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Dreams, creatività sopra tutto – Speciale Games Week

Il sogno di Media Molecule.

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Milano – Inutile negarlo, lo stand di PlayStation alla Milan Games Week di quest’anno era uno dei più ricchi di esclusive e uno dei più frequentati dalle oltre centosessantamila persone che hanno preso parte alla manifestazione nostrana dedicata al videoludo. Fra i vari giochi che Sony Interactive Entertainment ha deciso di portare alla fiera, Dreams è sicuramente uno di quelli che ha catturato di più l’attenzione, complice il bellissimo design del gioco che spiccava in mezzo agli altri presenti. Dietro il progetto di Dreams si cela Media Molecule, uno studio ben conosciuto dai fan di PlayStation: i ragazzi di Guildford hanno nel loro curriculum giochi del calibro di Little Big Planet e Tearaway, e molti di loro arrivano dal defunto Lionhead Studio, responsabili della serie Fable.

Presentato durante l’E3 del 2015, Dreams è una vera e propria fabbrica di idee (e di sogni, appunto) in formato digitale in grado di far innamorare qualsiasi giocatore che voglia andare oltre la prima l’interazione passiva con gli ambienti di gioco e voglia, finalmente, creare la propria storia da raccontare. Cos’è Dreams? Immaginate una scatola degli attrezzi virtuale in grado di darvi tutto quello che vi serve per creare il vostro personalissimo videogioco, anche se siete alle prime armi, anche se non avete idea di come si faccia. Dreams è tutto questo e molto, molto di più: non solo un gruppo di editor quindi, ma sopratutto un’esperienza creativa senza precedenti in grado di coinvolgere chiunque, partendo dal primo pixel fino alla colonna sonora della nostra personalissima produzione.

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Ma Dreams è prima di tutto un videogioco, e come tale arriva assieme a un’esperienza lineare offerta dalla “campagna principale”, un cocktail che mischia platform, puzzle e persino un po’ di grezzo racing per introdurre il giocatore al coloratissimo e vivido universo di Dreams. Ho detto “universo” e non “mondo” apposta, perché sin dalle prime battute è chiaro che Dreams arriverà a proporre migliaia di contenuti gestiti direttamente dalla community, che finalmente potrà scatenare tutta la sua creatività in modi prima inimmaginabili.

Se pensavate che l’ultimo Little Big Planet fosse pieno di possibilità per realizzare una sorta di “gioco personale”, Dreams vi sorprenderà portando tutto su di un nuovo livello. Durante la Milan Games Week ho avuto modo di assistere a un evento a porte chiuse assieme a Abbie Heppe, che occupa la carica di Communications Manager presso Media Molecule, la quale ci ha mostrato cosa Dreams è in grado di fare da lato prettamente creativo.

Purtroppo è molto difficile descrivere a parole quello che Dreams è in grado di darvi come utenti: Abbie ci ha mostrato come da una semplice idea possa prendere forma un personaggio, un’ambientazione, un mondo e tutte le meccaniche ad esso collegate, come la colonna sonora e le animazioni. Il gioco mette a disposizione una valanga di elementi più o meno semplici per iniziare da zero a creare il vostro eroe, il suo mondo e la sua storia.

Non ci sono limitazioni: volete creare un platform 2D con uno stile grafico simile a un disegno? Si può. Volete invece dare vita a un walking simulator con paesaggi mozzafiato? Anche questo si può fare. Dreams vi metterà a disposizione un’incredibile quantità di asset per dare vita ai vostri sogni. Non solo: con l’editor è possibile creare cutscenes e scolpire direttamente ambientazione e personaggi. Tutto questo è straordinariamente intuitivo, facile da utilizzare anche per chi non avesse mai preso un DualShock in mano. Creare puzzle, animare piattaforme, creare colossi semoventi; tutto è a portata di mano.

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Un’altra chicca riguarda il comparto audio: sarà infatti possibile importare file sonori esterni o registrarne di nuovi al momento per poter dare vita (e voce) ai nostri personaggi, arricchendo inoltre di suoni unici il nostro mondo. Ma creare il vostro gioco nel variopinto universo di Dreams non è un’esperienza a senso unico: in qualunque momento è possibile passare dallo stato di “lavori in corso” alla modalità giocabile prendendo subito possesso del nostro personaggio, per testare la bontà della nostra costruzione e le meccaniche che muovono il videogioco in fase di costruzione.

Dunque è tutto oro quello che luccica? Non proprio, perché dopo tre anni ancora Dreams non ha una data di uscita confermata (si parla per ora di un generico 2019), e l’ambizione di questo titolo è davvero immensa: se manterrà le sue promesse, Dreams potrebbe essere l’editor di mondi definitivo, con buona pace di moltissimi altri titoli basati sulla costruzione dei mondi. Tuttavia senza una solida community questo titolo potrebbe non ottenere il successo sperato: la prossima tappa è una open beta, dove tutti potremo toccare con mano le potenzialità del nuovo lavoro di Media Molecule.


 

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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