I dipendenti Riot in rivolta contro le politiche legali della compagnia

Riottosi, ma per una buona causa

Riot

Nell’ultimo anno Riot si è ritovata immischiata, come (purtroppo) diverse altre compagnie, nello scandalo delle molestie sessuali sul posto di lavoro. La casa di sviluppo conosciuta per aver realizzato il popolare MOBA League of Legends si sarebbe dimostrata aperta al dialogo e pronta a tutto pur di migliorare sotto questo aspetto… almeno pubblicamente, ma gli ultimi eventi sembrerebbero raccontare una storia completamente diversa.

I dipendenti Riot si sono infatti riversati fuori dalla sede in segno di protesta verso le politiche legali che la compagnia starebbe cercando di perseguire. In poche parole, Riot vorrebbe impedire ai suoi dipendenti di poter citare in tribunale la compagnia, in particolare per problemi riguardanti le molestie sessuali, deviando questo tipo di questioni ad un più facilmente favorevole arbitrato.

Il tuo posto di lavoro non dovrebbe definire come puoi usufruire del sistema giudiziario. L’amministrazione ci ha riunito lo scorso anno in una stanza e ci ha detto “Vi ascoltiamo, vogliamo essere migliori”. Bene, questa è la vostra chance. Siate migliori.

Questo il commento di uno degli impiegati, uno dei più “gentili” se vogliamo. Altri sono stati più duri, sottolineando come Riot “non abbia imparato niente dall’ultimo anno” o di come “non gli interessi se siamo qua fuori a protestare, ma solo che il pubblico lo sappia“.

Ci troviamo davanti ad una situazione di totale sfiducia da parte degli sviluppatori, che non sarà facile da recuperare da parte di Riot. Non possiamo fare altro che attendere e vedere come questa deciderà di reagire alla protesta, sperando che tutto si risolva per il meglio.


Fonte

Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

Lost Password