Star Wars – Episodio II: L’Attacco dei Cloni – Recensione Sbagliata

Star Wars – Episodio II: L’Attacco dei Cloni – Recensione Sbagliata

Tutti amano Star Wars. Tutti conoscono Star Wars. Questa devozione, che non concepisce l’esistenza di persone che non amino e conoscano la saga di George Lucas, rischia talvolta di oscurare il nostro giudizio. Viene da chiedersi quindi cosa penseremmo dei film se non ci fosse attorno questa aura di sacralità e fanatismo… Cosa penseremmo delle due trilogie se uscissero oggi?
Per ripassare la storia e per vedere come sono invecchiati i film, abbiamo rivisto tutti e sei i capitoli di Star Wars e vi proporremo delle recensioni “sbagliate” e decontestualizzate da qui all’uscita de Il Risveglio della Forza. Siete pronti ad odiarci?

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Dopo il fallimento clamoroso di La Minaccia Fantasma, le aspettative per L’Attacco dei Cloni sono bassissime. I pessimisti sembrano aver vinto e la nuova trilogia sembra a tutti una mossa commerciale priva di cuore e anzi votata quasi a rovinare la serie, spiegando anche fin troppo le origini dei miti di Star Wars, come i midi-chlorian e la loro funzione nel veicolare la Forza, che prima era solo un’entità tanto potente quanto sconosciuta.

È con questo peso nel cuore che abbiamo tutti visto L’Attacco dei Cloni, dovendo però poi ricrederci. Il secondo film è infatti ambientato ben dieci anni dopo gli eventi ridicoli di La Minaccia Fantasma e ci permette di seguire un giovane-adulto Anakin Skywalker e suoi primi pruriti per una ragazza che comunque ha all’incirca 20 anni in più di lui e può essere quindi catalogata tranquillamente come MILF, la senatrice Padmé Naberrie Amidala.

Attacco dei cloni 2

Ma del resto parliamo di una saga che ha fatto dell’accenno all’incesto una delle sue componenti più subdole e potenti, quindi che sarà mai un rapporto tra una donna adulta e un bambino? Scherzi a parte, Star Wars II – L’Attacco dei Cloni, come detto in apertura, risolve molti dei problemi del capitolo precedente, proponendo una trama interessante (divisa addirittura su due fronti!) e delle sequenze di lotta e guerra degne del nome di Star Wars.

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Ma andiamo con ordine: la Repubblica è nel caos, Palpatine è ormai già Cancelliere e la guerra civile contro i Separatisti (orchestrati da Darth Sidious, che provate ad indovinare chi è in realtà?) è ormai alle porte. Il passo decisivo potrebbe essere la votazione al Senato della creazione di un esercito che aiuti i Jedi a lottare contro i Separatisti, ma la senatrice Padmé è contraria perché vuole risolvere tutto con la diplomazia (mamma mia, che noia!), evitando così la guerra tanto voluta da Palpatine. Proprio per questo la cara Padmé è vittima su Coruscant di un attentato, per fortuna non andato a segno: da questo momento le strade di Obi-Wan Kenobi e del suo Padawan Anakin Skywalker si separano, il primo si metterà sulle tracce degli attentatori della senatrice sexy, mentre il secondo la proteggerà facendole da guardia del corpo (anche se non farà altro che trascinarla in situazioni sempre più pericolose).

Attacco dei cloni

Si tratta quindi di un ottimo espediente narrativo che ci spiega in due ore (e mezza) come è nato l’esercito (prima della Repubblica e poi quindi dell’Impero) e come si sono innamorati Anakin e Padmé, una relazione che porterà lo Jedi inevitabilmente verso il lato oscuro, il tutto senza dimenticare di intrattenere lo spettatore con una serie di duelli notevoli, anche se non eccelsi (Obi-Wan VS Boba Fett su Kanobi, Obi-Wan ed Anakin contro Dooku durante la gloriosa battaglia di Geonosis).

Non mancano infine finalmente delle sequenze di battaglia su larga scala da far impallidire la scaramuccia occorsa su Naboo in La Minaccia Fantasma: finalmente l’esercito dei cloni viene impiegato in battaglia contro i Separatisti in uno scontro che vede inizialmente protagonisti soltanto gli Jedi e poi chiunque nel sistema abbia due (o più) gambe. Fa piacere anche vedere un po’ di fan service ben strutturato nella proposizione di armi e veicoli particolari, altro elemento assente nel precedente capitolo. Infine gli effetti speciali, per quanto datati, sono invecchiati tutto sommato bene, facendo notare ancora di più la bassezza del lavoro svolto su La Minacci Fantasma e riuscendo a proporsi nel 2015 (tutto sommato) ancora a testa alta.  

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VERDETTO FINALE

Grazie quindi a due “quest” da seguire, ad un respiro più ampio e a (banalmente) più azione, L’Attacco dei Cloni dà agli spettatori quel che vogliono, a prescindere che siano fan o meno di Star Wars. Se poi si rientra in quest’ultima categoria, si è esaltati in prospettiva dell’ultima parte di questa trilogia, La Vendetta dei Sith. Ma questa è un’altra storia, di cui vi parleremo la prossima settimana, quando ad Anakin cresceranno i capelli, inequivocabile segno di invecchiamento e di passaggio al lato oscuro.  

Attacco dei cloni 3

guida-swbattlefront-divisorioIl commento di Mark

Dopo anni di colloquio con me stesso e di innamoramento per la saga di Star Wars, penso di essere arrivato ad una conclusione. I fan spesso si trovano nella grama situazione di includere nel cerchio della Forza anche gli amici che nemmeno sanno cosa sia una spada laser, o, ancora peggio, le proprie fidanzate, più attente ai capelli di DiCaprio in Titanic che a quante carte ci siano in un mazzo di Pazaak. Nonostante tutto questo, ho capito un valido modo per portare la loro attenzione verso Star Wars e per questo devo ringraziare proprio L’Attacco dei Cloni.

Il secondo film della saga ha infatti all’interno tutti gli elementi per interessare anche ai nuovi adepti, specialmente grazie alla storia amorosa tra Anakin e Padmé che si intreccia a dovere con la trama principale, sempre che non lo sia a tutti gli effetti. E non venite a paragonarla con quella tra Leia, Luke e Han Solo: il giochetto incestuoso della trilogia originale sarà anche entusiasmante, ma non ha quella nota infantile e ragazzesca trovabile nel secondo film. Le ragazze d’oggi troveranno sicuramente interessante la storia d’amore burrascosa ed impossibile tra uno Jedi e una Regina, piuttosto che i trattati diplomatici tra Repubblica e Separatisti.

L’Attacco dei Cloni è dunque secondo me un valido modo per cominciare a guardare Star Wars. Il primo film può sempre fare da prequel per chi si chiede “da che parte spunta questo Anakin?”. Alla fine del secondo film, la curiosità di sapere come andrà a finire è troppo forte: sarà allora che nuovi fan avranno abbracciato il fantastico universo di Star Wars.

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Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

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