Minecraft: Story Mode – Episode 4: A Block and a Hard Place – Recensione

Minecraft: Story Mode – Episode 4: A Block and a Hard Place – Recensione

Dopo una partenza così a rilento, sono pochi i giochi che riescono a rialzarsi e a cambiare la propria storia.Minecraft: Story Mode ne è l’esempio, con una parabola ascendente partita dal deludente primo episodio ed arrivata ora al quarto, che senza dubbi è finora il migliore tra quelli già usciti. Contando che l’ultima parte della storia deve ancora arrivare, è lecito pensare che possa essere ancora migliore, per un finale che risolleverebbe l’intero titolo aprendolo anche a vendite future come bundle integro.

Arrivati a questo punto, col senno di poi, Minecraft: Story Mode è un gioco che vale la pena di essere giocato, specialmente tenendo conto del suo prezzo. Nonostante l’origine sia quasi noiosa e senza una chiara meta, la sua evoluzione ha portato ad un titolo degno di Telltale Games.

Minecraft: Story Mode – Ep. 4 – A Block and a Hard Place

Piattaforma: Xbox One, PS4, PC, Xbox 360, PS3, iOS, Android, Wii U, PS Vita

Genere: Avventura grafica

Sviluppatore: Telltale Games, Mojang

Publisher: Telltale Games

Giocatori: 1

Online: Assente

Lingua: Completamente in Inglese

Versione: Xbox One

L’inizio di Minecraft: Story Mode è stato segnato da due episodi sottotono, totalmente privi di autentici colpi di scena o scelte morali che facessero la differenza. È stato confortante vedere nel terzo episodio una netta distinzione dagli altri, con una narrazione più evidente e curata, ma soprattutto con i primi regolamenti di conti in base alle decisioni prese. Ora che si è arrivati al quarto, la situazione sembrava stabile, eppure è migliorata ancora, offrendo un episodio ancora più ricco di buoni spunti e basato molto sulla capacità decisionale del giocatore.

La minaccia della Wither Storm è infatti ancora attuale e bisogna ora fare i conti non solo con un nemico ancora più forte, ma con le conseguenze che esso ha riversato su alcune persone intorno al protagonista. Questo quarto episodio è quello in cui si capisce una volta per tutte perché la Wither Storm sia sempre sulle tracce del giocatore e quali siano le motivazioni per cui il Command Block è stato creato.

Sia nel corso del gioco che verso la fine si assiste inoltre ad autentici plot twist che cambiano in pochi secondi ogni cosa successa precedentemente. Tali cambiamenti sono anche derivanti dalle nostre decisioni, ma soprattutto dalle sequenze QTE a nostra disposizione per scappare nuovamente dalla tempesta.

Un episodio ancora più ricco di buoni spunti e basato molto sulla capacità decisionale del giocatore

La presunta distruzione della Wither Storm ha lasciato dunque enormi strascichi, portando alla creazione di altre 2 abominevoli creature in grado di inghiottire i cubetti del mondo. Come se non bastasse, il primo eroe che abbiamo inseguito, Gabriel, ha addirittura perso la memoria in seguito al terrore vissuto nel ventre del mostro.

Nel tentativo di riportare Gabriel in uno stato di coscienza, la tempesta continua ad avanzare e si fa avanti anche una vecchia conoscenza della storia, ora disposta ad aiutarci pur di fermare una volta per tutte la distruzione. In base alle nostre decisioni, il gruppo può essere ancora più solido di prima oppure frammentarsi per combattere su più fronti.

Come al solito, la decisione spetta a voi, ma potrebbe portare a conseguenze più o meno gravi, sia per le vite dei compagni che per i rapporti di amicizia tra di loro. Comunque vada, il colpo di scena che apre le danze alla risalita è proprio dietro l’angolo: anche in questo caso starà a voi capire quale sia la cosa migliore da fare, non solo per salvare il mondo, ma per evitare anche una spiacevole situazione globale.

Fa quasi strano dirlo ora dopo 4 episodi, ma a questo punto sembra abbastanza palese. Minecraft: Story Modefunziona, ed è un peccato che lo si sia scoperto così avanti nella sua realizzazione. Il ruolo dei personaggi, l’utilizzo delle meccaniche originali e la trama compongono la base solida su cui poggia la conclusione del gioco.

Permane infatti l’utilizzo del crafting per superare alcune sezioni narrative, mentre diventa più complicato risolvere i puzzle che portano all’accumulo del materiale: per una persona non abituata all’esplorazione e al controllo di ogni angolo della mappa, saltare gli elementi utili per il proseguimento è cosa da pochi secondi.

Alcune decisioni inoltre, col senno di poi, avrebbero inciso gravemente sulle possibilità future di agire in un certo modo. Una grossa parte di questo episodio è infatti governata dagli Enderman, precedentemente semplici NPC eora necessari per superare indenni la potenza della Wither Storm.

Come detto nella scorsa recensione, uno dei punti negativi di questi nuovi episodi era proprio l’assenza diReuben, declassato a semplice soprammobile: come se Telltale Games già ne fosse a conoscenza, ecco che la sua figura ritorna ad essere importante nella trama, o addirittura cruciale per la buona riuscita della missione.

Minecraft: Story Mode funziona, ed è un peccato che lo si sia scoperto così tardi

Non manca nemmeno l’ironia mostrata nelle scorse vicende della combriccola: la battuta, che sia in grande stile oppure triste da far paura, è sempre pronta, specialmente nelle bocche di Axel e Soren, gli unici due che prendono a volte sul ridere la situazione. C’è addirittura un piccolo passaggio, probabilmente obbligatorio per quanto riguarda la storia, pervaso da un black humor che potrebbe far sogghignare: se ridete proprio in questa scena, sappiate che siete persone orribili, un po’ come il sottoscritto.

Minecraft: Story Mode rimane comunque un’avventura godibile al 100% soprattutto dai più piccoli. Nonostante la crescente difficoltà dei puzzle e delle sequenze QTE, la storia decolla dopo il secondo episodio e si dimostra essere all’altezza del nome dei suoi sviluppatori.

Chi ha qualche anno in più sulle spalle potrebbe ancora far fatica ad appassionarsi ad una trama simile, dall’aspetto molto infantile per quanto riguarda le relazioni e i tipi di dialogo adottati dai personaggi, mai volgari e sempre tenuti sotto controllo, ottimizzati per un pubblico giovane.

In conclusione…

È rincuorante il fatto di vedere come Minecraft: Story Mode si sia rialzato nel tempo fino a diventare come lo è ora. Telltale Games poteva ovviamente fare in modo che il tenore del gioco fosse tale fin dall’inizio, ed è per questo che ancora ci si riserva dal dare voti più alti. Tuttavia, in questo momento è un gioco che vale la pena di essere giocato e giustifica pienamente il suo prezzo.

Il modo in cui il quarto episodio termina lascia pensare che il prossimo sia quasi una lunga fila di titoli di coda, preparati appositamente per capire quale sia il destino dell’Order of the Stone e, soprattutto, quanto siano ancora più eroici i personaggi che hanno fatto parte del team di Jesse.

Grazie al progresso mostrato nel corso del tempo, Minecraft: Story Mode può essere una valida scelta per un gioco completo, specialmente se si pensa all’acquisto della versione integrale una volta conclusa ufficialmente la sua storia.

Voto: 7,5/10

Sta cercando da tempo di trasformare le sue passioni in un vero lavoro. A parte i videogiochi, ciò che sogna è essere regista/sceneggiatore di un film, visto l'amore per fotografia e video-editing. Nel frattempo fa vedere quanto è scarso su Twitch (http://www.twitch.tv/ilcermallo).

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