Song of Pan – Recensione

Song of Pan – Recensione

I puzzle games sono una categoria che ha visto una forte espansione in questi ultimi anni, complice l’incredibile aumento dei dispositivi mobile dotati di touchscreen nella vita di tutti i giorni di un gamer medio. Giocatori di tutte le età si ritrovano sempre più spesso a godere di preziosi minuti di relax offerti da questa particolare categoria di giochi, che risulta immediata e facilmente fruibile. Il fiorentino e italianissimo Team Balzo prova a portare una ventata di novità nel genere con suo il nuovo Song Of Pan, un puzzle-game basato sulla mitologia greca in grado di colpire con il suo comparto artistico ricercato e immediatamente accessibile grazie a controlli semplici ma immersi in un gameplay davvero particolare.

Song of Pan ci trasporta attraverso gli antichi miti ellenici per impersonare il satiro Pan alle prese con un’epica avventura per riguadagnare la fiducia di Zeus e riportare il suo gregge di pecore all’ovile.

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Visivamente, Song of Pan è un gioco gradevole. Le animazioni, il comparto artistico e la direzione stilistica del gioco sono resi ottimamente in 2D, grazie ad una visione particolarmente ispirata dell’ambientazione. I paesaggi e le musiche (registrate dal vivo) dalle tonalità mediterranee accompagneranno il nostro giovane Pan con una giusta armonia durante l’intero corso della sua avventura.

Il titolo è stato realizzato grazie al supporto di una piattaforma di sviluppo open source sulla quale è stato costruito un comparto tecnico composto da animazioni finalizzate a mano e generate frame-by-frame. Il team fiorentino di Balzo ha svolto un ottimo lavoro sotto questo punto di vista: Song Of Pan attira lo sguardo del videogiocatore, rivelando tutta l’ispirazione che il gioco ha tratto dalla bellezza dell’arte ellenica.

Tuttavia, qualcosa di più poteva essere fatto per curare l’animazione del personaggio principale, che a tratti abbiamo trovato un po’ legnoso e statico. Inoltre, segnaliamo che il salvataggio dei progressi, all’interno di Song of Pan, fa parte del pacchetto completo a pagamento, pertanto un utente che scarica il gioco senza passare alla versione completa non può in alcun modo salvare la partita.

Purtroppo per noi, a causa di un bug che non riconosce l’acquisto, ci siamo trovati obbligati a ricominciare il gioco più e più volte. Gli sviluppatori sono comunque a conoscenza del problema e stanno lavorando per risolverlo.

Il gioco verte su Pan, giovane satiro in grado di suonare il flauto con una maestria senza pari, tanto da scatenare addirittura l’invidia del dio Eolo. A Pan è stato affidato il gregge di Zeus, un insieme di simpatiche pecorelle che però viene disperso a causa di un fortissimo tornado. Zeus è su tutte le furie, incolpa Pan di pigrizia e rompe il suo flauto, privandolo del suo incredibile talento.

Il satiro dovrà quindi recuperare le pecorelle del gregge smarrito, utilizzando le sue peculiari abilità sonore. Pan può raccogliere delle ‘note musicali’ presenti a schermo, che conferiscono al nostro protagonista un potere di attrazione sugli ovini per un limitato periodo di tempo e in un determinato raggio d’azione. Dovremo quindi fare in modo di prendere più pecore possibili all’interno della portata della nostra canzone per condurle al sicuro in una piccola capanna dal tetto di paglia.

Inizialmente il nostro compito sarà piuttosto facile; tuttavia con il crescere dei livelli al puro gameplay da puzzle game si aggiungeranno diversi elementi platform, come la presenza di ostacoli mobili, terreno friabile, predatori ed elementi ambientali ostici che ci costringeranno a pianificare bene le nostre mosse, per evitare di perdere le nostre preziose amiche pecore.

Il gioco è diviso in capitoli, i quali sono a loro volta suddivisi in livelli. Possiamo decidere quale capitolo e conseguente livello affrontare all’interno del nostro hub di gioco che avrà le fattezze di un tempio greco. I capitoli sono cinque, e si dividono per circa quaranta livelli. Entrando all’interno di un nuovo capitolo verremo introdotti al segmento della storia tramite un video animato presentatoci come un affresco sul muro del tempio.

Ma non sono solo pecore da recuperare ciò che il nostro protagonista dovrà cercare; il piccolo satiro dovrà anche fare i conti infatti con i frammenti del suo flauto spezzato. Alcuni livelli conterranno i preziosi pezzi dello strumento musicale, che dovranno essere recuperati insieme ad altri bonus nascosti che concederanno l’accesso a livelli aggiuntivi.

In quest’ottica è ancora meno comprensibile la scelta degli sviluppatori di imporre la possibilità di salvare il gioco solo a fronte di un pagamento di 3,99 € per la versione completa. Sarebbe stato meglio proporre una versione dimostrativa con pochi livelli piuttosto che concedere una versione così frustrante del gioco completo. Siamo purtroppo certi che questa particolare scelta della modalità di acquisto del gioco tenderà a scoraggiare molti utenti anche interessati dal titolo di Balzo.

Il giocatore ha inoltre ha disposizione due modalità di controllo: la prima, poco intuitiva, utilizza il touch dello schermo del dispositivo senza alcuna indicazione. La seconda, più consigliabile, crea un touchpad virtuale, con due frecce direzionali (destra e sinistra) e un pulsante adibito al salto. Per la nostra recensione abbiamo optato per la seconda scelta, trovando i controlli abbastanza precisi e semplici.

Il comparto narrativo fa il suo dovere portando al giocatore una storia che, senza volervi spoilerare nulla, non mancherà comunque di offrire qualche colpo di scena. Molti elementi del pantheon greco saranno messi in evidenza in Song of Pan, accompagnati da musiche orecchiabili e particolarmente adatte per un gioco mobile.

La trama riesce comunque a tenere il giocatore curioso e intrigato così tanto da voler proseguire nel completare il titolo. La narrazione è stata una piacevole sorpresa in Song of Pan, che sicuramente non mancherà di risultare gradevole a chiunque decida di intraprendere la via del fauno.

In conclusione…

Il lavoro dei ragazzi fiorentini di Balzo è un interessante puzzle game/platform in grado di intrattenervi con brevi sessioni mirate ad ottenere un divertimento ‘on the road’ per tutte le volte nelle quali avete minuti e non ore a disposizione per giocare.

Tuttavia, delle animazioni non proprio fluidissime e forse un poco stantie (ed è un peccato, dato che sono realizzate a mano) insieme al frustrante sistema di salvataggio dei dati di gioco e ad alcuni bug influiscono negativamente sulla valutazione del titolo, che altrimenti poteva essere davvero un piccolo gioiello nostrano. Segnaliamo che comunque il titolo è completamente privo di pubblicità, il che rende l’acquisto della versione completa ancor più appetibile.

Siamo comunque fiduciosi sul futuro lavoro del team di Balzo, e speriamo che con le dovute correzioni e i prossimi accorgimenti, Song of Pan possa regalare più divertimento di quanto già faccia ora.

Voto: 6,5/10

Nato nel medioevo videoludico, i fantastici anni ’80, Amedeo è cresciuto con i grandi classici del gaming, passando per tutte le console sulle quali riuscisse a mettere le mani. Appassionato fino alla morte di Star Wars e The Witcher, vive fra mondi fatti di LEGO e GDR cartacei. Nel tempo libero gli piace dare legnate in palestra e leggere libri.

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