Yooka-Laylee

GDC 2017

Yooka-Laylee – Anteprima GDC 2017

Gli eredi spirituali di Banjo-Kazooie sono qui ..

Yooka-Laylee

San Francisco – Sembra incredibile, ma c’è stato un tempo in cui i platform dettavano legge. Con i loro colori sgargianti, le loro innumerevoli piattaforme che sfidavano la gravità, quel command schema riassumibile in un lapidario “con questo tasto salti, con questo attacchi” i figli di Super Mario (prima) e Mario 64 (poi) hanno dominato il mondo dei videogiochi come imbattibili dinosauri, per poi essere progressivamente soppiantati dall’arrivo di generi più frenetici e coinvolgenti (dagli sparatutto ai giochi di ruolo) sino a diventare, oggigiorno, una nicchia preziosa. Per carità, di gente che si diverte coi platform ce n’è ancora parecchia: e i successi dei vari Mario o Rayman, giusto per citare due perfetti sconosciuti, parlano più di ogni dato numerico in nostro possesso. Diciamo che se anche voi con le piattaforme ci siete cresciuti, capirete per quale motivo ci siamo avvicinati alla demo station di Yooka-Laylee con quel misto di malinconia, felicità e curiosità. Del resto stiamo parlando di Playtonic Games, non certo dei novellini nel mercato, e dell’erede spirituale del mai troppo lodato Banjo-Kazooie. Quindi concedeteci il momento sentimentale senza troppe storie, e scoprite con noi questo nuovo atteso titolo.

Yooka e Laylee, insomma, un camaleonte verde smeraldo e un pipistrello adagiato sulla di lui schiena: non quel genere di coppia da cui ti aspetteresti il salvataggio del mondo, questo è fuori discussione, ma impossibile non riscontrare nel nuovo titolo Playtonic (ennesimo successo fortunato di Kickstarter) quella passione e quella dedizione che, anni or sono, sembravano essere il DNA comune di gran parte dei videogiochi. Un mix di umorismo, a tratti quasi ingenuo e fanciullesco, unito alla magia di personaggi esilaranti, di ambientazioni fiabesche dove le minacce peggiori sono mostriciattoli che strapperebbero un sorriso anche ad un ragioniere in periodo di dichiarazione dei redditi: unite a tutto questo un gameplay semplice e alla portata di tutti, anche per le nuove generazioni che le piattaforme le hanno viste nei libri di storia, ed otterrete la ricetta per un titolo multipiattaforma di cui, nei mesi a venire, sentiremo sicuramente parlare.

In questa roboante GDC 2017 abbiamo avuto modo di provare due piccole porzioni di due distinti livelli di gioco, collocati nel primo quarto del playthrough generale. Che dire, Playtonic sa alla perfezione come suonare le nostre corde emotive, e posa sul piatto della bilancia un gameplay di un’immediatezza pressoché totale. Il simpatico camaleonte salta da una piattaforma all’altra, sfruttando l’amico pipistrello per planare ulteriormente e per raggiungere zone altrimenti difficilmente raggiungibili. Yooka può menare fendenti con la propria coda in direzione di oggetti frangibili o di nemici, ma può anche raggomitolarsi e rotolare su sé stesso per un breve periodo di tempo (determinato da un apposito meter) disorientando o bloccando temporaneamente eventuali minacce. Laylee, da bravo pipistrello, è invece in grado di emettere una sorta di onda sonar, ideale per quelle tipologie di nemici che, prima di essere colpite, necessitano una sorta di “stunning” preventivo. Non c’è davvero molto altro da sapere per potersi avventurare negli enormi scenari di Yooka-Laylee, caratterizzati da un level design generoso che non disdegna la verticalità e regala scorci sgargianti estremamente evocativi. Ogni livello è suddiviso in scenari, accessibili da grotte o appositi portali e, di norma, pattugliato da differenti tipologie di nemici. La varietà riscontrata nella demo non era così eccessiva, ma sul charachter design ancora una volta possiamo solo alzare le braccia, e riconoscere la maestria marchio di fabbrica dello sviluppatore.

L’unico limite riscontrato in questa prova, purtroppo, coincide con un livello di difficoltà che vira pesantemente verso il basso. Yooka-Laylee è un titolo facile, forse un po’ troppo alla portata di tutti, che al netto di un paio di morti legate prevalentemente a distrazione non mette mai davvero alle strette il giocatore, specie se avente svariati anni di esperienza sul campo. Certo, trattandosi di livelli introduttivi si tratta di un’analisi parziale, destinata a lasciare il tempo che trova in attesa di altro materiale giocabile: diciamo che, se la piega adottata da Playtonic è questa, chiunque cerchi una sfida appagante (e a tratti snervante) come quella dei tempi d’oro del platform rischierebbe di rimanere parzialmente deluso.

Impressioni dalla GDC 17

Yooka-Laylee è esattamente quanto gli amanti delle piattaforme si aspettavano: gameplay immediato, umorismo da terza elementare, qualche enigma ambientale non esageratamente complesso da risolvere e tanto, tanto divertimento. Sotto questa luce Playtonic Games non pare sbagliare un colpo, offrendo un titolo dall’animo old school, seppur scevro della difficoltà che svariate volte ha caratterizzato tali produzioni, dallo stile riconoscibilissimo e assolutamente vincente. Difficile non affezionarsi a questo dinamico (ed improbabile) duo composto da un pipistrello ed un camaleonte: ma si sa, alle volte le coppie migliori sono quelle su cui in pochi avrebbero scommesso. E al netto di qualche bilanciamento da aggiustare, Yooka-Laylee ha parecchie carte in regola per farsi apprezzare.

Bello, simpatico, intelligente e super esperto di videogiochi, ha sviluppato un'incredibile capacità nello scrivere cazzate.. Gioca ai giochini elettronici dall'86 e ci scrive a riguardo dal 2006 o giù di lì.. Ma non fateglielo notare, che poi si monta la testa..

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