree personalizzate, che possono addirittura essere create dal giocatore) e modifiche funzionali, volte a garantire una miglior prestazione offensiva e difensiva in volo. Maggiore sarà l’esperienza acquisita e migliori saranno le tecniche a disposizione del nostro caccia bombardiere – lo stesso aereo per tutta la durata del playthrough, al netto delle citate modifiche: potremo dunque imparare a volteggiare tra missili e proiettili nemici, o a sparare con damage maggiore in condizioni particolarmente critiche. Nel mezzo di una battaglia, dovremo costantemente tener monitorati alcuni fattori vitali dell’aereo, come il carburante rimasto, la pressione idraulica (necessaria all’apertura del carrello e alla rotazione delle torrette), lo stato dell’elettricità a bordo e la quantità di ossigeno rimasta: benzina a parte, quando uno qualsiasi dei restanti indicatori diventa “rosso” sarà necessario far intervenire ingegnere o tecnico per le dovute riparazioni, prima che la situazione degeneri in un disastro irrimediabile.

bomber crewParticolare attenzione va posta nel caso di interventi all’esterno del velivolo, come per l’appunto problemi ai motori o alle eliche: lo sfortunato tecnico a cui tocca l’oneroso compito dovrà restare in equilibrio sull’ala, sperando che il pilota mantenga una traiettoria il più rettilinea possibile. In caso contrario, l’ultima immagine che ci rimarrebbe del nostro commilitone, privo pure del paracadute, potrebbe non essere delle più romantiche. Il nostro bombardiere offre un sistema di guida semiautomatica: il bolide vola in perfetta autonomia, ma saremo noi a decidere quale direzione seguire “osservando” per un paio di secondi opportuni indicatori collocati nei cieli.

Per quanto concerne le battaglie, ci ha fatto davvero sorridere vedere come la carlinga del nostro bombardiere viene progressivamente sforacchiata dal fuoco dei nostri nemici, in particolare da quello di un emulo del Barone Rosso che funge quasi da boss di fine livello. Incassare ripetuti colpi pregiudicherà progressivamente la struttura dell’aereo, infierendo danni non riparabili al nostro veicolo che, se non allontanando velocemente dal campo di battaglia, potrebbe esplodere d’un sol botto. In caso di mal parata toccherà dunque non solo trovare una strategia di fuga che minimizzi il rischio d’essere abbattuti, ma che non richieda un sacrificio da parte della nostra crew – sottoposta ai pericoli di migliaia di proiettili al minuto. Un’evenienza che, purtroppo, diventerà la norma nei livelli più avanzati, obbligando ad improvvisi scambi di ruolo in extremis, a cure in condizioni pericolosissime, a riparazioni sinonimo di missioni suicide. Serve dunque attenzione, tatticismo e una lungimiranza non indifferente per portare a casa missione e pelle: per quanto il nostro bombardiere sia una garanzia, insomma, in guerra c’è pochissimo di cui scherzare.

bomber crew

Al netto di una direzione artistica esilarante e fortemente caratteristica, fatta di tinte cartoonesche e sonorità tanto azzeccate quanto scanzonate, l’unico limite evidente di Bomber Crew è la sua natura ibrida (e leggera) tra tattica e simulazione: chiunque sia alla ricerca di un tatticismo esasperato o di meccaniche survive punitive e realistiche troverà infatti nei toni della creatura di Runner Duck un alleggerimento esagerato delle problematiche legate alla gestione di una battaglia aerea e, parallelamente, della vita in altitudine. Non stiamo parlando di un titolo facile, almeno stando a quanto riferitoci dopo il primo giro di boa, ma piuttosto di un’esperienza dalle tinte leggermente più casual, capace però di impegnare il giusto senza indurre eccessiva frustrazione. Sotto questa luce, Bomber Crew potrebbe rappresentare una scoperta da tenere in seria considerazione.

 

In conclusione

Bomber Crew è un titolo interessante e divertente, che offre un’insolita reinterpretazione tattica della vita a bordo di un caccia bombardiere nel mezzo della furente Seconda Guerra Mondiale. Dietro le tinte cartoonesche e l’enorme quantità di particolari insoliti ed esilaranti di cui il titolo Runner Duck è prodigo, tuttavia, si nasconde una matrice tattica interessante, che obbliga il giocatore a scendere a compromessi con le proprie strategie e a ripensare, ricalibrare, prendere decisioni cruciali in poco tempo quando la situazione precipita improvvisamente. Ottima l’intuizione della perma-death dell’equipaggio, diabolica trovata per mettere ulteriore agitazione a chiunque sia riuscito da poco a skillare a modo la propria squadra. Lo squadrone avvoltoi di Runner Duck, in questa gamescom 2017, ci ha convinto e divertito: il prossimo 17 Ottobre, quando il titolo sarà disponibile su PC e console, saremo sicuramente tra le nuvole a sganciare un paio di bombe col sorriso stampato in volto.

 

Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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