DiRT Rally 2.0 – Quali sono le modalità di gioco?

Un approfondimento sulle modalità disponibili al lancio

DiRT Rally 2.0

Recensione e impressioni a parte, DiRT Rally 2.0 ha bisogno di un approfondimento per le sue modalità di gioco. Di base sono rappresentate da Rally e Rallycross, con la seconda ufficialmente rappresentata dal nuovo titolo di Codemasters.

Probabilmente sarebbe stato meglio averne anche altre, come la hillclimb già presente nel primo capitolo, eppure la longevità di DiRT Rally 2.0 è dimostrata dal modo in cui queste due discipline possono essere sfruttate per creare esperienze di gioco variegate.


La Mia Squadra

Si tratta della modalità principale, quella che viene buttata in faccia al giocatore appena avviato DiRT Rally 2.0. Permette non solo di affrontare una carriera nelle due discipline, ma anche una gestione del team e del proprio garage.

È quindi a tutti gli effetti una sorta di campagna, dove il giocatore viene portato attraverso Rally e Rallycross ad accrescere il proprio livello, migliorare le abilità e comprare nuove auto.

Per entrare nel vivo bisogna quindi selezionare gli Eventi a cui partecipare. È senza ombra di dubbio la modalità più interessante, poiché mette il giocatore sotto i riflettori e modula la difficoltà degli avversari in base alla sua abilità.

DiRT Rally 2.0


Rally

Si tratta di un campionato composto da 6 location diverse (Polonia, Spagna, Argentina, Nuova Zelanda, Australia e New England) divise in 4 tappe ciascuna.

Detto così potrebbe sembrare un concetto monotono di divertimento, eppure è la scelta della vettura a governare il tutto. In base alla classe di appartenenza e all’abilità pregressa del giocatore, DiRT Rally 2.0 propone infatti il campionato coerente e misurato.

Solo in questo modo è possibile capire se le proprie abilità al volante sono pura fortuna oppure legate alla tenacia. Le classi storiche e quelle poco potenti sono infatti anni luce dietro quelle dominate da R5 e Rally GT.

Il cambiamento è enorme, sia per la velocità media da tenere durante le tappe, sia per i diversi tipi di trazione che si vanno a confrontare tra di loro.

DiRT Rally 2.0

Il focus principale è sempre e comunque quello di accumulare crediti. Una volta terminato un campionato, i crediti possono essere utilizzati per potenziare le proprie auto e assumere nuove persone nello staff: questo è un tipico investimento a lungo termine, grazie al quale le riparazioni richiederanno meno risorse per essere portate a termine, oppure gli sviluppi delle nuove migliorie saranno più brevi ed efficaci.

I crediti sono però anche l’unico modo per acquistare vetture, nuove o usate, per partecipare a rally di classe più alta e ampliare il garage. Non si tratta infatti di una mera collezione di auto. Gli eventi a cui si partecipa sono vincolanti per le auto iscritte: se un campionato rally è in corso, l’auto iscritta non può dunque essere utilizzata in altri eventi, nemmeno quelli quotidiani o settimanali.

Per gli amanti del rally questa sarà la modalità di riferimento, con sfide solo apparentemente ripetitive viste le 6 location, ma con difficoltà oscillante secondo due variabili: la bravura stessa del pilota e l’enorme differenza tra le varie classi d’auto.

DiRT Rally 2.0


Rallycross

Si tratta di una simulazione del campionato FIA World Rallycross Championship, la cui logica di iscrizione delle auto rispecchia quella vista nei rally. Questa disciplina è sempre caratterizzata da un misto tra odio e amore: ci sono persone che non ne vedono il motivo e altre che non vedono l’ora di sentirne l’adrenalina.

Personalmente, la serie DiRT è proprio quella che mi ha fatto capire quanto mi piaccia il rallycross. È frenetico e senza esclusione di colpi, anche se a volte diventa forse troppo “violento”. Me n’ero accorto nel provare DiRT Rally 2.0 in anteprima e penso di poterlo ribadire ora: gli avversari non ci pensano due volte a iniziare battaglie a suon di sportellate.

Il funzionamento di questa disciplina è uguale a quello del rally: 8 location diverse per far vedere agli avversari chi è il migliore. Ogni gara si disputa passando prima da qualificazioni, per poi arrivare alla prova finale.

DiRT Rally 2.0

I tracciati sono brevi e insidiosi, con una particolarità: il giro Joker è infatti un tratto che contraddistingue il rallycross da ogni altra competizione motoristica, dove ogni pilota deve prendere un percorso leggermente diverso da quello usuale almeno una volta nella gara.

Le auto da utilizzare sono versioni ultraleggere e ultrapotenti delle classiche vetture da rally, con una capacità di rompersi al limite del ridicolo. Dopo ogni gara è necessaria una grande manutenzione, come se il loro telaio fosse composto per la maggior parte di croccante wafer.

L’adrenalina di questa disciplina è data dunque dall’essere sempre sul filo del rasoio. Come nel rally, chi osa di più vince, ma non si deve mai volare troppo vicino al Sole. Per i più coraggiosi c’è anche la modalità danni estremi, da provare assolutamente per capire quanto siano fragilmente potenti queste vetture.

DiRT Rally 2.0


Sfide quotidiane e settimanali

Il miglior modo per tenersi allenati, guadagnare crediti e accumulare vetture è partecipare a queste sfide, che si aggiornano quotidianamente o settimanalmente. Sono sia online, quindi contro avversari reali, sia offline, quindi contro la IA. Le ricompense sono ovviamente maggiori nel primo caso.

Per partecipare non occorre solo possedere un veicolo della classe richiesta, ma anche uno che non sia effettivamente impegnato in altre competizioni. Questo aspetto di DiRT Rally 2.0 dà un tocco manageriale alla sua esperienza di gioco, che non riduce l’acquisto delle auto al solo scopo collezionistico.

La loro varietà è la formula vincente, soprattutto se messa in paragone con gli altri giocatori in giro per il mondo. Solo così si può infatti capire se si è più veloci o lenti della media e intervenire sul proprio stile di guida.


Gioco Libero

Un nome forse fuorviante per il suo vero significato. C’è infatti una vera modalità “gioco libero” all’interno di questa, ma è solo accessoria a quelle che contano veramente. Qui si possono trovare infatti i campionati Rally e Rallycross, con tanto di suddivisione fissa delle classi e nomi dei piloti.

DiRT Rally 2.0


Storici

Diviso in 4 competizioni, questo è il luogo dove si può trovare tutta la storia del rally, condito anche da video d’epoca e spiegazioni di come la disciplina sia cambiata nel corso degli anni.

Si seleziona l’epoca, si sceglie un team di appartenenza e si prende la vettura preferita. Nulla di più semplice per non aver alcun vincolo con la gestione dei team e per tuffarsi direttamente nell’azione del rally.

La prima competizione è accessibile fin da subito, mentre occorre salire sul podio per sbloccare le altre 3.

DiRT Rally 2.0


FIA World Rallycross Championship

Questa è la vera modalità Rallycross per il campionato mondiale e l’unico modo per accedere è prendere le sembianze di un pilota già esistente. Non c’è dunque progressione nella carriera col proprio nome, poiché si viene subito lanciati nell’azione a prescindere dalla propria abilità.

Una volta selezionato il pilota preferito, a cui corrisponde una vettura fissa come da campionato, è il momento di entrare nella competizione attraverso le 8 location scelte per gli eventi sportivi.

Il funzionamento delle gare è pari a quello descritto qualche paragrafo più sopra.

DiRT Rally 2.0


Personalizza

No, non è il posto dove si possono costruire livree per le proprie auto. In effetti, questa personalizzazione è quasi del tutto assente in DiRT Rally 2.0, o perlomeno limitata a una dozzina di livree preconfigurate per ogni modello.

Cosa sarebbe comunque DiRT Rally 2.0 se non si potessero creare da zero i suoi campionati? In questo modo è possibile scegliere le location e le tappe per dare vita al mix perfetto per le proprie esigenze e preferenze. Ad esempio io non includerei il rally d’Argentina visto che la mia Lancia Fulvia ne è uscita più simile a una Smart Fortwo.

DiRT Rally 2.0


Prova a tempo

Perché impegnarsi in un campionato quando magari si ha poco tempo da passare al simulatore? A questo serve la modalità prova a tempo (un vero gioco libero), che consente di scegliere un rally e una tappa per buttarsi subito nell’azione, con qualsiasi vettura si voglia fin da subito.

Non occorre dunque acquistare auto appositamente per questa modalità, così come non serve ripararle al termine della competizione.


Nonostante DiRT Rally 2.0 ruoti quindi attorno a due sole discipline, la mescolanza di queste in varie modalità è la formula vincente del nuovo titolo di Codemasters. Non dimenticatevi di leggere anche la nostra recensione!

Sta cercando da tempo di trasformare le sue passioni in un vero lavoro. A parte i videogiochi, ciò che sogna è essere regista/sceneggiatore di un film, visto l'amore per fotografia e video-editing. Nel frattempo fa vedere quanto è scarso su Twitch (http://www.twitch.tv/ilcermallo).

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