Una notte al museo, con Gipi e Destiny

Una notte al museo, con Gipi e Destiny

Milano – 12 dicembre 2016 – Quella che per molti è stata una giornata di lavoro come tante altre, per gli astanti al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci invece è stata probabilmente una di quelle da ricordare. Il tempio della cultura sito in via San Vittore a Milano, farà entrare nelle Collezioni permanenti del Museo, quattro artwork creati da Gipi, al secolo Gianni Pacinotti, e dedicati ad uno dei più acclamati titoli degli ultimi anni, Destiny.

Ad occhio e croce, nessuno dei due avrebbe bisogno di presentazioni di nessun tipo, ma siamo buoni ([banalità mode = on] è quasi Natale [banalità mode = off]), e quindi vi daremo qualche indizio. Di Destiny qui sulle nostre pagine ne abbiamo parlato in abbondanza, e uno degli sparatutto in prima persona più apprezzati dell’ultima generazione. Sviluppato da Bungie e pubblicato da Activision, proprio nella giornata di oggi lancia il suo evento chiamato Aurora, di cui vi abbiamo svelato quasi ogni segreto giusto l’altro giorno (tornano le gare SRL!!! :D). Gipi invece, è un fumettista italiano (ma anche autore e regista), riconoscibilissimo per via del particolare tratto e della tecnica usata nei suoi fumetti. Al momento è impegnato con la promozione del suo ultimo libro, La terra dei figli, che è già disponibile in libreria.

Sbrigati i convenevoli di rito, è giusto dire che già dal 2014, il capolavoro di Bungie ed Activision aveva fatto il suo ingresso nel museo all’interno dei contenuti multimediali dell’Area Spazio, un piccolo contributo da parte del mondo videoludico, che oggi si espande grazie ad una nuova collaborazione tra Destiny ed il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che viene suggellata dall’indiscussa bravura di Gipi, che ha interpretato nella sua visione i Guardiani di Destiny e, come lui stesso definisce, l’eroico e potente Lord Saladin.

Dice Gipi: “Per me, il bello di questo gioco è la possibilità di costruire un proprio avatar virtuale e in questo senso le possibilità date dalla customizzazione dei personaggi di Destiny fanno sì che ognuno possa realizzare un essere fantastico che lo rappresenta. Mi sono divertito, ad esempio a fare quello che è una specie di autoritratto in veste di Guardiano nel primo disegno, mentre nel secondo, un altro Guardiano più ammantato di mistero, nel terzo ho mantenuto l’atmosfera lugubre degli EXO e nel quarto, ho creato un eroico e potente Lord Saladin.”

Se dobbiamo essere onesti eravamo a conoscenza dell’esistenza di questi artwork già da qualche tempo (e ci abbiamo anche sbavato dietro senza troppo imbarazzo), ma con l’occasione abbiamo scoperto anche l’esistenza di un Gipi videogiocatore, che usa i videogames non solo per il mero intrattenimento casalingo, ma come fonte di ispirazione e/o di supporto ai propri lavori. Una riflessione la sua che ci permettiamo di riportarvi qui di seguito, perché in un certo qual modo spiega il forte filo conduttore che esiste tra il mondo reale e quelli digitali.

“La grafica dei videogiochi, oggi, non ha soltanto raggiunto livelli tecnici altissimi ma sta diventando un inevitabile metro di paragone per chiunque lavori nel disegno, nell’illustrazione, nel fumetto. Spesso mi ritrovo a disegnare pensando al design di un personaggio o alla resa dei paesaggi nei giochi in 3D in prima persona. E’ come se la realtà, che da sempre è un termine di paragone, un’ispirazione e un confronto per chi lavora con le arti visive si fosse espansa al mondo della rappresentazione digitale.
Nel disegnare un cielo stellato di fantasia è possibile ritrovarsi a pensare, con simili intensità, ad un reale cielo stellato visto durante una vacanza giovanile al mare come al cielo intorno ad una stazione orbitante attorno alla quale si è svolazzato in un gioco.
Non so ancora se questo è un bene o un male per un disegnatore moderno, ma è quello che mi capita spesso e con il quale devo fare i conti.
Spesso questo accende nuove sfide che mi portano a cercare di migliorare le tecniche o provare nuove strade e in questo, sicuramente, c’è un lato estremamente positivo.
Se fossi solo un poco più vecchio potrei affermare che in questo si verifica però un allontanamento dalla realtà, ma per adesso continuo a pensare che sia la realtà stessa ad essere oggi composta di piani diversi, da quello tangibile a quello digitale.”

Gli artwork realizzati sono ora in attesa di essere autenticati dall’autore, e quindi entrare ufficialmente a far parte della collezione del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, che troverete ovviamente a Milano in via San Vittore 21. Nel frattempo, le tavole saranno consultabili digitalmente all’interno della sezione espositiva Spazio. Per quello che riguarda Destiny invece, ricordate che l’evento L’Aurora durerà dal 13 dicembre fino al 3 gennaio, e vi permetterà di tornare in sella ai vostri Astori per gare entusiasmanti e ricchi premi. Per sapere di più su L’Aurora, leggete il nostro dettagliatissimo articolo, e restate ovviamente sulle nostre pagine per notizie, guide e novità.

Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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