60.000 Dollari per una skin di Counter-Strike?!

Aka "Ecco cosa avresti potuto comprare con quella somma"

60.000 Dollari per una skin di Counter-Strike?!

Counter-Strike: Global Offensive è uno dei giochi più giocati sull’intero pianeta (soprattutto in Russia). Il titolo è oramai un caposaldo degli eSport, con premi milionari e pubblico in visibilio per match della durata che sfiorano l’ora e mezza. Eppure Counter-Strike è anche conosciuto per il mercato secondario delle skin, ovvero quegli oggetti cosmetici che assumono un valore piuttosto importante in base alla loro rarità.

Fino ad oggi, vendere una skin di Counter-Strike voleva dire portarsi a casa, nel migliore dei casi, circa 300 Dollari. Peccato che il mercato abbia appena subito uno sbalzo incredibile, con la vendita di una skin particolarmente rara e “firmata” da un pro player alla modica cifra di… 60.000 Dollari. Esattamente, avete capito bene: un oggetto cosmetico è stato venduto per 60.000 Dollari.

L’oggetto del desiderio da 60.000 Dollari. 

Ci sono stati diversi fattori che hanno fatto lievitare il prezzo. La firma del pro player, al secolo Tyle Latham, ha infatti assunto un valore incredibile nel momento in cui lunedì lui e il suo team hanno alzato la coppa dell’ELeague Major di Boston (uno dei tornei più importanti dell’universo di Counter-Strike, sponsorizzato da Valve). In aggiunta Latham è stato anche nominato MVP della competizione.

Ok, 60.000 Dollari per una skin sono tanti. Forse però vi occorre una sorta di paragone per capire al meglio quanti soldi sono stati spesi da tizio incognito per l’oggetto cosmetico. E dunque, sappiate che la Doge Challenger SRT 392 del 2017, una delle auto più veloci al mondo, costa “appena” 51.000 Dollari.

Oppure, che ne dite di una casa nuova, con ben due camere da letto, nel bellissimo paese che è l’Inghilterra? Questa viene giusto giusto 60.000 Sterline.

E poi il gran finale: 60.000 Dollari bastano per farsi una vita in quel di Washington. Magari non in una casa vicino al presidente Trump, ma comunque si tratta di sempre di un bel gruzzoletto, no?


 

Mi definisco amante dell'industria dei videogiochi. Adoro ogni sfaccettatura di questo mondo e ho deciso di farne, in qualche modo, il mio lavoro. Quando non scrivo (e non gioco, ovviamente) mi diletto tra la chitarra, il calcetto e le serie TV.

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