Proprio in occasione della mostra “Ottanta Nostalgia”, siete tutti invitati dal 20 maggio al 1° ottobre 2017 ad un incontro dedicato a uno degli eventi che ha condizionato la cultura pop degli anni 80: i fantastici robottoni giapponesi. WOW Spazio Fumetto ospiterà questo grande appuntamento a Milano, in Viale Campania 12.
Sabato 27 maggio alle 16:30 sarà presente Massimo Nicora, autore del saggio “C’era una volta Goldrake” che racconterà le origini del fenomeno, ma anche la scelta della traduzione del nome, l’accoglienza da parte di bambini e adulti e l’immediato, enorme successo. All’evento sarà presente anche Alberico Motta, storico autore della della casa editrice Bianconi, creatore e fumettista di Big Robot, una grandissima risposta tutta italiana a questo fenomeno, che illustrerà nel dettaglio cosa è successo ben quarant’anni fa quando Goldrake e soci hanno “invaso” lo scenario della TV italiana.
Alzi la mano chi di voi non abbia mai sentito nominare Goldrake (Atlas Ufo Robot) che debuttò nel 1978 su RAI 2, facendo immedesimare centinaia di sbarbati alle vicende dell’eroe Actarus alla guida di un robottone gigante al fine di difendere la Terra dalle minacce aliene. Ma i ragazzi dell’epoca non potevano immaginare che sarebbero poi arrivate serie che hanno condizionato efficacemente tutti i palinsesti televisivi: Mazinga Z, Jeeg, Daitarn III e Daltanius (bimbumbalegiù).
WOW Spazio fumetto ospiterà dunque, sabato 27 maggio, un incontro ad ingresso libero che farà ripercorrere il viaggio attraverso questo straordinario fenomeno. A moderare l’incontro ci sarà Antonio Marangi, direttore di Sbam! Comics e anch’esso bambino di quegli anni, amante sia dei robot giapponesi che dei fumetti di Bianconi.
Se vi trovate da quelle parti vi invitiamo a farci un salto, si prospetta una bella esperienza per approfondire un mondo che rimarrà per sempre ancorato ai nostri cuori. L’ingresso alla mostra “Ottanta Nostalgia” avrà un costo di 5/3 euro. E non fate come Mazinga: non riuscirete mai a spaccare una montagna con una mano sola (o forse sì?).
