Vi siete mai chiesti perché l’iconica tuta di Fallout è gialla e blu? Il creatore spiega il motivo

Un aneddoto... particolare

Vi siete mai chiesti perché l’iconica tuta di Fallout è gialla e blu? Il creatore spiega il motivo

La tuta del Vault di Fallout è diventata una vera e propria icona della seria, così come i suoi caratteristici colori giallo e blu… ma come si è arrivati alla scelta proprio di quei due colori?

Normalmente anche scelte apparentemente banali come appunto la colorazione richiedono invece un approfondito studio dietro per capire quali combinazioni possono evocare specifiche reazioni nel nostro cervello.

Si tratta di risposte a stimoli che neanche sappiamo di avere e avvengono nel nostro subconscio, ed è dimostrato come alcuni colori abbiano effetti concreti sulla nostra percezione di un oggetto sia a livello di estetica che di “sensazioni“.

Per fare un esempio banale se vedete una scritta rossa ed una verde normalmente si associa in automatico il rosso ad un divieto e il verde a qualcosa di positivo, quindi perché scegliere proprio il blu e il giallo per la tuta di Fallout?

Perché erano gli ultimi colori rimasti. Fine.

So che ci siete rimasti male, ma la spiegazione è arrivata direttamente da Tim Canis di Obsidian, autori di Fallout: New Vegas e del prossimo The Outher Worlds.

All’epoca del primo Fallout Canis era il director del gioco insieme a Feargus Urquhart, e durante una recente intervista ha rivelato:

C’erano solo due colori che non avevamo ancora utilizzato di una limitata palette che avevo preparato. Così ho detto “se non li utilizzate li elimino”.

Indovinate quali erano questi due colori? Ecco quindi che la tuta gialla e blu è nata quasi per caso solo perché erano letteralmente gli ultimi due colori avanzati.

Il risultato comunque è rimasto impresso nei cuori dei fan, e per quanto in questo periodo Fallout 76 non stia passando un bel periodo non possiamo negare come la tuta gialla e blu sia uno dei simboli più riconosciuti dei videogiochi.


Fonte

Il suo sogno è vedere un giorno la fine delle console war e tornare ai tempi in cui si giocava per divertirsi, non per contare i pixel o i frame. Nel profondo è consapevole che si tratta di un'utopia, ma nel frattempo lui si gode tutte le piattaforme disponibili sul mercato senza rinunciare a nulla, alla faccia dei fanboy. Ha una ossessione al limite del maniacale per Batman, Star Wars e il collezionismo di statue e Collector's Edition di videogiochi, tanto che la madre ancora si chiede perché semplicemente non si droghi come tutti i ragazzi della sua età... di sicuro spendeva di meno.

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