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Resident Evil Village

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7.5

Niente male

Aspettando Resident Evil Village: la trama di Resident Evil VII

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Manca sempre meno al lancio di Resident Evil Village, previsto per il 7 maggio e l’attesa si sta facendo sempre più difficile da sostenere (se non lo avete ancora fatto, potete preordinarne una copia sul sito di GameStopZing). I trailer e le poche informazioni condivise da Capcom, soprattutto nell’ultimo mese, hanno sollevato più domande che altro: perché Chris uccide Mia Winters e rapisce Rosemary, la figlia di Ethan? Chi è Madre Miranda? Perché c’è il logo dell’Umbrella in uno sperduto villaggio rumeno?

Tutte curiosità, cui speriamo il gioco possa dare risposte, ma nell’attesa ci siamo resi conto di un’altra cosa: questo ottavo capitolo si anticipa essere un sequel diretto del precedente. Evento assolutamente raro per la serie, che prima di oggi non ha mai creato capitoli così strettamente legati l’uno all’altro. Certo, fanno tutti parte di un unico macro universo narrativo, e alcuni si legano a fatti avvenuti in precedenza, ma non sono mai stati un vero e proprio seguito; al punto da poter essere giocati bene o male nell’ordine che si preferisce.

Resident Evil Village, invece, richiede necessariamente di aver giocato a Resident Evil VII: Biohazard. O conoscerne quantomeno la storia, se non volete correre al recupero dell’ultimo secondo (anche se il nostro consiglio rimane di provarlo in prima persona – no, non è una battuta).

Proprio per questo motivo siamo qui a dare una spolverata alla vostra memoria, nel caso aveste dimenticato quegli eventi, o per fare le veci di una Wikipedia qualsiasi qualora non voleste giocarlo.

Chiaramente questo è un articolo ricco di spoiler, perciò se avete intenzione di giocare a Resident Evil VII: Biohazard non leggetelo per non rovinarvi la storia. Per tutti gli altri, interessati a conoscere ogni dettaglio prima di iniziare Resident Evil Village, mettetevi comodi: il viaggio nell’orrore di Ethan Winters comincia proprio da qui.

L’arrivo a casa Baker

Tutto inizia nel 2017, quanto Ethan Winters si reca a Dulvey, in Lousiana, per cercare la moglie Mia scomparsa tre anni prima. A sorpresa, è stata proprio lei a scrivergli di raggiungerla lì, così il nostro nuovo protagonista non perde tempo e si reca dove indicato. Trova una tenuta dall’aspetto abbastanza malmesso, più trascurata che non abbandonata davvero. Dopo aver scoperto un passaggio segreto che lo conduce nei sotterranei (e aver rinvenuto un paio di cadaveri, uno dei quali è il membro di una troupe televisiva visto in una demo), Ethan raggiunge finalmente la moglie liberandola dalla cella in cui è tenuta prigioniera.

Mia sembra in stato confusionale e continua a insistere sul dover fuggire prima che qualcuno li raggiunga. Mentre si muovono lungo i sotterranei, raggiungono una stanza dove Mia si ferma un attimo a riposare ma, in un momento di distrazione mentre esplora una stanza adiacente, Ethan sente del trambusto e tornando indietro scopre che la moglie è scomparsa di nuovo. Proseguendo, raggiunge un’altra ala della casa dove riceverà una misteriosa telefonata prima di essere aggredito da Mia, diventata all’improvviso una persona completamente diversa. Ethan, costretto a difendersi, la uccide conficcandole un’accetta nel collo.

Nel tentativo di abbandonare la casa, Ethan verrà raggiunto da Mia, a quanto pare in buona salute e dispiaciuta per aver cercato di ucciderlo. Si tratta di una trappola, perché un attimo dopo lo attacca di nuovo, questa volta tranciandogli una mano. Ferito, Ethan sale ai piani superiori dove trova una pistola per difendersi e riceve ancora una telefonata che lo avvisa di una via d’uscita attraverso l’attico. Lì trova ancora una volta Mia, ben decisa a eliminarlo, ma ancora una volta riesce a fermarla. Prima che possa capire cosa stia succedendo, un uomo lo sorprende alle spalle e lo stordisce.

Benvenuto in famiglia!

Al suo risveglio, Ethan si trova a un tavolo da pranzo, legato a una sedia e in compagnia di quella che si scoprirà essere la famiglia Baker. Jack, l’uomo che l’ha aggredito, la moglie Marguerite, il figlio Lukas e un’anziana donna apparentemente ignara di cosa succeda intorno a lei. Viene costretto a mangiare resti umani e torturato quando si rifiuta, finché una telefonata distrae la famiglia, che lentamente lascia la stanza.

Riuscito a liberarsi, Ethan sfugge a Jack e si incontra con un vicesceriffo che tuttavia rimane scettico di fronte alla sua richiesta d’aiuto; i due si incontrano nel garage, dove l’uomo farà una brutta fine sempre a causa di Jack. Riuscito a recuperare la sua arma, Ethan inizia uno scontro impari con il capofamiglia, che si conclude con un suicidio da parte sua.

Riuscito ad arrivare nel salone, riceverà un’altra telefonata da quella che si scopre essere la figlia dei Baker, Zoe, a quanto pare più in controllo di sé rispetto al resto della famiglia. Per fuggire dovrà trovare i tre simboli che fungono da chiave per l’ingresso. Nell’esplorare la casa non solo verrà inseguito da un redivivo Jack ma farà la conoscenza con i Mold, vecchie vittime dei Baker, diventate creature infette senza altro scopo che uccidere. Dopo aver sconfitto e, apparentemente, eliminato per la seconda volta Jack, Ethan fugge dalla villa e trova rifugio in un camper al centro del cortile, che fungerà un po’ come base delle operazioni da cui pianificare il recupero di Mia e la conseguente fuga.

Nel regno di Marguerite

Prossima tappa, la vecchia casa in cui si dovrebbero trovare gli ingredienti per curare Zoe e Mia dall’infezione. Qui sarà Marguerite a dare la caccia incessante a Ethan, che, dopo essere riuscito a recuperare gli ingredienti, inizierà ad avere strane visioni di una ragazzina dai capelli neri. Il suo ruolo sarà importantissimo ai fini della trama ma verrà rivelato solo in seguito.

Per riuscire a recuperare il necessario, Ethan si dovrà confrontare con la moglie di Jack, che a sua volta andrà incontro a un’orribile mutazione diventando una creatura dagli arti lunghi e in grado di generare insetti – questo pur mantenendo in buona parte il suo aspetto umano. Ethan ne esce vittorioso e può finalmente fare ritorno al camper, dove però lo aspetta una brutta sorpresa.

C’è un sadico in famiglia

Ad accogliere Ethan non sarà una telefonata di Zoe ma di Lukas, che dichiara di avere in pugno le due donne e obbliga Ethan a seguirlo nei suoi giochi malati per salvarle. Dopo aver recuperato le chiavi di accesso al fienile, si troverà di fronte una serie di trappole e creature da affrontare ma riuscirà nell’impresa, costringendo Lukas a fuggire. Raggiunte Zoe e Mia, entrambe illese, Ethan è pronto a somministrare il siero a entrambe ma l’improvviso intervento di un Jack orrendamente mutato lo costringe alla lotta; qui, per liberarsi definitivamente di lui, utilizza una delle due dosi di siero. A quel punto deve affrontare una scelta (e chissà che non accadrà qualcosa di simile in Resident Evil Village): salvare Zoe, oppure Mia?

Scegliere Zoe significa andare incontro al finale negativo e non canonico, quindi non affronteremo questa parte. Ethan sceglie di curare la moglie e i due si allontanano in barca promettendo a Zoe di tornare con i soccorsi. Nel tragitto, però, vengono aggrediti quando si trovano nei pressi di una grossa nave cargo e perdono entrambi i sensi.

Nella sua incoscienza, Ethan vede un Jack Baker di nuovo in sé, che gli spiega come Eveline (è questo il nome della ragazzina) sia una creatura in grado di fare il lavaggio del cervello a chiunque infetti, riuscendo di conseguenza a controllarli. Questa è la ragione per cui lui e la sua famiglia sono impazziti, uccidendo nel corso del tempo sempre più persone per volere di Eveline, in cerca di una famiglia. La visione si conclude con Jack che prega Ethan di eliminare Eveline.

La verità rivelata

Cambia il punto di vista e il giocatore si risveglia nei panni di Mia, che nel cercare Ethan nei pressi della nave arenata continua ad avere visioni di Eveline in cui la ragazzina continua a definirla sua madre, nonostante lei non abbia alcun ricordo in merito. Guarda impotente mentre il marito viene portato via da Eveline e si introduce nella nave, piena ora di infetti, per salvarlo: qui verrà rivelata la verità, ovvero che Mia è un agente di The Connections, potente organizzazione segreta nell’ambito del bioterrorismo, e che Eveline è un’arma biologica (B.O.W.).

Il suo compito, assieme al collega Alan Droney, era di supervisionare la ragazzina durante il suo trasporto verso l’America Centrale ma Eveline si è ribellata, infettando la nave, uccidendo Alan e contagiando la stessa Mia nel tentativo di obbligarla a essere sua madre. Compreso il suo ruolo nella creazione di una simile minaccia, Mia riesce a rintracciare e salvare Ethan, gli consegna un campione di DNA di Eveline e, capendo di non poter più resistere al controllo mentale, si isola per evitare di fargli del male. Il suo destino rimane ignoto.

La resa dei conti

Fuggito dalla nave, Ethan si fa strada attraverso una miniera di sale fino a raggiungere un laboratorio nascosto dove vengono confermati l’origine e i poteri di Eveline: è in grado di controllare le menti delle persone dopo averle infettate. Gli effetti collaterali prevedono una progressiva follia, un’abilità rigenerativa fuori dal comune e mutazioni estreme. Si scopre inoltre che anche Lukas lavora per The Connections, la quale gli ha fornito un siero per non soffrire il controllo mentale di Eveline: per tutto il tempo ha finto di essere controllato da lei, in modo da mantenere la sua copertura.

Nel laboratorio, Ethan riesce a sintetizzare un siero per sconfiggere Eveline, torna a casa Baker e, nonostante i tentativi della ragazzina di fermarlo, tramite visioni e violenti attacchi psichici, riesce a iniettarglielo. Si viene così a scoprire che Eveline è sempre stata la vecchia in sedia a rotelle vista dall’inizio del gioco: nonostante i suoi poteri, soffriva infatti di un invecchiamento precoce che in brevissimo tempo l’ha resa quello che è.

La necrotossina iniettatale da Ethan la ferisce ma la spinge anche a fondersi con la muffa che circonda la casa e trasformarsi in una creatura gigantesca, che lui riesce a sconfiggere solo dopo aver ricevuto un aiuto insperato da un elicottero militare, dal quale gli viene lanciato un modello di pistola (Albert-01) caricato con proiettili speciali in grado di distruggere Eveline.

Sopraffatta la minaccia, Ethan viene soccorso da un’unità della Blue Umbrella (una società militare privata fondata nel 2007 dall’ex personale della Umbrella Corporation originale dopo la bancarotta) capitanata da Chris Redfield (che rivedremo sicuramente in Resident Evil Village) e, una volta a bordo dell’elicottero, ritrova Mia che è stata a sua volta soccorsa dai soldati. Il gioco principale si conclude qui ma ci sono due DLC che espandono e concludono alcuni eventi.

Not A Hero

Questo contenuto aggiuntivo si concentra sulla missione di Chris Redfield per rintracciare e catturare Lukas Baker, fuggito nel corso degli eventi del gioco principale. La campagna mette in luce molti dei valori e della natura di Chris, nonostante la sua risoluzione conflittuale nel lavorare con Blue Umbrella, implicando inoltre come i suoi precedenti sforzi nella BSAA lo abbiano trasformato in un uomo che è meno eroe di quanto la maggior parte della gente creda. La storia è di per sé molto lineare e vedrà alla fine Lukas, dopo aver ucciso tutta la squadra di Chris, trasformarsi in un mostro solo per essere abbattuto da lui stesso.

End Of Zoe

Questo DLC si concentra invece su Zoe, calcificata per vendetta da Eveline dopo aver aiutato Ethan e Mia ma, curiosamente, lasciata in vita. Protagonista è lo zio Joe Baker (ci sarà anche lui in Resident Evil Village?), un eremita della palude che dopo aver visto alcuni soldati accanto al corpo di Zoe farà di tutto per trovare il siero in grado di guarirla.

A sbarrargli la strada ci sarà nientemeno che Jack, sopravvissuto nonostante tutto, contro il quale si avranno più scontri sino ad arrivare a quello decisivo. Dopo aver finalmente somministrato la cura a Zoe, intervengono alcuni soldati della Blue Umbrella e ancora una volta Chris Redfield, che prenderà Zoe in custodia e le passerà una telefonata di Ethan, nella quale lui le dice di aver mantenuto la promessa di aiutarla.

Ora siete pronti per affrontare Resident Evil Village! Vi ricordiamo che potete preordinarlo da GameStopZing!


Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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