Mario Tennis: Ultra Smash – Recensione

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Per quanto sempre pronto a dare il meglio quando si tratta di salvare principesse e schiacciare tartarughe, non si può certamente dire che Super Mario non sia un personaggio incline a nuove sfide. Ed è forse anche a causa di questa sua poliedricità che, spesso, svariati fan tendono a puntare il dito verso una certa immobilità del brand, da anni ancorato al doppio filo canoniche/spin-off sportivi e che puntualmente ci lasciano anni senza poter assaporare una vera e propria avventura mariesca. Ebbene, fatta eccezione dell’immenso Super Mario Maker (qui la nostra recensione!), questa annata è una di quelle. Ma chi siamo noi, in fondo, per lamentarci, quando il risultato finale è comunque un titolo divertente e ricco di stile come il nuovo Mario Tennis: Ultra Smash?

Mario Tennis: Ultra Smash

Piattaforma: Wii U

Genere: Sport

Sviluppatore: Camelot

Publisher: Nintendo

Giocatori: 1-4

Online: 1-2

Lingua: Completamente in italiano

Nonostante la somiglianza apparente, è bene specificare sin da subito un concetto chiave: per quanto simili come serie e concetto, Mario Tennisnon è Mario Kart. Alcuni potrebbero obbiettare o rimanere confusi da tale affermazione, d’altronde si tratta solo sostituire i kart con le racchette e i fantasiosi circuiti con altrettanti fuori di testa campi da tennis e il risultato è fatto. I personaggi e gli oggetti rimarranno i medesimi, no? Ebbene, no.

Diversamente da quanto accade con il campione di incassi della scorsa stagione natalizia, infatti, Mario Tennis: Ultra Smash, per quanto sui generis, si presenta come un titolo molto più sobrio di quanto possa apparire a prima vista. Con questo non vogliamo tirare in ballo paragoni con le più sofisticate simulazioni tennistiche quali Virtua Tennis o Grand Slam Tennis, quanto piuttosto sottolineare il notevole distacco che intercorre fra un gioco dove tutto è lecito e a farla da padrone è spesso il caos generato in pista dagli oggetti e uno dove i funghetti (o meglio, i fungoni) sì, contano, ma decisamente meno rispetto ai riflessi e alla conoscenza delle regole del gioco. Detto in parole povere, se imparare a giocare a Mario Kart è questione di pochi attimi, per domare Mario Tennis: Ultra Smash sarà necessario un minimo di riscaldamento e qualche batosta di troppo prima di poter pensare di lanciare il guanto della sfida ai propri amici e al mondo.

Fatte le dovute premesse, tutto questo preambolo per dire che di quelle ignoratissime serate passate in compagnia di Mario Power Tennis suGameCube (e su Wii nella sua variante New Play Control in compagnia delWiiRemote), i suoi tiri infuocati e i suoi campi infestati di klap trap è rimasto è ben poco. Continuando la strada intrapresa dal precedente Mario Tennis Open su Nintendo 3DS, quest’ultima escursione di Super Mario e i suoi amici sui campi sintetici (e non solo) da tennis propone un approccio decisamente più austero e maggiormente votato alla simulazione che non al party game. Messi da parte i Power Shots e le arene ricche di insidie,Mario Tennis: Ultra Smash, più che un “gioco sportivo di Mario” nel senso stretto del termine, si configura molto più semplicemente come un “gioco sportivo con Mario”. Piccole ma sostanziali differenze che i fan d’annata non tarderanno sicuramente a cogliere.

Scesi in campo e racchetta alla mano, chiunque abbia già avuto modo di farsi le ossa sul precedente episodio portatile non tarderà a riconoscere nel sistema di controllo di Mario Tennis: Ultra Smash un continuo viavai fatto di tiri colorati che variano di efficacia e intensità in base a come si è risposto alle battute avversarie e che di tanto in tanto non disdegna di regalare qualche tiro “siluro” sfruttando delle aree colorate che occasionalmente tendono ad apparire a terra (i così detti “Chance Shot“). Nulla sembra essere cambiato quindi, e fortunatamente le maggiori dimensioni degli schermi domestici permettono ora di capire meglio quando contrattaccare con uno Slice a un Top Spin avversario o rispondere al fuoco con il fuoco con furiosi scambi di Top Shot. Ognuno di questi tiri, come da tradizione, corrisponde a un front button, con il quarto in grado di sfoderare il colpo giusto al momento giusto (a scapito di una minore velocità di risposta) e la possibilità di poter ricorrere a particolari combinazioni per sfoderare tiri smorzati (Drop Shot) e pallonetti lunghi (Lob).

A stuzzicare la fantasia dei meno avvezzi a questo nobile sport e rimescolare le carte in tavola ci pensano tuttavia i nuovissimi “Ultra Smash” e gli ingombranti funghi giganti già apprezzati/odiati in Mario Kart Wii. Per quanto riguarda i primi, essi non sono altro che una versione ulteriormente potenziata dei già citati Chance Shot, eseguibili in aria con il giusto tempismo e solo dopo una serie di scambi in sequenza di questi ultimi. Si tratta di una tecnica dall’impatto devastante e spesso capace di tramutarsi in un punto sicuro anche se, diversamente del vecchio Power Shot, molto meno abusabile e ad appannaggio quasi esclusivamente dei giocatori dai riflessi più svelti. Diversamente, i Mega Funghi possono essere sfruttati da chiunque e vengono distribuiti dai Toad a bordo campo in maniera casuale. Essi permettono di sfoderare servizi più potenti e di avere una portata di movimento maggiore ma il loro apporto in termini di equilibrio rimane tuttavia marginale per un vantaggio tangibile, ma lontano anni luce dal temibile guscio blu. Senza considerare il fatto che spesso, soprattutto nelle partite più concitate, seguire la palla lascia veramente poco spazio di manovra per recuperare il prezioso power-up.

Nonostante queste piccole e mirate novità, il resto dell’esperienza è quanto di più classico ci si possa aspettare da un Mario Tennis. L’enfasi è quindi ancora una volta interamente posta sul comparto multi giocatore e i doppi in compagnia di tre amici, anche se, come si diceva in apertura, non sempre ciò fruibile da tutti immediatamente. Per far spazio a ciò, bisogna comunque prendere nota di come la quantità di modalità presenti, al di là dei classici match rapidi, sia stata notevolmente diminuita. Niente più leghe da affrontare in singolo o in coppia, dunque, ma soprattutto niente divertentissimi minigame con i quali eravamo soliti trastullarci fra un estenuante incontro e l’altro. Oltre ai Mega Match e ai Classic Match (privi di funghi e colpi in salto), le uniche modalità rimaste sono la Scalata dei Campioni all’interno della quale è possibile disputare una serie di incontri di intensità crescente, e i Mega Palleggi, entrambi volti all’ottenimento del maggior numero di monete possibili da poter poi investire nell’apposito negozio fra nuovi campi, personaggi extra e versioni potenziate di quelli già presenti.

Se dunque è difficile immaginare di passare troppo tempo giocando a Mario Tennis: Ultra Smash da soli, solo per il gusto di sbloccare i vari extra o allenare i propri amiibo (esattamente come accadeva in Super Smash Bros per WiiU), diverso è il discorso qualora decidiate di dedicarvi al multiplayer, con i vostri amici o contro il mondo. Per quanto limitate in numero, infatti, le varie modalità messe a punto da Camelot sono state pensate per essere fruite soprattutto in compagnia, che si tratti delle Mega Sfide o dei Mega Palleggi. In quest’ottica, una trovata che abbiamo apprezzato particolarmente è la possibilità di poter giocare in due (o in quattro) disponendo di visuali differenti per i due lati del campo, con la televisione sempre pronta a inquadrare una squadra, e il GamePad l’altra. Addio quindi a favoritismi e soprattutto alle classiche scuse “Hai vinto solo perché avevi la telecamera a favore”, per un gioco asimmetrico finalmente funzionale e difficilmente replicabile altrove. A tal proposito segnaliamo anche il definitivo abbandono della serie per quanto riguarda i sensori di movimento, lacuna su cui sorvoliamo tranquillamente vista la vasta scelta di sistemi di controllo adottabili (fra cui il WiiRemote stesso tenuto orizzontalmente) e la difficoltà di dover gestire quattro giocatori in piedi davanti alla TV, di cui spesso due schierati in realtà dalla parte opposta della telecamera.

Per quanto riguarda l’online, invece, l’offerta ludica di Mario Tennis: Ultra Smash si attesta su un gradino più in basso rispetto a quanto registrato da Nintendo con i suoi titoli di punta. Per quanto gradita sia la possibilità di poter settare numerosi parametri, fra cui incontri classificati e non, dotati o meno di Mega Funghi e dalla durata variabile, l’impossibilità di poter sfidare i propri conoscenti della lista contatti è una di quelle lacune di difficile esplicazione. Capiamo che il fulcro del gioco rimanga il gioco da salotto, ma poter organizzare delle stanze virtuali in compagnia di amici avrebbe sicuramente donato quel qualcosa in più in grado di incentivare ulteriormente la competizione e il miglioramento.

Per qualche partita di svago a tempo perso, insomma, la modalità online funziona certamente meglio che non la Scalata dei Campioni, permettendo di accumulare ugualmente monete e, sopratutto, di misurarsi con avversari reali più reattivi della CPU. Sotto questo punto di vista il matchmaking (seppur ristretto alle sole copie review al momento in circolazione) ci ha permesso di misurarci con avversari generalmente in linea con il nostro livello e dai quali abbiamo imparato anche qualche trucchetto su come meglio a gestire il campo, riscontrando pochissimo lag e senza incappare in disconnessioni di sorta. La possibilità di disputare doppi in compagnia di un proprio amico (o amiibo) aggiungono infine quel tocco in più che dovrebbe far capire come, giocato offline, Mario Tennis: Ultra Smash può avere senso solo se in compagnia di altri tre amici.


In conclusione…

A una prima, disattenta, occhiata Mario Tennis: Ultra Smash potrebbe sembrare un episodio un po’ fiacco, ultimo esponente di una saga che ormai pare aver già dato tutto quello che ha da offrire e che, diversamente dal suo illustre fratello a quattro ruote, fatica a rinnovarsi. Ma è proprio qui che sta l’errore, ovvero quello di paragonare due serie che in comune hanno solo lo scopo di allietare le vostre serate.

Ecco quindi che a fronte di una mole di contenuti decisamente minori (in termini di personaggi, campi, oggetti e modalità) Mario Tennis: Ultra Smash si presenta però come un prodotto più raffinato nell’essenza stessa e in grado di offrire un gameplay forse un pizzico più complesso rispetto a produzioni analoghe, ma decisamente più stratificato. Un party game solo all’apparenza, che di fatto nasconde al suo interno il cuore di uno sportivo al 100%. Pur con le sue dovete stramberie, ovvio.

Siamo quindi di fronte a un gioco che per quanto cerchi di abbracciare un pubblico più vasto possibile ha comunque un target specifico di appassionati che conoscono le regole del tennis e cercano tanto il pomeriggio scanzonato quanto la competizione dura e pura. Da questo punto di vista risulta quindi difficile biasimare gli sviluppatori per aver tagliato sulle svariate modalità di contorno dei precedenti episodi in favore di una maggiore attenzione alla componente online e allo spirito agonistico di questo sport. Soprattutto quando, in fin dei conti, il tutto funziona e diverte come in Mario Tennis: Ultra Smash.

Voto: 7/10

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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