Little Battlers eXperience – Recensione

Little Battlers eXperience featurette

Da quando nel 1996 i mostri tascabili di Satoshi Tajiri hanno invaso il mercato al grido di “collezionali tutti”, il modo di vedere e intendere l’intrattenimento per ragazzi non è stato più lo stesso. Un concetto crossmediale fatto di videogames, cartoni animati e merchandising riproposto a più riprese da innumerevoli prodotti analoghi da esso derivati (Digimon, Monster Rancher, Medarot e via discorrendo), ma che ad oggi solo Level 5 sembra aver compreso appieno e implementato al massimo delle sue capacità. Dopo il successo planetario di Mark Evans e i suoi compagni con la serie di Inazuma Eleven, e in attesa del prossimo successo annunciato che risponde al nome di Yo-Kai Watch, vediamo perché Little Battlers eXperience è, ancora una volta, un prodotto vincente in grado di monopolizzare a lungo i 3DS dei più giovani e non solo loro.


 

Little Battlers eXperience

Piattaforma: 3DS

Genere: Action / RPG

Sviluppatore: Level 5

Publisher: Nintendo

Giocatori: 1-6

Online: contenuti scaricabili

Lingua: testi a schermo italiano, doppiaggio inglese


Uscito originariamente nel 2011, Little Battlers eXperience è un concentrato di quanto di meglio abbiano sperimentato negli anni i Level 5 nel campo dei GDR per ragazzi di stampo nipponico. Proprio come il cuginoInazuma Eleven, infatti, LBX propone un misto di azione, esplorazione e tanti, tantissimi, menù nei quali perdersi per personalizzare al meglio la propria esperienza di gioco.

Nei panni del solito ragazzino fortunato sulle cui spalle grava un futuro più grande di lui, l’avventura si snoda prevalentemente attraverso tematiche quali l’amicizia, la competizione e le immancabili cospirazioni globali tipiche dei più blasonat “teen anime” giapponesi, declinate questa volta attraverso piccoli robot giocattolo che prendono appunto il nome di LBX. Ricalcando fedelmente quanto trasmesso in TV durante le prime 40 puntate della serie animata, l’intreccio narrativo che lega Van Yamano e i suoi amici al misterioso LBX Achilles e ai Sostenitori della Nuova Alba presenta parecchi punti di contatto con quanto visto negli anni nella serie Pokémon ma senza per questo risultare mai banale o indigesto anche nonostante alcuni cliché ormai ampiamente sdoganati.

Merito di ciò è sopratutto una regia sempre azzeccata e in linea con questo genere di giochi/cartoons, ma che nonostante ciò non si tira indietro quando si tratta di rimescolare le carte in tavola e tirare qualche colpo basso al giocatore. Un marchio di fabbrica che chiunque abbia già avuto modo di imbattersi nelle precedenti avventure targate Level 5 non mancherà di riconoscere ma comunque sempre in grado di dire la sua.


 

Dagli inframezzi animati ai dialoghi statici fra i vari personaggi, molti elementi di Little Battlers eXperiencericordano da vicino quanto visto, e apprezzato, nei recenti episodi di Inazuma Eleven Go, tanto che ambientarsi per le strade di Pacifica è questione di pochi istanti. Dove le cose iniziano a farsi più originali e intriganti è tuttavia ua volta scesi sul campo di battaglia.

Se in Pokémon le contese si regolavano a turni e alla Raimon sul campo da calcio, Little Battlers eXperienceadotta un sistema di combattimento in tempo reale in quella che potrebbe essere definito a tutti gli effetti una variante in miniatura del più celebre Armored Core. Una volta assemblato LBX dei propri sogni attraverso una serie di intricati ma completissimi menù, lo scontro prevede la sconfitta di fino a un massimo di tre avversari all’interno di un non troppo complesso sistema di arene tridimensionali. Non mancheranno combattimenti anche in più suggestivi scenari casalinghi, tra cui tavoli da soggiorno, banchi di scuola e quant’altro, ma per lo meno nelle competizioni “ufficiali” (quelle in cui la potenza del nostro LBX sarà tenuta a bada da un soppressore) la maggior parte del tempo sarà impiegata a darsi battaglia su scenari ben delimitati all’interno dei quali è possibile muoversi in completa libertà che spaziano da verdi prati brulli a scenari urbani ricchi di elementi di contorno.


 

la cura maniacale e il design di alcuni modellini è tale che spesso è difficile credere di avere a che fare con modellini alti poco più di 30 cm!


 

Nonostante sulle prime le informazioni su cui lavorare possano sembrare interminabili e di difficile assimilazione,una volta imparate alcune fondamentali nozioni di base, l’esperienza è tutta in discesa. Il sistema di combattimento prevede un solo tasto per attaccare, attacchi che potranno essere concatenati e caricati purché si tenga sempre sotto controllo la propria barra dell’energia. Quest’ultima, consumabile anche scattando, parando ed eseguendo alcune particolari manovre è quindi uno degli elementi principali con cui fare i conti, sia in attacco, sia in difesa. Esauritasi, infatti, il nostro LBX rimarrà inerme per una manciata di secondi, lasso di tempo spesso fatale affinché il nemico di turno ne approfitti per mandarci al tappeto con la più classica delle “special moves” a cui è possibile ricorrere una volta caricata un’altra barra apposita. Una regola d’oro da imparare a sfruttare a proprio vantaggio quanto prima in quanto spesso il modo più semplice e sicuro per assicurarsi il punto di turno se non proprio la vittoria .

Per quanto sulle prime i combattimenti possano apparire abbastanza semplici ed elementari, una volta superati i primi capitoli, che come da tradizione svolgono una sorta di tutorial in incognito, e ampliato il proprio team, sia in termini di elementi che di LBX veri e propri, il tutto inizia ad assumere una connotazione più profonda e, soprattutto, divertente. I goffi movimenti di AX-00 cedono infatti presto il passo ai più articolati degli esoscheletri avanzati e persino la possibilità di poter cambiare in tempo reale l’approccio allo scontro dei propri compagni contribuisce a donare a Little Battlers eXperience quel pizzico di tattica che non guasta mai.


 

Esplorazione, azione, ma sopratutto anche tante, tantissime, possibilità di personalizzazione. Cercando di venire in contro alle richieste di chi lamentava una certa “immobilità” in questo genere di giochi, quasi sempre completabili con i settaggi di base del protagonista, gli sviluppatori a questo giro si è impegnata con l’introduzione di tantissimi elementi e armi valide che man mano si aggiungeranno all’arsenale del nostroLBXOgni aspetto, dalla testa ai piedi, del nostro piccolo robot è liberamente personalizzabile attraverso un accurato e completissimo sistema di ricambi in grado di intervenire su un gran numero di parametri come difesa ai vari tipi di colpi, elementi e perfino il peso globale dell’equipaggiamento.

Lo ammettiamo, da veterani appassionati di Gundam e robottoni giapponesi in generale, l’aspetto collezionistico di Little Battlers eXperience è stato sicuramente uno di quelli che ci ha colpito maggiormente, ma la qualità e la profondità di quanto imbastito a questo giro dai ragazzi di Level 5 è tale da riuscire a catturare anche i meno avvezzi a tale pratica, e questo per tutte le 20 ore e passa necessarie a completare l’avventura. Senza dimenticarsi delle sfide Multiplayer 3 contro 3.


 

Come da tradizione, l’evoluzione di ogni singolo casco, pettorale o spallaccio progredisce con l’esperienza, ma onde evitare abusi dei pezzi più gettonati è stato inserito anche un apposito parametro che determina l’usura dei pezzi, tale da spingere il giocatore a non abusare dei preset e sperimentare sempre nuove combinazioni, configurazioni che è anche possibile salvare e richiamare a proprio piacimento in base alle occasioni.

In maniera analoga, è possibile intervenire anche sul “cuore” del proprio LBX tramite un’apposita schermata che, in pieno stile Tetris, permette di disporre CPU, motori, batterie, memorie C e/o unità ausiliarie a proprio piacimento purché si rispettino gli spazi a disposizione. Sperimentare con le suddette permette di variare non solo il tipo di arma con cui il nostro LBX sarà più affine, ma anche di aumentarne le capacità di movimento, la possibilità di sferrare diversi tipi di colpi speciali, variarne le difese elementali e perfino aggiungere effetti ausiliari alle armi in dotazione. Per essere un gioco pensato espressamente per i più giovani, insomma, la quantità, e soprattutto la qualità, dei contenuti ivi proposti ci ha colpito ben oltre ogni nostra più rosea aspettativa.


Più che convincente anche il reparto tecnico del gioco, e questo nonostante la natura datata di Little Battlers eXperience. Certi scorci, soprattutto in battaglia, lasciano ancora intravedere una certa arretratezza del progetto originale nato su PSP 4 anni or sono, ma, nel complesso, l’adattamento effettuato risulta più che buono. Una buona parte del merito va ovviamente alla bellezza dei modellini creati per l’occasione da Level 5, tutti ottimamente pensati e ancor meglio realizzati, anche se bisogna ammettere che il solito certosino uso del cell shading, ormai un marchio di fabbrica dello studio, contribuisce enormemente al fascino generale dell’opera. Qualche sbavatura qua e là sulle texture e i rari rallentamenti nelle sessioni più concitate tendono occasionalmente a far alzare qualche sopracciglio di troppo, ma fortunatamente è quasi sempre questioni di pochi attimi prima che una qualche improbabile sequenza animata “alla Inazuma” ci faccia dimenticare tutto e torni a gasarci per quanto avviene su schermo.

Ottima performance anche per il comparto sonoro, caratterizzato per l’occasione da un sapiente mix di brani che spaziano dall’energico degli scontri più concitati al più rilassato delle fasi esplorative, il tutto accompagnato dall’immancabile doppiaggio, in lingua inglese inglese, ripreso in tutto e per tutto dall’anime in questione.


 


In conclusione…

Seppur in ritardo sulla tabella di marcia, l’impegno di Nintendo nel portare in occidente tutte le sue serie “meno celebri” del paese del sol levante è di quelli meritevoli di tutta la nostra stima. E se il rammarico per l’imminente conclusione di Inazuma Eleven potrebbe lasciare i più giovani orfani dei propri eroi preferiti,Little Battlers eXperience sembra sicuramente il contendente più meritevole e capace di proseguire quanto di buono hanno dato ai giovanissimi Mark e i compagni della Raimon.

Più nello specifico, quello che ci troviamo di fronte è un gioco ricchissimo di contenuti e in grado, grazie al fascino irresistibile dei suoi piccoli robot, di fare insospettabilmente breccia anche nel cuore di chi ormai gli anni dell’adolescenza li ha già passati da un pezzo. La qualità è sempre quella, elevatissima, di tutte le produzioni Level 5, e se la commistione di azione in tempo reale, esplorazione, elementi ruolistici e collezionabili è quello che state cercando, allora Little Battlers eXperience è un prodotto da non lasciarsi assolutamente sfuggire. Un punto in più, poi, se siete fans dei robot(tini) giapponesi in tutte le salse!

Voto: 8/10

Videogiocatore incallito, divoratore di film, seguace della via del Social: praticamente una vita passata a giocare, leggere e scrivere. A volte anche contemporaneamente.

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