Il codice di Anthem sarà la base anche del prossimo Dragon Age

Dragon Age: Dreadwolf

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Il codice di Anthem sarà la base anche del prossimo Dragon Age

Niente più sviluppo da zero per BioWare

Il codice di Anthem sarà la base anche del prossimo Dragon Age

Anthem è l’ultimo titolo di BioWare che ha fatto parecchio discutere per la sua qualità, dividendo chi tutto sommato lo trova un gioco divertente e chi invece lo reputa un disastro sotto tutti i punti di vista.

Il gioco tuttavia ha ancora un ampio margine di miglioramento, e non sarebbe il primo titolo a partire in maniera non proprio ottimale trasformandosi nel tempo in un gioco degno di nota… naturalmente sarebbe meglio iniziare subito con il piede giusto, ma quello è un altro discorso.

Non siamo infatti qui a parlare di Anthem, o meglio, parliamo sì di Anthem ma del suo codice, perché a quanto pare sarà la base anche per il prossimo Dragon Age annunciato ai TGA 2018.

Se Anthem era una nuova IP totalmente sconosciuta Dragon Age invece è una saga che ha radici profonde e altissime aspettative, motivo per cui BioWare ha deciso di adottare un approccio più “tradizionale” nello sviluppo.

Per i precedenti capitoli infatti BioWare aveva sempre creato da zero un nuovo motore grafico e codice “andando a tentativi”, come rivela un ex sviluppatore a Kotaku:

Credo che Anthem sia stato il calcio nel sedere che serviva ai vertici di BioWare per capire come si è evoluto lo sviluppo dei videogiochi. Non puoi ogni volta ricominciare a capo andando a tentativi finché non trovi un risultato divertente. Non funziona più così.

Il riciclo di codici infatti è una pratica che esiste da sempre nel settore e che permette di risparmiare tantissimo tempo e risorse, naturalmente con opportune modifiche.

Questo non significa tuttavia che Dragon Age 4 arriverà presto nei negozi, ma sicuramente lo sviluppo sarà più rapido e fluido ora che è già presente una base da cui partire.


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Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.

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