Apex Legends, ce la fa o non ce la fa su Nintendo Switch?

La risposta è scontata, ma solo in parte

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A voler tagliare corto, Apex Legends su Nintendo Switch, poco a sorpresa, ha ben poche ragioni d’essere. Un battle royale che punta con decisione sulla velocità d’azione, sulla rapidità dei riflessi dei giocatori coinvolti e sulla loro capacità di scivolare rapidamente da un capo all’altro dell’ambientazione, non può che mostrare il fianco a numerose problematiche se costretto in un hardware di per sé portentoso, ma di fatto limitato e tutt’altro che in linea con gli standard odierni.

Come se non bastasse, una cosa è scendere a compromessi quando si deve sfidare la sola CPU, così come accade nel più che discreto DOOM Eternal, che non sfigura affatto sulla console ibrida della Grande N, tutt’altro paio di maniche quando, ulteriore incognita da inserire nella già lunga lista, l’esperienza fa perno sul multiplayer online, declinazione del gaming moderno che non fa certo rima con l’azienda di Kyoto, che a più riprese ha palesato l’arretratezza delle sue infrastrutture di rete.

Potenzialmente, insomma, gli ingredienti per un disastro totale c’erano tutti, così come si sentiva puzza di bruciato sin dal trailer con cui è stato annunciato l’inaspettato e tutt’altro che richiesto porting.

Apex Legends Pathfinder trailer

Per chi non lo sapesse, parliamo di un battle royale tratto dallo stesso universo immaginifico di Titanfall, diverso da tanti congeneri per il peso specifico del roster di eroi selezionabili prima di scendere in campo, tutti caratterizzati non tanto per l’aspetto estetico, quanto per le abilità esclusive che possono sfoderare in battaglia, a patto di rispettare precisi tempi di cooldown.

Tra personaggi più votati all’attacco sfrontato e altri che fungono da supporti ideali, Apex Legends vive e prospera tra gli appassionati proprio per l’importanza che rivestono le meccaniche di squadra. Più che in molti altri battle royale, la cooperazione può svoltare una partita, risolvere un conflitto a fuoco, essere il discriminante tra una brutale eliminazione e la vittoria finale.

Va da sé che, anche per questi motivi, non si può assolutamente prescindere da una fluidità massima, anche a costo di rinunciare a qualche orpello grafico, di cui si potrebbe benissimo fare a meno, considerando il tutt’altro che ignorabile plus di fare le quattro di mattina, a furia di partite, comodamente distesi sul letto o, perché no, durante una sosta in bagno che si prolunga ben oltre il necessario.

Apex Legends Nintendo Switch

Come anticipato, Apex Legends fatica e non poco su Nintendo Switch. Lo si nota sin dalla schermata principale, quando l’abbassamento della risoluzione si traduce in un’immagine particolarmente sfocata che rende ancor più caotico il già affollato menù tramite cui raggiungere il negozio in-game, personalizzare il roster o avviare l’ennesima battaglia.

Sia sullo schermo di casa, che sul piccolo display della console, la prima impressione non è delle migliori e, a ben vedere, lascia presagire cosa accadrà di lì a poco, quando vi ritroverete a tutti gli effetti con un fucile in mano a combattere per la vostra sopravvivenza. L’orizzonte diventa spesso indistinguibile, l’appiattimento degli effetti speciali rende lo scenario a tratti grezzo, il frame rate, già dimezzato a 30fps in situazioni statiche, di tanto in tanto singhiozza ulteriormente.

Anche in questo caso, a livello di dettaglio e qualità grafica, poco importa se si opta per la modalità portatile o meno. Il risultato è in ogni caso impietoso se confrontato a quanto provato fino ad oggi su PC e console di Sony e Microsoft. La differenza, in termini di giocabilità, può farla l’uso del Pro Controller, sicuramente più all’altezza della situazione rispetto ai Joy-Con, non fosse altro per l’ergonomia non proprio invidiabile che questi ultimi garantiscono.

Apex Legends

Paradossalmente, su Nintendo Switch Lite la situazione è lievemente migliore. Vuoi per la conformazione della console, che garantisce una presa più salda, vuoi per lo schermo che vanta una maggior densità di pixel, che rende lievemente più gradevole l’aspetto estetico del gioco, Apex Legends gira meglio sulla versione esclusivamente portatile della console.

Insomma, questo porting non ha molto senso in termini puramente ludici. Lo si evince, in tutta la sua drammaticità, quando si decide di attivare il cross-play e ci si ritrova a dover fronteggiare utenti provenienti da altre piattaforme, enormemente più a loro agio nell’eliminare giocatori chiaramente alle prese con piccoli problemi di mira.

Eppure, parliamo pur sempre di un prodotto innanzitutto gratuito e che non pretende neanche la sottoscrizione a Nintendo Switch Online per essere fruito. Inoltre, come puro e semplice passatempo svolge più che degnamente il suo dovere, trattandosi in ogni caso di un battle royale adrenalinico, profondo, coinvolgente.

Apex Legends

A ben vedere, in definitiva, Apex Legends su Nintendo Switch non ha il minimo senso, eppure ne ha da vendere se si è semplicemente in cerca di un ottimo gioco, per quanto non perfettamente trasposto. Va da sé che potendo è meglio fruire la produzione Electronic Arts altrove, ma in assenza di alternative, fatte le dovute premesse e accettando i già citati compromessi, il divertimento è comunque garantito.

Si cede alle sfuriate offensive anche a causa di un frame rate instabile, su questo non ci piove, eppure è davvero difficile rinunciare all’ennesima partita.

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