Milano Nella storia recente del videogioco pochi titoli sono stati ambiziosi come The Crew: riprodurre (anche se in scala) gli interi Stati Uniti non è qualcosa che capita spesso di vedere in un racing game open world, ma Ivory Tower (team ora comprato da Ubisoft, che all’uscita era solo il publisher) ce l’ha fatta. Certo, ci sono stati problemi e critiche (difficoltà nel matchmaking per le sfide veloci e qualche bug di troppo), ma nel complesso The Crew è riuscito a gettare le basi per un progetto valido, divertente e migliorabile.
Quest’autunno Ubisoft propone un’espansione che, oltre ad aggiungere le moto e ben tre nuove spec, darà un ritocco grafico al racing game e introdurrà le condizioni atmosferiche dinamiche. Abbiamo provato questa espansione in versione PC e non sono mancate le sorprese.
Innanzitutto di tutti questi contenuti, solo alcuni erano disponibili per la prova. Ci siamo fiondati subito sulle moto (forse la novità più interessante) e anche senza affrontare nella gare in particolare abbiamo fatto in giro per le assolate strade di Miami. Il feedback è stato positivo: il modello di guida resta sempre molto arcade, improntato sull’accessibilità e non certamente sulla simulazione, ma nel complesso le moto trovano il loro posto nel gameplay, divenendo subito il mezzo prediletto per le sfide slalom.
In assenza di missioni dedicate alle moto, ci siamo gettati sulle auto con la nuova spec Derapate e siamo scesi giù per una montagna lungo dei tortuosi tornanti. Come nel gioco originale, ogni spec modifica radicalmente l’approccio al gioco dando varietà e spessore al gameplay. Scesi dall’auto con la spec Derapate ci siamo fiondati sulle abnormi Monster Truck, che abbiamo messo alla prova in una strana sfida nel deserto dove bisognava recuperare monete a mezz’aria compiendo evoluzioni improbabili (la fisica non era convincente) e arrampicandosi su una struttura così impossibile da sembrare essere uscita fuori da Trackmania.
Poter provare The Crew Wild Run su PC ci ha permesso di vedere l’upgrade grafico promesso da Ivory Tower: in effetti c’è un notevole balzo ed è un elemento che va quindi a correggere uno dei principali difetti del titolo uscito quasi un anno fa. Non si tratta certamente di una rivoluzione (non aspettatevi un Forza Horizon 2 o un DriveClub), ma fa sicuramente piacere vedere una cura maggiore per l’aspetto estetico del gioco. Non ci è dato sapere purtroppo se e come questo ritocco influenzerà anche le versione console, nè come questo influenzerà le prestazioni della versione PC. Nel caso della demo presentata durante la GamesWeek, la prova è stata fluida su quasi tutti i PC, tranne uno che (lo riportiamo per dover di cronaca) aveva qualche problema, presentando un frame rate ballerino. Considerando però che la build era la stessa su macchine con configurazione identica, è probabile che il problema non fosse da imputare al titolo Ubisoft.
Purtroppo non c’è stato modo di verificare il nuovo sistema di condizioni atmosferiche dinamiche (che possono cambiare durante le gare o anche nel PVP), mentre il nuovo hub in mezzo al deserto (chiamato The Summit) non era visitabile e selezionandolo sulla mappa si concludeva la demo. Di carne al fuoco per essere soltanto un’espansione ce n’è molta quindi e questo fa piacere perché vuol dire che Ubisoft crede ancora in The Crew, lo supporta e lo migliora. E’ arrivato il momento di ritornare a solcare le mitiche strane americane: Wild Run è in arrivo il prossimo 17 novembre su PS4, Xbox One e PC, mentre non è prevista una versione per Xbox 360.
