Project CARS 2: provata la modalità Carriera

Project CARS 2

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Superbo

Project CARS 2: provata la modalità Carriera

Slightly Mad Studios ci accompagna in pista

Project CARS 2: provata la modalità Carriera

Lo avevamo visto poco più di un mese fa in quel di Los Angeles, durante l’E3 2017: già da allora il DNA di Project CARS 2 ci era apparso cristallino, ma adesso che lo abbiamo provato per bene sul nostro PC nella versione beta possiamo confermare che è simulazione allo stato puro, nel bene e nel male. Nonostante l’impressione positiva espressa nella nostra anteprima, dobbiamo dire che il contesto fieristico non era il top per un gioco che fa della concentrazione e della calma due dei requisiti fondamentali per esser apprezzato appieno. È così che quando siamo stati invitati a provare comodamente a casa la modalità carriera del nuovo capitolo del gioco di corse di Slightly Mad Studios, non abbiamo potuto dire di no e ci siamo fiondati in pista.

Che Project CARS 2 rientri nella schiera dei giochi di corse che puntano prettamente al realismo era cosa scontata, soprattutto per chi ha avuto modo di apprezzare il primo gioco, uscito ormai un paio di anni fa. Inutile quindi starvi a ripetere che non vi basterà sterzare a destra e sinistra per tenere la macchina in pista, tanto meno vi diremo che dovrete imparare a dosare freno ed acceleratore per uscire incolumi da una curva; allo stesso tempo però la filosofia che troviamo nel sistema di guida, nella fisica e quindi nella giocabilità, è la stessa che ritroviamo nella modalità carriera, perciò in un modo o nell’altro torneremo a parlarvi anche di quegli aspetti. Chi decide di giocare a PC2, così come alla maggior parte dei “veri” simulatori di guida, dovrebbe sapere a cosa va incontro o almeno dovrebbe essere psicologicamente e fisicamente preparato ad una vera e propria sfida. Se la parola “sfida” vi fa paura, o se comunque vi piace aggirarla con qualche stratagemma (qualcuno ha detto “rewind”?), allora forse è meglio che schiviate a piè pari sia PC2, che questa anteprima. Se invece le sfide vi affascinano ed è proprio ciò che cercate in un gioco di corse, tenetevi stretti ed allacciate le cinture: si parte.

La grande novità della modalità carriera di Project Cars 2 è l’ampia possibilità di “personalizzazione”, aspetto che non si ferma solo a questo frangente, ma che è un elemento ricorrente in ogni parte del gioco. Cosa significa personalizzare? In realtà, ciò che andremo a personalizzare realmente sarà la nostra esperienza, semplicemente facendo delle scelte: la prima è una di quelle fondamentali, ossia il livello/classe da cui partire. Qui torniamo a quanto dicevamo prima, a quella filosofia, alla voglia di sfida che deve far parte di voi per poter godere appieno del gioco: facile partire dalla terza classe, in cui ci metteremo al volante di veri e propri bolidi e correremo da subito in competizioni di un certo spessore e su circuiti famosi. Ma è questo quello che cercate in PC2? Il nostro approccio, anche se in parte sbagliato visto che il tempo a nostra disposizione non era moltissimo, è stato quello che a nostro modo di vedere dovrebbe avere chiunque intenda sentire il vero sapore delle corse.

Project CARS 2

Partire dalla Formula Rookie o il campionato Kart One, è la scelta migliore per godersi la modalità Carriera

Abbiamo iniziato dall’ultima classe, la sesta, quella più lontana dalla vetta (rappresentata dall’Indycar ed altre competizioni altrettanto importanti), ma allo stesso tempo l’unica che possa farvi vivere l’esperienza completa di Project CARS 2. Pur partendo dal fondo avremo modo di scegliere il nostro percorso, potremo infatti scegliere la Formula Rookie, il Kart One o la Ginetta Juniors Challenge: inutile dirvi che ogni categoria ha le sue auto e i suoi circuiti, che richiedono un approccio diverso dalle altre. In generale esistono cinque tipologie di competizioni: quelle a ruote scoperte, la GT, le Touring Cars, i prototipi e la grande novità, il rallycross. Questo non vuol dire che campionati della stessa tipologia offrano esperienze fotocopia, anzi, ci saranno così tante variabili da rendere unica ogni corsa e quindi ogni campionato. Tornando a noi, abbiamo optato per la Formula Rookie, con auto simili a quelle da Formula Uno/Indy, ma senza alettoni anteriori o posteriori e naturalmente con motori molto meno prestanti di quelli delle classi maggiori. Da quel momento in poi, il percorso che farete durante la carriera dipenderà solo da voi: potrete scegliere di volta in volta se competere nel campionato completo o nella versione breve (quindi con un minor numero di gare), ma procedendo nel gioco e salendo di classe/livello (per farlo dovrete però vincere) deciderete voi a quale tipologia di competizione partecipare. Potrete quindi sia fare un’intera carriera dalla Formula Rookie fino all’IndyCar passando per la Formula C, la Formula A, etc, insomma, correndo tutti i campionati a “ruote scoperte”, sia scegliere una delle altre tipologie e procedere con quella; ma anche variare di tipologia per ogni classe. Iniziare a correre nella GT e finire la vostra carriera correndo il campionato rallycross è una possibilità, tutto dipende da voi e dalle vostre scelte: è questo il modo in cui Project Cars 2 rende personale la vostra esperienza nella modalità carriera.

Come vi abbiamo accennato, potremo correre ogni campionato nella sua versione integrale o in quella ridotta: il nostro consiglio è quello di approcciare a PC2 con la dovuta calma, di prendere ogni gara come un evento su cui passare molto tempo e non come uno step per arrivare alla vittoria finale. Ogni gara è un’esperienza a sé stante, ed andrebbe vissuta nella sua interezza, dalle prove libere alla gara, passando per le qualifiche; soprattutto se non conoscete il circuito. Solo in questo modo l’esperienza potrà regalare soddisfazioni e non diventare frustrante, sensazione che in PC2 è proprio dietro l’angolo: buttarsi subito nella mischia equivale senza se e senza ma ad un fallimento, che ripetuto più e più volte porta inequivocabilmente alla frustrazione. È per questo che partire dalla classi più lente ed accessibili è la strada migliore per entrare nel cuore del gioco, per prendere dimestichezza sia con i circuiti che con i tipi di vettura, e fare i campionati completi è il modo migliore per rendere longevo e memorabile ogni evento. Ci sono altri parametri che potrete modificare poi, come la lunghezza di ogni corsa, ma lì certo dipende anche dal tempo a disposizione: una corsa da 40 giri inizia a diventare piuttosto impegnativa certo, ma ridurre a soli 3 giri una gara, va contro l’idea alla base di Project CARS 2.

Durante la vostra ascesa potrete scegliere una scuderia e, una volta firmato il contratto, inizierete a ricevere dei feedback via mail durante i weekend di gara. Dobbiamo dire che una maggiore interattività e profondità della vita al di fuori della pista sarebbero state coerenti con quella che invece è la vita durante le competizioni. Al di là delle comunicazioni via radio, durante le prove avrete modo di rientrare ai box ed interfacciarvi con l’ingegnere di pista, che attraverso i vostri feedback aiuterà a settare l’auto al meglio, oltre che a farvi comprendere dove ed in che modo intervenire per migliorare le prestazioni dell’auto. Il sistema è molto semplice, basterà scegliere tra dei messaggi catalogati per categoria: frenata, deportanza, sospensioni e rapporti. Un messaggio del tipo “slitto durante le frenate”, porterà ad un’ulteriore indagine da parte dell’ingegnere che, spiegandovi che il problema potrebbe derivare dal bloccaggio delle ruote, vi chiederà anche se si tratta di quelle anteriori o posteriori; in questo modo potrà intervenire sia sulla pressione dei freni, che sulla deportanza tra freni anteriori o posteriori. Un sistema che permette di valicare in parte l’ostacolo della messa a punto dell’auto, cosa che potrebbe non piacere a tutti gli amanti delle corse, ma che poi per un pilota e la sua resa in pista è fondamentale.

Progredendo nella carriera aumenta anche il livello di difficoltà, come è giusto che sia: in parte questo è dovuto al passaggio ad auto più potenti, che se da un lato saranno anche più stabili e vi faranno venire voglia di premere a fondo il piede sull’acceleratore, dimenticandovi troppo spesso del freno. Poi a velocità più elevate è ancor più difficile correggere in corsa una macchina in derapata, per cui l’attenzione richiesta sarà sempre maggiore. Piste più lunghe e complesse ed un’IA più agguerrita sono il tassello che chiude il cerchio. A proposito di IA, anche questa è personalizzabile in base alle vostre capacità: potrete regolare sia l’abilità che l’aggressività degli avversari, per non ritrovarvi ogni volta a correre da soli (e non perché sarete in testa…). Nel rispetto dell’approccio ideale, questa scalabilità degli avversari permette anche a chi non è un asso delle corse di essere competitivo – a patto di non avere troppa fretta, passando direttamente alle corse, saltando quindi prove e qualifiche.

Personalizzazione è la parola chiave della Carriera di Project CARS 2

29 campionati, con piste sempre diverse: sia perché sono tante, sia perché a seconda del tipo di vettura con cui si corre l’esperienza cambia. Ma anche perché il “live track 3.0” di cui vi abbiamo parlato nella nostra anteprima rende diversa ogni corsa: la pioggia incessante non solo vi obbligherà ad andare più piano, ma col passare dei giri creerà vere e proprie pozzanghere da evitare per non ritrovarsi in testacoda o peggio, sui guard-rail. Le variabili meteorologiche sono davvero tante e si fanno sentire, dalla pioggerellina insidiosa alle tempeste di pioggia o neve: ognuna richiede una guida diversa ed è capace di rendere memorabile una gara. Pensate un po’ ad una gara sul Nurburgring Nordschleife, iniziata sotto il sole cocente e finita sotto una tempesta di pioggia scrosciante: senza dubbio, un’esperienza diversa dal solito. Le vetture, nonostante si tratti prettamente di auto da competizione, sono tante, così come le piste; ogni volta potrete scegliere un percorso diverso nella vostra carriera o, perché no, di correre in un altro campionato prima di passare alla classe successiva. Inoltre si aggiungono gli eventi dei costruttori, che si sbloccano utilizzando le auto di quel costruttore durante le gare (cosa che vi sprona a provare diversi modelli di auto), e gli eventi ad invito, anch’essi sbloccabili solo raggiungendo determinati obiettivi nella carriera.

Insomma, non manca certo la quantità nella modalità principale di Project CARS 2, ciò che però tiene in piedi il tutto è quasi esclusivamente quello di cui vi abbiamo parlato finora, ossia la vostra voglia di sfida, il vostro amore per il mondo dei motori. Se c’è quello, vi troverete davanti ad un mare di scelte ed eventi, tutti da vivere fino all’ultimo giro, in un gioco rodato e che, per quanto simulativo, permette di essere plasmato ed apprezzato da tutti, anche da chi non dispone di un volante (che resta la scelta ideale…). Vi lasciamo con un consiglio di Slightly Mad Studios: la velocità non è quanto veloce entri in curva, ma quanto veloce ne esci. Anche loro quindi vi esortano ad avere pazienza ed a rallentare, perché la fretta di arrivare in testa o di vincere, non è una cosa che premia in Project CARS 2, qui ci vuole pazienza e molta attenzione.

Ricordandovi che Project CARS 2 uscirà su PS4, Xbox One e PC il 21 settembre 2017, vi rimandiamo alla prossima prova su pista.


 

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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