Problemi di game rage? Ecco la semplice soluzione

Keep Calm e compila il Mood Log

game rage

La così detta “game rage” è un problema che affligge i giocatori da sempre: quante volte avete detto addio ad un controller dopo averlo fiondato contro il muro? Spesso è difficile mantenere la calma quando ci si ritrova in una squadra di dodicenni russi (o francesi, a seconda del titolo) che non si degnano di prendere un support neanche a pagarli in natura e anche quando lo fanno non comprano gli oggetti giusti (chiave MOBA) o semplicemente fanno talmente schifo che persino le loro madri li diserederebbero se li vedessero giocare… l’abbiamo detto che un problema comune, giusto?

Spesso ci lamentiamo di questi fatti con i nostri partner o i nostri amici, con scarsi risultati del tipo “ma perché non smetti di giocare se ti fa arrabbiare così tanto?”. Ma perché non te ne vai a… ehm. La moglie dell’utente reddit SirBenny, però, è una terapista e all’ennesimo ragequit del suo maritino ha pensato bene di proporgli una certa pratica molto in uso nel campo della psicologia: il Mood Log. Si tratta di una tabella in cui il paziente prende nota dei suoi “sentimenti”, elenca i suoi pensieri e cerca di tramutarli in modo positivo. Qui di seguito trovate la scheda compilata dal suddetto SirBenny.

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Solo leggere nero su bianco certi pensieri (che poi sono quelli che facciamo tutti) fa sentire piuttosto stupidi e infantili. In questo caso il gioco in questione è Overwatch, ma cambiate il titolo in DOTA 2 e Blizzard in Valve e avrete lo stesso risultato: funziona con un range incredibile di prodotti. Secondo il “paziente 0” questa semplice pratica è stata molto utile per imparare a vedere le cose nella giusta prospettiva ed evitare di andare a letto alle 6 di mattina con il fegato che rode perché “non ne aveva vinta neanche una”.

Se anche voi soffrite di questo problema potete trovare qui una copia in bianco del Mood Log. Chissà, magari potrebbe funzionare anche con voi, del resto provare non costa nulla. Proviamo anche noi, vediamo un po’… prima entrata: “I miei compagni di squadra non hanno le mani”.


Fonte

Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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