ASUS ROG Strix Wireless – Recensione

Il Gufo di ASUS torna all'attacco

ASUS ROG Strix Wireless – Recensione
strix

Quando ASUS scende in pista col brand ROG, normalmente, c’è aria di grandi cose. ROG, Republic of Gamers, un marchio sinonimo di prestazioni e qualità: una fascia alta per giocatori esigenti, che non intendono rinunciare a nulla pur di vivere l’intrattenimento al massimo livello, anche accettando un conto da pagare, in termini meramente economici, non sempre alla portata di tutti. Del resto, quell’equazione millenaria parafrasata in “la qualità ha un prezzo” la conosciamo tutti: mettici anche un nome, quello di ASUS, da sempre in primissima linea in fattore di tecnologia e evoluzione, ed è automatico aspettarsi grandi risultati da qualsiasi prodotto appartenente alla famiglia.

Non fanno eccezione le ROG Strix Wireless, nuova incarnazione di uno degli headset più celebri e apprezzati del produttore – che abbiamo dettagliatamente recensito in queste pagine. Non delle semplici cuffie ma, come le illustri sorelle maggiori, un prodotto mid/high-end (il cui prezzo si aggira attorno ai 140€) in grado di adattarsi alle esigenze del sempre crescente pubblico giocante, garantendo una serie di features tutto tranne che scontate. Features che, inutile dirlo, elevano prepotentemente le Strix Wireless dal mass market rendendole potenzialmente uno degli acquisti più interessanti a portata di chiunque, anche durante un normalissimo match in multiplayer, non voglia rinunciare alla purezza e alla complessità della componente sonora. Dopo averle provate per un paio di settimane sotto ogni angolo alla nostra portata, siamo finalmente pronti a darvi un verdetto su queste “piccoline” del Team ROG: e dovesse mai esservi sfuggito, ne siamo rimasti entusiasti.

ASUS ROG Strix Wireless: Specifiche Tecniche

Modello ASUS ROG STRIX Wireless Design Circumaurale chiuso
Driver 60mm, magneti al neodimio Padiglioni 130mm
Frequenza Cuffia 20-20000Hz Impedenza 32 ohm
Sensibilità 98dB Connessione Radio o cablata tramite jack 3,5mm
Distanza di utilizzo Fino a 15m Frequenza Wireless 2,4GHz
Batteria ~ 10 ore Illuminazione Non disponibile
Software di gestione ASUS Sonic Studio Peso 350g
Microfono Unidirezionale Frequenza Microfono 50-16000Hz
Sensibilità -40dB Compatibilità
  • Wireless: PC e PS4
  • Cablata: jack 3,5mm

 

Se c’è una cosa in cui ASUS difficilmente lascia a desiderare, quella è lo stile. Seppur leggermente più sobrio dell’altisonante packshot delle sorelle maggiori, l’involucro esterno di queste ROG Wireless veicola ancora una volta le sensazioni distintive del brand: aggressività, eleganza e quel pizzico di faccia tosta che, ormai da tempo, passa attraverso gli occhi feroci del celebre Gufo. Sensazioni che, inutile dirlo, trovano ulteriore conferma non appena l’headset viene stretto tra le mani. Conservativamente al franchise, queste ROG Wireless utilizzano un principio di distribuzione della forza e della pressione consolidato, basato su un sistema di tensioni a due attori che funziona alla perfezione: la banda elastica superiore riduce il peso percepito dell’headset, laddove la pressione orizzontale dei due padiglioni lo mantiene ancorato alla testa dell’utilizzatore senza però arrecare fastidi. Già ad un analisi tattile superficiale possiamo apprezzare una serie di novità tutto tranne che marginali in termini di realizzazione tecnica del prodotto: la banda elastica è molto più “elastica” che in passato, impreziosita da una serie di cuciture arancioni (e di che colore, altrimenti?) che, al netto del citato fattore estetico, regalano al tutto una maggior robustezza. Spariti i fastidiosi scricchiolii di assestamento delle edizioni passate, tale banda aumenta in spessore e morbidezza, con un imbottitura morbida e adattabile che giova in modo evidente al comfort, specie durante le sessioni di utilizzo prolungate.

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I padiglioni sono realizzati con una schiuma estremamente morbida e traspirante: un binomio che i fedeli del marchio Strix conoscono bene, ma che in questo headset viene ulteriormente evoluto raggiungendo un nuovo livello di qualità. La pressione esercitata sui lobi è minima, non reca fastidi evidenti nemmeno nelle sessioni più lunghe e il foam traspirante previene una sudorazione eccessiva, rendendo di fatto l’utilizzo delle ROG Strix Wireless indicato anche in periodi, come questo, dove il clima non è eccessivamente mite. Comodi ma anche funzionali: il padiglione destro ospita i quattro pulsanti per il funzionamento wireless: quello per l’accensione del dispositivo (dotato di un LED di colore arancio che diventa viola in fase di caricamento e lampeggiante nelle due tonalità appena esposte in caso di esaurimento batteria), due tasti per la regolazione del volume e l’ultimo, chiaramente per attivare o disattivare il microfono – che ricordiamo essere di tipologia unidirezionale, realizzato nella tradizionale gomma flessibile. Il padiglione sinistro ospita invece le funzioni di connettività cablate, con una porta micro USB per il caricamento delle Strix e l’ingresso del Jack per l’utilizzo con cavo audio.

A fianco dell’immancabile cavo di ricarica USB, all’interno della confezione sono incluse due tipologie di cavo audio, in modo da permettere all’utente un utilizzo dell’headset pressoché immediato in qualsiasi situazione. Il primo è un cavo jack quadripolare da 3.5mm, che permette la classica comunicazione del segnale (tanto stereo quanto quello proveniente dal microfono) verso tutti i dispositivi dotati di un ingresso femmina da 3.5mm, pad delle console inclusi – a patto di avere uno specifico adattatore, nel caso di Xbox One, non incluso da Asus. Il secondo è invece uno sdoppiatore, che permette di trasformare la suddetta uscita quadripolare in una doppia sorgente tripolare che si adatta nativamente alle tradizionali schede – portatili e non – PC.

  • Asus ROG Strix Wireless

Parlando più da vicino di prestazioni, vale la pena cominciare subito da uno dei fiori all’occhiello del prodotto in esame: la durata della batteria. La stima effettuata da Asus stessa, che vanta una durata dell’ordine delle 10 ore ad utilizzo continuativo, potrebbe sembrare sin troppo pretenziosa: la realtà dei fatti è ben diversa, e nel corso delle nostre prove – pur non raggiungendo 10 ore filate di ascolto e/o sessioni di gioco – siamo arrivati a circa 7 ore con l’indicatore LED di carica immobile sul tono arancione. Una promessa mantenuta in pieno che va ad affiancarsi ad un’ottimo impianto di ricezione: una volta inserito il dongle plug&play nel device target preferito, il campo d’ascolto raggiunge comodamente un raggio di una decina di metri, senza interferenze o cali di qualità evidenti. La tecnologia wireless a 2.4 GHz e a bassa latenza e la doppia antenna integrata, insomma, si comportano come da manuale.

Indossato l’headset, siamo rimasti impressionati positivamente dall’ascolto in modalità wireless, nonostante il paragone con la controparte cablata sia indiscutibilmente svantaggioso. Nitido e pulito, il suono “senza fili” offre dei bassi profondi e articolati, anche se forse troppo esaltati a discapito di medi e alti, che ne escono parzialmente ridimensionati e talora privati di dettaglio. Non si tratta certo di una carenza costruttiva di ASUS, laddove quello appena esposto è un problema comune all’intero segmento audio senza fili: al contrario, la soluzione offerta dal produttore parte da basi solide, configurabili a piacimento tramite Sonic Studio e, entro certi limiti, migliorabili rispetto all’esperienza “liscia”. Il volume in cuffia, che raggiunge livelli ben al di sopra della media, non dà adito a distorsioni di suono o interferenze percettibili (difficilmente supererete la soglia del 75%) anche in modalità wireless, ad ulteriore testimonianza dell’hardware di casa ASUS.

Discorso diverso, dicevamo, per l’esperienza cablata, ancora una volta configurabile ma decisamente più grintosa nel tirare fuori il massimo dai magneti al neodimio da 60mm di cui queste Strix sono equipaggiate. L’esperienza sonora si arricchisce in ogni sua componente, guadagnando in profondità e regalando un ascolto decisamente più articolato e complesso – grazie anche alla pressione sonora fornita dai magneti di dimensioni generose. Sia che si tratti di un classico audio Mp3 o FLAC, sia durante la visione di un film in alta definizione, sia – e soprattutto – se messe alla prova nel vivo dell’azione, tanto su PC che su console, con le più disparate tipologie di gioco, le ROG Strix Wireless non hanno mostrato incertezze evidenti, regalando su PC una spazializzazione del suono soddisfacente e realistica sui 7 canali virtuali e, su console, uno spettro sonoro stereo di elevata qualità. Di ottimo livello anche la performance del microfono, testato a dovere con i tradizionali programmi di messaggistica su PC e con la chat in game di PS4. La comunicazione procede liscia e senza intoppi, con un buon livello di isolamento passivo fornito dai padiglioni e, nel complesso, una pulizia sonora al di sopra della media. Il tutto, sia chiaro, a patto di posizionare la parte terminale del microfono in prossimità delle labbra – come suggerito dalla stessa ASUS nella documentazione dell’headset.

asus rog strix

Riserviamo l’ultima parentesi ad una panoramica generale di Sonic Studio, il gestionale software tramite cui regolare parametri e configurazioni per adattare il suono al gusto e all’esperienza preferita di ciascun utente. Il software brilla per facilità d’uso ed immediatezza, essendo racchiuso in un’unica finestra suddivisa a zone – in modo da ridurre al minimo l’operatività dell’utilizzatore, che non si trova costretto a saltare da una schermata all’altra alla ricerca dell’opzione desiderata. Al netto delle classiche configurazioni di sistema (dispositivi, volumi, frequenze di campionamento) sarà dunque possibile alternare l’esperienza sonora sfruttando un buon gruppetto di configurazioni pre-settate (l’ideale per godere al meglio, almeno secondo ASUS, del sonoro in un FPS piuttosto che in un gioco di guida o quant’altro). Immancabile, l’equalizzatore a 10 bande fa da apripista a quelle che rappresentano le feature più interessanti di questa suite: Filtri Audio e Virtual Surround.

All’interno della prima di queste “sezioni” potremo scegliere tra tre filtri speciali, in grado di modificare completamente l’esperienza normale valorizzando in modo più netto specifiche componenti del segnale audio. Bass Booster, ad esempio, va ad esaltare pesantemente i bassi, sacrificando i toni più alti per un effetti più cinematografico molto spesso apprezzato nel contesto videoludico. Voice Clarity si configura come l’opzione diametralmente opposta, che va ad agire sui mid/high riservando maggiore enfasi alla trasmissione vocale. Compressor, infine, effettua una interpolazione diretta del segnale rendendolo più vicino all’ascoltatore, senza però agire banalmente su aumenti di volume – con conseguente perdita di qualità.

La seconda, inutile dirlo, permette di gestire al meglio il driver per la resa multicanale 7.1 del sonoro. Interessante l’opzione Reverb, che permette di dare un ulteriore senso di realismo e di “direzionalità” al suono all’interno di ambienti chiusi o comunque circoscritti. Ultimo ma non meno importante, il pannello dedicato al microfono, con la possibilità di attivare un filtro per la riduzione del rumore (Noise Gate) e un secondo, Perfect Voice, per migliorare la trasmissione nelle comunicazioni end to end.

Belle da vedere, comode da indossare, piacevoli da ascoltare.

Conclusioni

Come anticipato all’inizio di questa lunga analisi, le ASUS ROG Strix Wireless ci hanno stupito sotto parecchi punti di vista. Le “piccoline” – si fa per dire – della famiglia del Gufo, dopo l’ottimo esordio delle sorelle maggiori, aggrediscono il mercato mid/high forti non solo di un know-how, quello di ASUS, a dir poco invidiabile: lo fanno con astuzia e cognizione di causa, presentando una soluzione che eccelle in praticamente tutti gli ambiti, dal comfort alla robustezza, dalla virtualizzazione sonora all’ottima ricezione senza fili. Rivolte ad un pubblico a cui proprio i fili vanno dannatamente stretti, le nuove Strix forniscono un’esperienza sonora profonda e articolata, in grado di adattarsi perfettamente ai numerosi contesti di utilizzo del device: videogiochi, film o anche musica, l’headset ha dato prova di ottimo comportamento e di durata (in termini di batteria) raramente ravvisabile nell’attuale mercato..

Ad un prezzo che si aggira sui 140€, ASUS propone una soluzione “intermedia” solo sulla carta, non certo paragonabile in definizione a quella regalata dalle Strix 7.1 ma, non di meno, estremamente soddisfacente anche per l’utente più esigente – che, all’occorrenza, potrà passare alla modalità cablata dell’headset per godere appieno della potenza dei magneti al neodimio di cui l’headset è equipaggiato. Belle da vedere, comode da indossare, piacevoli da ascoltare: anche questa volta, insomma, ASUS non delude le aspettative. Quando si dice “ci vuole orecchio” ..

Good

  • Virtualizzazione 7.1 eccellente
  • Compatibilità da primo della classe
  • Batteria di lunga durata e ottima ricezione

Bad

  • L'ascolto in wireless presenta bassi troppo pronunciati
9

Superbo

Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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