Wolfenstein II: The New Colossus

Wolfenstein II: The New Colossus

PC PS4 Xbox One
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8.9

Imperdibile

Wolfenstein II, i compositori ci spiegano la colonna sonora

Una chiacchierata con Mick Gordon e Martin Stig Anderson.

Wolfenstein II: The New Colossus

Bethesda Softworks ha pubblicato oggi una piccola intervista a Mick Gordon e Martin Stig Anderson, i compositori che si sono occupati della colonna sonora di Wolfenstein II: The New Colossus. Sicuramente uno degli aspetti che caratterizzano in maniera evidente l’esperienza di gioco, il comparto musicale e sonoro deve riuscire ad accompagnare in maniera dinamica e efficace ogni momento, dall’azione al riposo, in maniera impeccabile. Diamo un’occhiata a quello che ci aspetta in Wolfenstein II con le parole di Mick e Martin:

Stig AndersonCom’è stata la vostra collaborazione con la squadra di sviluppo di The New Colossus?

Mick Gordon: Ho trascorso una meravigliosa settimana dell’estate svedese nell’ufficio di MachineGames a Uppsala. Hanno stampato l’intero gioco e creato dei piccoli poster dei vari momenti, componendo sulla parete un gigantesco diagramma di flusso a nostro uso e consumo. Sembrava una scena di un poliziesco televisivo! Poi ho spedito la musica e i vari file di accompagnamento per sapere cosa ne pensassero e da lì abbiamo proseguito confrontandoci via via.

Martin Stig Anderson: Dato che il mio studio si trova a Copenhagen, la quale non dista troppo da Uppsala, ho avuto la possibilità di visitare gli uffici di MachineGames un paio di giorni al mese per tutta la produzione. La squadra audio ha gentilmente condiviso con me le registrazioni originali e delle tracce di prova, dandomi il permesso di usare i loro materiali nella colonna sonora. Questo ha consentito di serrare il rapporto tra musica e progetto sonoro.

Come si crea la musica per un videogioco dall’atmosfera totalmente assurda?

M.G.: Wolfenstein: The New Colossus copre una vasta gamma di emozioni. Nel gioco il mondo intero è devastato, triste e oppresso. Nonostante questo, i personaggi della resistenza sono gentili e solidali gli uni con gli altri. La musica doveva sostenere la loro “colossale” lotta contro la brutale forza nazista e mira a rappresentare tutto questo dall’oppressivo e devastante regime nazista alla disperata condizione in cui versa la resistenza.

M.S.A.: Ho scoperto che la chiave per dare peso e profondità all’atmosfera del gioco era lasciare che la musica accompagnasse i vari scenari epici. Per esempio, in un’area del gioco la musica ruota intorno alle enormi scintille che emergono da una struttura magnetica; in un’altra, la Manhattan piena di detriti dopo lo sgancio della bomba atomica, sui suoni prodotti dal metallo mentre viene lacerato e da urla distanti.

Wolfenstein II mick gordonAvete usato strumenti/effetti/rumori particolari?

M.G.: Come obiettivo mi ero prefisso quello di riprendere e sviluppare ulteriormente i temi in stile anni ’60 e le tecniche di produzione usati per la colonna sonora di Wolfenstein: The New Order e per il brano “The Partisan” di Wolfenstein: The Old Blood. Per lo più ho usato gli stessi strumenti: chitarre acustiche, chitarre con corde di nylon, violoncello e mandolino. C’era poi il principio per cui tutto doveva passare attraverso veri amplificatori: grancasse, sintetizzatori, clarinetti, violini, drum machine 808, urla… tutto! Questo per esaltare l’atmosfera anni ’60 e conferire alla colonna sonora un carattere unico.

M.S.A.: Nell’elaborare e strutturare i suoni ho parafrasato alcuni motivi musicali graditi ai nazisti, tra cui per esempio il Seufzermotiv o “sospiro musicale”, una minima ascendente o discendente, imitato con il suono prodotto dal volo degli aerei (debitamente e pesantemente rielaborato). Molti suoni sono stati incisi su vinile e poi ri-registrati su un vecchio registratore in modo da ottenere la qualità audio tipica dell'”orchestra su vinile”.

Wolfenstein II: The New Colossus arriverà a partire dal 27 ottobre 2017 per PlayStation 4, Xbox One e PC. Date un’occhiata alla nostra nuovissima intervista al senior designer del gioco e rimanete su GameSoul per tutti i prossimi aggiornamenti.


 

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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