MSI AIO IPS 24GE 2QE – Recensione

MSI AIO IPS 24GE 2QE –  Recensione

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Tutti noi pc gamer, ammiriamo spesso con gli occhi spalancati le uber configurazioni, quelle che fanno bella mostra di un trittico di pannelli da 27″ 120hz, con annesso ipercase al neon raffreddamento a liquido incluso, anche sovrabbondante (e al neon), la verità è che ci piace, meno vero che sia veramente rappresentativo del mondo del pc gaming.
In realta giocare su pc rappresenta uno stato mentale, l’accesso a un mondo di flessibilità e possibilità diverse da quello classico casalingo.
Ed e’ vero anche che è sempre difficile trovare la giusta postazione da gioco, a differenze delle controparti salottiere, che hanno la loro naturale posizione nelle alcove dei componenti, di qualsiasi soggiorno, anche i più piccoli.
Per il pc invece trovare una sistemazione può essere decisamente più complesso, parlando di classica postazione tastiera mouse.
Il pc per sua natura multifunzione poi spesso deve trovare posto nei luoghi più angusti: stretti mobili ikea a bolonna pigiati nell’intresso dietro l’attaccapanni, miniscrittoi nelle stanzette di studenti adolescenti, o anche, (per quanto molto spesso in questo caso si ricorra ai portatili) stanze sovraffollate di studenti universitari fuori sede, quindi precarissimi, che vogliono una postazione utile sia per produttività studio ma anche gaming.
Per queste persone il form factor migliore rimane l’all in one; l’all in one è sempre stato visto come costosa e poco prestante alternativa per chi aveva danari si, ma poche esigenze, oppure si parlava di Apple.
Il vuoto è stato colmato dalla serie MSI di AIO gaming che si propone di portare anche nei sottoscala più angusti il vero pc gaming di livello.Andiamo a esaminare subito da vicino questo elaboratore.

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A prima vista, quello che tiriamo fuori dall’imballo pare un semplice emonitor 24″, con il suo spessore.
La scocca denuncia immediatamente la sua precipua natura, e il suo utilizzatore finale, lo spessore di questo elaboratore è infatti stupefacente anche per la sua classe di riferimento, il suo profilo si gonfia verso il basso di appena 3cm nella parte più ampia,  e potete ben vederlo dalle foto. E con i suoi 9kg di peso può essere facilmente spostato anche giornalmente da una locazione a un altra, senza sforzo e da chiunque.
Superata con molto favore, la prima impressione estetica andiamo con ordine ad analizzare  l’esterno di questa proposta MSI. Frontalmente il pc si dimostra pulito, l’unica cosa che spicca è la la cam integrata da 2mp, con i fori dei sensori, e i due diffusori da 5w, con al centro il campeggio del logo gaming MSI.
Tutte le connessioni e i comandi sono disposti sul lato sinistro, e posteriormente.
Sul lato sinistro ben occultati ma facilmente raggiungibili troviamo 2 usb 3.0 usabili anche per ricarica rapida e un lettore multicard SD/MMD/MC; oltre ovviamente a tutti i pulsanti dei comandi: accensione, menu osd del monitor, e un tasto per commutare il monitor in tre posizioni (PC, Spento e HDMI IN).
Posteriormente abbiamo il resto delle connessioni, che consistono in altre due usb 3.0, una usb 2.0 la connessione alimentazione, il connettore RJ45 per la gigabit ethernet e due connettori HDMI.
Da notare che l’Aio 24GE può non solo supportare un secondo monitor connesso all’uscita out HDMI, ma anche fungere da semplice monitor, sia tenendo l’il 24GE spento, quindi solo come monitor passivo collegato a un altra sorgente, sia tenendo il pc acceso, e commutando con l’apposito tasto l’aio con un ana qualsiasi altra sorgente, console lettore bluray che sia.
Abbiamo infine le connessioni audio in e out.
C’e’ da dire che l’accesso a queste porte posteriori è veramente  ostico e obbliga a fare vari contorsionismi, e sicuramente a girare l’elaboratore, con la staffa inclusa nella confezione per lo meno è infatti complesso connettere sia le hdmi sia le semplici usb.
Viene in aiuto la usb 2.0, che pur se di vecchia generazione  puo’ ben supportare un piccolo hub passivo usb a cui si possono collegare tastiera e mouse, questa per lo meno è stata la mia soluzione, conveniente per chiunque vuole agilmente spostare l’elaboratore fra piu postazioni senza dover sempre connettere e sconnettere le periferiche posteriormente.
Sul lato destro trova posto un lettore masterizzatore DVD. Infine per quanto riguarda le connessioni senza fili abbiamo un bluetooth 4.0 e ovviamente una la Wireless  LAN.
Ma il  cuore e il motore dell’AIO 24GE IPS si trovano all’interno, nell’angusto  spazio del case trova posto un i5-4210h 2.90ghz e una gtx 960M, per quanto riguarda la memoria due banchi da 4Gb l’uno, un ssd da 128GB e un hd meccanico da 1TB. La dotazione di questo modello si può considerare l’entry level di questa serie Gaming MSI.

 

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Il pannello IPS (non touch) scelto da MSI è uno dei punti di forza di questa proposta, la diagonale di quasi 24″ è una scelta che si situa saggiamente a metà strada, rende il Pc abbastanza leggero e snello, ma non si sacrifica nemmeno alle diagonali da portatile, o da AIO da 21″, che risultano comunque troppo limitate per il gaming. Il primo approccio è superbo il display è abbastanza reattivo, ma sopratutto sfoggia colori brillantissimi e nitidi, il suo punto di forza rimane sicuramente l’angolo di visuale che si spinge fino ai 180° mantenendo perfetta la visione. Facilmente configurabile, gli si possono imputare poche mancanze; una sicuramente la risoluzione nativa che si ferma ai 1080, per quanto con questo tipo di diagonale non risulta proprio essenziale il raggiungimento di risoluzioni maggiori, in secondo luogo una resa non perfetta dei neri, e la fastidiosa luminescenza non che in questi casi si nota negli angoli.

Riguardo l’aspetto monitor va però spesa qualche parola riguardo una feature che verrà comoda alla maggioranza dei videogiocatori (e non), oltre la possibilità di collegare un secondo monitor all’uscita HDMI, abbiamoi anche un’entrata HDMI; questa ci permette di collegare all’AIO 24GE un altro dispositivo, e usarlo come semplice monitor, sia a pc spento che acceso.
Una capacità che potenzia gli scenari di utilizzo del Pc, che immaginando come sua posizione privilegiata sistemazioni anguste, come detto nell’introduzione moltiplica le possibilità. Ad esempio un giocatore accanito potrebbe connettere tramite uno switch passivo HDMI ben due console all’entrata HDMI, così da avere su una stretta e contenuta postazione due console e un PC gaming con un solo monitor.
A queste considerazioni va aggiunto che, nell’imballo troveremo una staffa ad altezza fissa, ma a orientamento regolabile, molto stabile e solida, ma possiamo scegliere non solo di agganciare il monitor alla parete, con una staffa vesa 100×100, ma anche poggiarlo alla scrivania con una staffa stile portafoto, sotto al monitor troviamo infatti due talloncino di gomma per l’uso in questa configurazione.
Infine come ultima analisi dell’esterno va notato l’alimentatore, che chiaramente non può essere interno, ma dalle dimensioni molto contenute, da 150w che non pregiudica assolutamente la possibilità di posizionare in spazi angusti il PC, bisogna inventarsi una soluzione solo in caso di montaggio a muro.

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L’aspetto multimedialità invece porta qualche nota dolente, i diffusori anteriori da 5w risultano evidentemente troppo deboli per risultare efficienti, per quanto il software incluso ci proponga vari preset. Per quanto sia con ogni evidenza un limite di questi form factor ridotti all’osso in quanto a spessore il dato rimane, La webcam fa il suo dovere, il microfono integrato un po’ meno, risulta difficile una  comunicazione efficaced a viva voce. Anche per il ritorno  delle
casse stesse. Sono problemi tutto sommato secondari,nell’economia totale del sistema  visto che con un buon headset, che praticamente qualsiasi videogiocatore ha il problema è risolto. Volendo anche semplici cuffie, e regolando alla giusta sensibilità il microfono incorporato senza il disturbo dei diffusori.

 

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Veniamo ora al sodo, ad uno dei principali utilizzi del sistema: il videogioco.
Questa configurazione non si presenta particolarmente possente, come troviamo un Intel Core i5-4210H, che comunque riesce a supportare senza colli di bottiglia la gtx 960M, scheda video di uscita relativamente recente, DX11, basata su architettura Maxwell, una scheda video per le configurazioni mobili, di medio alto livello, evoluzione della 860M della quale condivide la stessa banda (128bit) ma un clock maggiorato.
Sottoposto a test 3Dmark  Fire Strike Standard il sistema ottiene un punteggio di 3700
Con Metro Last Night classico fps, a settaggi bassi con una risoluzione di 1024×768 otteniamo circa 90fps, per scendere alzato a Alto e a risoluzione 1920×1080 a 42fps.
Ryse: Son of Rome lo spettacolare action di Crytek ambientato nella bella età classica, non è certo un campione di leggerezza, a configurazione Bassa, a 1366×768 supersampling OFF  risoluzione texture medium tutto il resto normal e disabilitato, si viaggia sui 45fps alzando tutto, a 1920×1080 tenendo il supersampling sempre spento, ma il resto ad Alto, e l’AF a 8x si scende sui 28fps.
Cambiando ancora genere The Bureau: XCOM Declassified a settaggi medi 1366×768 AF a 4x (schizza senza problemi a 110fps, passando quindi fiduciosi direttamente ad Ultra, quindi al full hd con settaggi Alti (PhysX sempre spento) e AF a 16x viaggiamo sui 49fps.
Con Saint Row IV il sempre più folle open world di Deep Silver Volition non abbiamo troppi problemi  a Bassi settaggi risoluzione 1280×720 si viaggia a 100fps, se spingiamo a Ultra 1920×1080 AF a 16x e MSAA a 8x le cose si complicano per la GPU scendendo a 38fps, comunque giocabilissimo.
Un RPG molto recente come The Witcher, lo vogliamo giocare tutti, con questo sistema MSI sarà possibile senza problemi a patto di scendere a compromessi; se infatti a Bassi settaggi sia video che postprocessing a risoluzione 1024×768  si viaggia sui 76fps, alzando ad Alto sia Video che postprocessing (ma sempre senza mvidia Hairworks!) e stavolta a risoluzione full hd 1920×1080 scendiamo drammaticamente sui 24fps. Un settaggio medio con risoluzione semrpe fullhd puo’ comunque portarci sopra i 30fps, rendendo comunque il gioco giocabile e godibile.
Una sola considerazione riguardo l’uso di risoluzioni hr ready (720-768)e non solo full hd nelle prove, considerata la diagonale del monitor, l’esperienza risulta godibile anche a queste risoluzioni.

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Un tasto molto sensibile per un elaboratore da gioco sopratutto compatto è la produzione e dissipazione del calore.L’MSI AIO 24GE ha mostrato durante i test i bench e le sessiondi di gioco la tendenza ad aumentare facilmente di temperatura, anche ai 90°, cosa naturalissima considerando le minuscole dimensioni in cui tutto l’hw e quindi i processori sono compressi. Le ventole al loro massimo riescono a garantire una sorprendente dissipazione del calore, e i materiali da cui il sistema è composto sono comunque adatti a queste sollecitazioni termiche, dunque non dovremo temere eccessivamente il fattore temperatura, considerando anche che il sistema non è overclockabile.

Il sistema operativo che troviamo a bordo è windows 8.1, pronto all’aggiornamento al recentissimo windows 10.
Ci sono alcuni tool MSI adibiti al controllo funzionale del sistema, un generico GamingControlCenter da cui possiamo gestire gran parte dei dispositivi e al monitoraggio (attivazione wifi, microfono Webcam, settaggi video monitoraggio del sistema). C’e poi Killer network manager, applicazione molto leggera, che si occupa  di monitorare l’utilizzo della banda rete passante, e le applicazioni che la stanno occupando, veramente utile quando c’e’ bisogno di buttarsi a capofitto in una sessione di multiplayer e non si sa cosa ci stia saturando la rete.

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La serie di All in one MSI rappresenta sicuramente un buon prodotto, una fascia in cui ha sicuramente pochi concorrenti.
Per quanto la configurazione provata, sia l’entry level della serie si comporta senza eccessivi problemi in ogni ambito.
Ovviamente sicuro e veloce, nell’automazione d’ufficio,  e nel normale utilizzo casalingo l’ssd garantisce una risposta praticamente immediata, e l’hd meccanico da 1TB una generosa quantità di backup.
Nel multimedia si riscontra una purtroppo abbastanza sistemica carenza, dovuta alla costituzione del case, veramente sottile, che rende i diffusori ben poco performanti, potrete ovviamente guardare le vostre serie preferite ma se volete una buona qualità audio durante il gioco, musica e teamspeaker vi conviene usare un headset, oppure solo cuffie visto che il microfono integrato  senza disturbo si comporta bene.
Nell’ambito gaming questo modello si comporta abbastanza bene, dandoci ad oggi la possibilità di godere di tutto il parco ludico che ci viene proposto, con qualche compromesso sulla qualità più spinta su alcuni titoli, e va considerato il confronto con il tempo, essendo una scheda DX11.
Comunque il problema principale di questa soluzione, che può apparire adatta a tutti, rimane il costo.
Con un rapido giro online si può appurare che il prezzo di questo modello si aggiri sui 1400€ o poco meno.
Un esborso che è sicuramente giustificato dalla qualità della componentistica che è stipata nello spazio di un monitor LCD classico, dobbiamo ricordare infatti che il paragone da fare è con un notebook gaming, non un desktop, e i vantaggi rispetto al notebook gaming sono evidenti, ma rimane un fattore, quello del costo che per molti può essere un ostacolo.
Come sempre la risposta sta nelle esigenze personali; l’utente che ha bisogno di una stazione di gioco che magari integri il pc gaming con il gioco su console utilizzando l’istant display technology, può realizzare una postazione completa per pc gaming, con un signor monitor, per una (o anche due console) in un angolo della proprià abitazione con ingombro praticamente minimo, e facilmente trasportabile.
Ovviamente questa postazione può anche essere secondaria, magari usata anche per fare home streaming da Steam o da nvidia Gamestream da un pc desktop molto più prestante e al paragone economico.
Insomma per chiunque voglia investire nella flessibilità, portabilità e qualità (anche se al costo della potenza bruta)
la scelta è abbastanza chiara.

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