Monster Hunter Generations: i 10 consigli d’Oro – Guida

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Monster Hunter Generations: i 10 consigli d’Oro – Guida

Quando la caccia si fa grossa

Monster Hunter Generations: i 10 consigli d’Oro – Guida

Sempre uguale a se stesso eppure sempre diverso, Monster Hunter è tornato e con lui tutta sfilza di nozioni da rispolverare se non proprio scoprire da zero. Ecco quindi una serie di 10 pratici consigli per iniziare al meglio questa nuova caccia nel mondo di Monster Hunters Generations e con cui confrontarsi lungo tutto il corso dell’avventura fino ai gradi più alti della gilda dei cacciatori!

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Miao, proprio così!
Iniziamo con una delle novità più interessanti e caratterizzanti di questo nuovo Monster Hunter Generations: La possibilità di poter interpretare un Felyne. Perché uno dovrebbe voler giocare nei loro panni pelosi e non in quelli del solito nerboruto da devastazione tutto muscoli e spuntoni sull’armatura? Innanzitutto perché sono i Felyne sono tenerissimi. Non dovesse bastarvi questo primo punto, una ragione più che valida per passare alla controparte pelosa del vostro cacciatore è che questi ultimi non esauriscono la stamina come invece accade agli umani. Più agili e scattanti quindi, un altro elemento da non sottovalutare è la loro di capacità di poter raccogliere oggetti molto più velocemente ma sopratutto di poter contare, letteralmente, sulle fatidiche 9 vite di un gatto necessarie a portare a termine la missione anche con qualche morte di troppo. A scapito di una minore potenza d’attacco insomma, l’efficacia globale non ne risente minimamente. Anzi!


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 Il manuale del perfetto armaiolo
Monster Hunter Generations offre il più alto numero di armi di qualsiasi altro episodio della serie, il che può essere spiazzante quando si tratta di scegliere lo strumento che forgerà il proprio futuro di cacciatore, sopratutto per i neofiti. Prima di iniziare è necessario sottolineare che non c’è una tipologia di arma più forte di un’altra ed è possibile passare a qualcos’altro in qualsiasi momento, in base ai propri gusti o alle esigenze del gruppo. A differenza di altri RPG analoghi, la scelta dell’arma può infatti essere assimilata a una classe (o “job” se vogliamo), ragion per cui il consiglio generale è quello di scegliere attentamente e dedicarsi ad esplorare ogni sfaccettatura che la propria arma è in grado di offrire:

  • La spada e scudo offrono un buon compromesso fra offesa e difesa, ideale per i principianti ma che con il progredire del gioco perde di efficacia all’ingigantirsi della stazza dei nemici.
  • Lo spadone, arma iconica della serie, invece, nonostante offra la possibilità di pararsi è votata principalmente all’attacco, eccellendo soprattutto nell’arte di recidere code o arti grazie al suo colpo caricato.
  • Proseguendo in quest’escalation di potenza offensiva troviamo la devastante spada lunga (o Katana che dir si voglia), la quale perde la possibilità di parare, puntando tutto sulla schivata e su una serie di “combo” che con il giusto tempismo sono in grado di infliggere un considerevole amontare di danni. Adatta ai giocatori più esperti in quanto tende a perdere il filo molto velocemente.
  • Similmente, le spade doppie si concentrano esclusivamente sull’attacco, bilanciando una scarsa potenza d’attacco con un’incredibile velocità di esecuzione, soprattutto in modalità “demonizzazione”. Non possono bloccare, ma sono in grado di regalare tantissime soddisfazioni.
  • In termini di potenza pura, invece, niente può rivaleggiare col martello. Si tratta di un’arma dalla potenza devastante in grado di stordire i nemici e abbassar loro la stamina, ma anche estremamente lenta e soprattutto incapace di tagliare le code. A nostro avviso si tratta di un’arma indispensabile quando si caccia in gruppo ma anche evitabile per quanto concerne le missioni single player.
  • In maniera analoga, il corno da caccia colpisce allo stesso modo del martello ma non dispone di un attacco potente, soppiantando quest’ultimo con la possibilità di poter “suonare” alcune melodie in grado di aumentare, temporaneamente, le statistiche del proprio cacciatore e del gruppo. Ancora una volta inestimabile in gruppo ma poco performante da soli.
  • Le lance e le lance fucili si utilizzano in maniera simile con la differenza che una si avvale di danni da taglio e l’altra da fuoco. Sono armi estremamente ingombranti e dalla bassa mobilità ma che compensano questi malus con un immenso scudo in grado di bloccare anche attacchi normalmente imparabili. Non dispongono di un moveset particolarmente diversificato, ma il colpo angolato è l’ideale quando si tratta di colpire nemici che tendono a passare il loro tempo volando a mezz’aria.
  • La spadascia e la spadascia caricata offrono un’arma ibrida a metà strada fra martello e spadone, una e spada e scudo e martello l’altra. Si tratta di armi estremamente tecniche che per mutare richiedono di caricare un’apposita barra mentre si utilizza la modalità primaria: da ascia a spadone la prima e da spada e scudo ad ascia la seconda, queste armi permettono un fluire di attacchi continuo e devastante quando usate opportunamente e in grado di infliggere enormi danni elementali una volta trasformate. Poco intuitive, ma di sicuro impatto.
  • Il falcione insetto torna da Monster Hunter 4 e con lui la possibilità di poter chiamare i “kinsetti” per attaccare e potenziare i propri attributi. In combattimento le movenze ricordano quelle della Katana, rendendo il Falcione insetto un’arma estremamente appetibile per tutti coloro preferiscono schivare piuttosto che parare. Rispetto al capitolo precedente, potenziare i “kinsetti” e l’arma sono ora due processi separati.
  • Per quanto concerne le armi da fuoco, Monster hunter Generations riproponela differenza dra balestre leggere e balestre pesanti. Qualora decidiate di votare la vostra vita al combattimento a questa tipologia di armi, le balestre leggere si dimostrano ancora una volta la scelta più saggia in quanto capaci di offrire il giusto compromesso fra mobilità e potenza di fuoco. D’altro canto le balestre pesanti offrono la possibilità di potersi parare, ma l’assenza degli utilissimi colpi elementali finiscono per penalizzarne il potenziale offensivo contro una vasta scelta di nemici.
  • Infine, gli archi sono ideali per i combattimenti in “toccata e fuga” grazie ai loro proiettili infiniti, ma richiedono una notevole conoscenza dei nemici per sapere quando attaccare, quando scappare e, sopratutto, con che dardi colpire. Attenzione a non confondere le abilità passive degli artiglieri con quelle degli arcieri: alcune saranno in comune (auto ricarica), ma altre avvantaggeranno solo una determinata classe di combattenti a lungo raggio.

Monster Hunter Generations MEME


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A ognuno il suo Stile
Una volta scelta la propria arma, per rendere unico ulteriormente il proprio cacciatore, Monster Hunter Generations introduce un ulteriore livello di personalizzazione grazie agli “Stili di Caccia”, delle particolari abilità in grado di variare sensibilmente l’approccio al gioco in base al proprio gusto alle esigenze del team.

  • Lo Stile Gilda è il classico stile a base di “pane e mazzate” che più si avvicina a quanto giocato nei capitoli precedenti: permette di utilizzare 2 Arti da Caccia e non offre nessun bonus o malus particolare, il classico stile adatto a tutte le occasioni ma che non eccelle in nessun campo.
  • Più interessante è invece lo Stile Offensivo, il quale permette di utilizzare ben 3 Arti da Caccia e caricarle molto più velocemente, semplificando al contempo il tempismo con cui poter eseguire le combo con katane, doppie spade e via discorrendo.
  • Più elaborato è lo Stile Aereo che trasforma la schivata in un balzo aereo in grado di montare sui mostri con qualsiasi arma (prima ad appannaggio solo del falcione insetto) e trasformare i salti in poderosi attacchi dall’alto in caduta. Tutto ciò a scapito di poter usare solo 1 Arte da Caccia.
  • Il più difficile del lotto è lo Stile Ombra che si concentra principalmente sulle schivate e le parate da eseguire con il giusto tempismo in modo tale da sfoderare potenti contrattacchi, tuttavia il tempismo richiesto e la possibilità di poter utilizzare solo 1 Arte da Caccia rende quest’ultimo uno stile i cui difetti non riescono a pareggiare i pregi.

Al netto di queste considerazioni, i risultati migliori gli abbiamo ottenuti con lo stile Offensivo durante le battute di caccia solitarie e con quello Aereo in compagnia.


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“Ma io voglio uccidere, voglio il sangue! mica raccogliere erbette!”
Lo sappiamo, le missioni di raccolta non saranno sicuramente entusiasmanti come quelle dedicate a cacciare un Rathalos o un Mizutsune, però anche questo tipo di missioni, sotto sotto, hanno la loro dignità. Nella fattispecie possono fornire, sopratutto nelle fasi iniziali, i materiali per forgiare armature o accumulare materiali per combinazioni avanzate di oggetti. Al di la degli equipaggiamenti, infatti, opportunamente maneggiata, ogni erba può diventare un’utile pozione, le bacche proiettili e via discorrendo. Non dimenticatevi che ora basta anche solo tenere premuto il tasto “A” per continuare ad estrarre materiali sia dai mostri sconfitti che dalle piante e i minerali. Una bella sveltita, non c’è che dire.


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 Conoscere il nemico
Una volta a caccia, dove è possibile, cercate sempre di prendere confidenza con la preda scelta. Molti mostri seguono infatti una routine comportamentale che è fondamentale conoscere, soprattutto in vista delle missioni di alto rango. Conoscere dove appare per la prima volta un Rathalos, dove va a nutrirsi e dove a riposare è di vitale importanza sopratutto nelle missioni di cattura. Per fare ciò portate sempre con voi delle palle pittura (o proiettili pittura qualora faceste affidamento sulla balestra) e marcate sempre appena potete il mostro. Potrà capitare infatti che quest’ultimo decida di lasciare la zona di combattimento (sopratutto i volanti) in direzione prede per recuperare energia. Non fatevi cogliere impreparati e, anzi, approfittatatene per tendere loro delle trappole una volta capito dove si recheranno per riprendere fiato!


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 Nulla va sprecato
Gli oggetti rilasciati dai mostri grandi sono spesso funzione di quali parte del corpo avete loro “rotto”. La coda è spesso l’elemento più facile da notare in quest’ottica, ma alcuni mostri come l’Agnaktor nascondono parti distruggibili non sempre facili da scoprire come zampe, petto, becco e persino pinne! Visto che non sempre è possibile capire con quali parti del corpo è possibile interagire, l’ideale è sempre concentrarsi sulle zampe, coda e testa, cercando di sperimentare con armi diverse dove possibile in modo tale da trarre il massimo profitto dalle proprie battute (il mento dell’Uragaan, ad esempio, può essere scalfito solo con martelli dall’acutezza elevata). Nel dubbio, laddove possibile, cercate sempre di catturare anziché uccidere il mostro in questione: il quantitativo di ricompense sarà sempre maggiore e la missione verrà completata ugualmente!

Monster Hunter Generations Rathalos Plate


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A cavalluccio
Sebbene lo stile Aereo sia quello più adatto a montare i mostri, ci sono anche altri modi per arrivare a cavalcare un Lagombi o chicchessia, si tratta solo di essere creativi e saper sfruttare al meglio gli elementi paesaggistici che vi circondano. Una volta spinto un mostro vicino a uno sperone di roccia, ad esempio, è possibile scalarlo e montare direttamente sopra l’interessato. Per i più esperti è anche possibile cimentarsi nella disciplina olimpica di salto al mostro utilizzando il falcione Insetto a mo’ di asta. A prescindere da quale sia il metodo utilizzato, una volta sopra l’interessato, anziché colpire forsennatamente il malcapitato, concentratevi affinché l’icona del mostro non raggiunga la fine della barra prima che quest’ultima sia completamente riempita. Per fare ciò continuate ad attaccare finché l’indicatore è sul verde e tenete premuto R quando invece passa al rosso in modo tale da evitare di essere sbalzati via. Una volta caricata completamente la barra il mostro rimarrà senza difese e completamente vulnerabile agli attacchi per un breve periodo, un lasso di tempo durante il quale sarà possibile anche colpire parti normalmente irraggiungibili come la pinna dorsale o la schiena.


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Lo zaino del perfetto cacciatore boy scout
Gli spazi dell’inventario sono limitati, per cui ricordarsi di depositare il surplus presso le casse apposite presenti a casa o al cancello di inizio missione è sempre cosa buona e giusta. Al di la di ciò, ci sono sempre alcuni oggetti che vorrete avere con voi per ogni evenienza, fra i quali ricordiamo: Lo spiedo, indispensabili per cucinare la carne cruda ed espandere la propria barra della stamina; erbe verdi e funghi blu a sufficienza, in modo tale da poterli combinare una volta finite le pozioni; Cote in quantità per affilare la propria arma (acquistabili presso il negozio ma a disposizione anche come oggetto scorte in alcune missioni); Palle pittura, utili per tracciare i mostri quando scapperanno; Infine, retini e picconi in quantità per poter fare piazza pulita di ogni singolo collezionabile presente nelle aree che esplorerete di volta in volta.


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Questo pannello va qua, quello va là.
Monster Hunter Generations può sembrare un tantino complesso nella gestione dei menù e delle opzioni, e forse a conti fatti lo è realmente. Ma in fondo è anche questa profonda personalizzazione di ogni singolo elemento di gioco a renderlo così attraente. Il consiglio generale è quello di spenderci sempre un po’ di tempo sopra, specialmente per quanto riguarda la gestione dei pannelli nello schermo inferiore. Oltre la gestione della telecamera (eliminabile per i giocatori in possesso di un New 3DS), nello schermo inferiore è possibile ospitare il tasto virtuale adibito al lock-on dei mostri più grandi, un inventario scorrevole molto più facile da consultare rispetto al tasto L e persino delle shortcut per gli oggetti più utilizzati come le cote e le pozioni. Sperimentate in base al vostro gusto, sopratutto con queste ultime che vi abbiamo citato, la mappa tanto una volta imparata conoscere la zona non è poi così essenziale!


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 United we stand, divided we fall
Può sembrare una banalità, ma forse è questo il consiglio più importante da tenere a mente giocando a Monster Hunter Generations: Giocate in compagnia! Solo giocando in multiplayer è possibile realmente migliorare e divertirsi, ragion per cui, quando è possibile, andate sempre a caccia in compagnia di un amico o di chi è più bravo di voi online. Vista la natura tendente al ripetitivo di molte missioni di gioco, dover cacciare anche solo un’unità di piastra di Astalos può richiedere anche una mezza dozzina di tentativi in solitaria, ragion per cui avere qualcuno con cui giocare e da cui apprendere non solo diminuisce il tempo di caccia richiesto ma permette anche di godere appieno del gioco nel miglior modo in cui è stato concepito. L’importante e non demordere anche quando il drop rate sembra quasi nullo, ma sopratutto, essere sempre disponibili ad aiutare gli altri giocatori come anche noi siamo stati aiutati precedentemente.

Monster Hunter Generations meme fun


E questo è quanto per ciò che concerne le basi del gioco. L’appuntamento è sempre su queste pagine per quanto riguarda maggiori informazioni sulle meccaniche di gioco avanzate!

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Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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