The Order: 1886 ha un futuro secondo il direttore creativo

L'IP ha ancora qualcosa da offrire?

The Order: 1886 ha un futuro secondo il direttore creativo

Un po’ avevamo perso le speranze, lo ammettiamo, perché The Order: 1886 è stato un titolo con un grandissimo potenziale ma soltanto sulla carta, perché al di là di un’innegabile eccellenza nel comparto audiovisivo accompagnato da una narrazione accattivante, il team di Ready at Dawn non è stato in grado di sfruttare appieno le idee che probabilmente avrebbero dato al titolo uno smalto nettamente diverso.

Aggredito dunque dalla critica e dai giocatori nonostante l’hype che aveva creato attorno a sé, o forse proprio per quella ragione, The Order: 1886 non sembrava destinato a un brillante futuro ed è scivolato lentamente, in un silenzio sempre più graduale, nell’ombra senza far parlare ancora di sé. Un silenzio rotto solo in questi giorni dagli sviluppatori, che ritengono questa IP capace di offrire ancora qualcosa.

Lo pensa sicuramente il Direttore Creativo Ru Weerasuriya, che parlando con Game Informer afferma come quel futuro sia in realtà qualcosa già costruito fin dalla nascita di The Order: 1886:

Il modo migliore per rispondere alla domanda senza rivelare nulla… come posso dire… C’è un futuro? Sì. Quella IP ha un futuro. È costruito in quella IP. Quel futuro è qualcosa di già impostato fin dall’inizio, dal primo giorno in cui abbiamo iniziato a lavorarci. Come sapete voi e chiunque abbia giocato questo titolo… c’è una grossa storyline dietro, una macro storia che continua ad andare avanti, effettivamente si tratta di una IP più grossa di tutte le storyline che abbiamo creato fino adesso. Quindi sì, per tornare alla domanda iniziale, in definitiva c’è un futuro per questa IP.

Naturalmente alla domanda più importante, ovvero se Sony sia ancora interessata a portare avanti un sequel, la risposta è stata quella di chiedere direttamente a loro. Chi lo sa cosa bolle in pentola a Ready at Dawn? E voi? Cosa ne pensate di questa notizia? Preferite un seguito diretto da dove la narrazione ci ha lasciati, oppure un gioco diverso ma ambientato nello stesso universo distopico? Fateci sapere la vostra opinione!

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Fonte

Cresciuta negli anni ’90 con un Game Boy e un Nintendo 64, è poi diventata ancora bambina un’adepta Sony a tempo pieno, ma appena può si dedica anche ad altre console.

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