Two Point Hospital si prende cura delle persone affette da “allucinazioni”

Una terribile malattia che trasforma la testa delle persone in lampadine

Two Point Hospital

Trevor era un giovane ragazzo spensierato, viveva una vita felice e ricca insieme alla moglie, ma un giorno… sviluppò improvvisamente una patologia estremamente rara: le “allucinazioni”. La sua vita avrebbe potuto trasformarsi in un inferno, ma grazie alla Clinica De-Lux di Two Point Hospital e ai luminari della medicina che riunisce, Trevor può di nuovo aspirare ad una vita normale. Forse.

Two Point Hospital segna il ritorno degli sviluppatori di Theme Hospital, ma anche Black and White, Theme Park e Fable in un nuovo studio e un nuovo progetto all’insegna dell’umorismo e della gestione delle risorse (con un po’ di allenamento potreste diventare bravi quanto Trump a gestire risorse immaginarie). Tutti coloro che amano sentirsi divinità in controllo di un piccolo mondo, non vedranno l’ora di giocare con la vita di malati fittizi.

Io e Gary abbiamo parlato per anni di questo progetto, e siamo davvero entusiasti di annunciare il primo gioco di Two Point Studio. Il meraviglioso team che siamo riusciti a mettere insieme, e la partnership con SEGA, hanno davvero svolto un ruolo fondamentale per dare vita alla prima parte della nostra visione.

Queste le parole di Mark Webley e Gary Carr, fondatori di Two Point Studios, comprensibilmente emozionati per i loro progressi nella ricerca di una cura per le “allucinazioni”.

Two Point Hospital arriverà su PC nel tardo 2018; per restare aggiornati su tutte le novità vi consigliamo di iscrivervi alla newsletter sul sito ufficiale, cosa che vi frutterà anche uno speciale oggetto al lancio del gioco e una remota possibilità di uscire vivi dalla Clinica De-Lux. Noi la prenderemmo al volo: quel posto sembra davvero inquietante.


Cresciuta con un fratello più grande di 7 anni, le console sono state il suo pane quotidiano fin dalla nascita. Dopo l'uscita della PlayStation si è buttata sui j-rpg, ma nel suo cuore rimane indelebile il ricordo del riccio supersonico targato Sega.

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