Game of Thrones – Episode 5: Nest of Vipers – Recensione

Game of Thrones – Episode 5: Nest of Vipers – Recensione

ATTENZIONE: il seguente articolo contiene degli spoiler.


Come non smette mai di ripetere la bella Regina Cersei, quando partecipi al gioco del trono, o vinci o muori. Ma anche troppo spesso, alcuni muoiono senza nemmeno aver mostrato l’intenzione di voler partecipare alla partita. Uomini innocenti hanno perso le proprie vite per colpa di intrighi e macchinazioni che in alcuni casi non li riguardavano nemmeno, o solo per il puro sadico piacere di alcuni illustri individui.

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È stato il caso di Ned Stark, condannato a morte da Joffrey Baratheon, al tempo non ancora Re, ma già invasato dal potere che gli stava per scorrere tra le mani. Ed è stato così anche per il nostro Ethan Forrester, appena nominato Lord reggente dell’Ironrath ed in breve deposto, senza vita, da un coltello nella gola da parte di Ramsay Snow. In situazioni del genere tutto cambia velocemente, fino a ritrovarsi al punto dal doversi guardare da coloro che un tempo si consideravano amici, o vedere preziosi alleati nelle persone che prima erano nostre nemiche. Tutto muta in fretta nel gioco del trono, ed anche nel quinto capitolo della serie di Telltale dedica a Game of Thrones le cose non sono da meno…

Tra tutti i componenti della house Forrester, colui che si era trovato nella situazione peggiore alla fine del quarto episodio, era proprio il primogenito della famiglia, Rodrik. Aveva trovato sua sorella, visibilmente contro la propria volontà, seduta allo stesso tavolo nientemeno che con Ramsay Snow, figlio bastardo (e pazzo) di Roose Bolton, il Lord Sanguisuga di Forte Terrore. Le sue intenzioni matrimoniali verso Talia e/o verso la sua Lady madre non possono assolutamente essere le migliori visto la presentazione, ma esistono già fin troppe ragioni per odiare questo personaggio, che aggiungerne altre non avrebbe quasi senso.

Nel frattempo, ad Approdo del Re, Mira pare non essere uscita indenne dal successo della sua missione sotto copertura per scoprire quali fossero i piani degli alleati dei Whitehill. A seguito di quanto successo in precedenza, era già fuori dalle grazie di Lady Margaery, ma adesso anche l’amicizia con Sera sembra essere diventata poco conveniente. A peggiorare la situazione, alcune guardie reali sono alla sua ricerca, per scortarla verso una situazione da cui sfortunatamente non avrà molta via di uscita.

Oltremare, Asher è uscito vittorioso dalla battaglia per la liberazione degli schiavi di Meereen, ma la Madre dei Draghi non può concedergli i soldati che egli le aveva chiesto; non proprio adesso che ne ha bisogno per difendere la città appena liberata. La regina nata dalla tempesta però non fa andare via a mani vuote i suoi nuovi alleati, che potranno finalmente assoldare le spade di cui hanno bisogno grazie al gruzzolo d’oro ricevuto come ricompensa.

Le conoscenze di Beshka derivanti dal suo passato da schiava, portano i nostri eroi dinanzi ai gladiatori che combattevano nelle arene per il divertimento degli schiavisti. Guerrieri senza scrupoli, che non uccidono semplicemente per denaro o per la propria vita, ma solo per il gusto di farlo. Di certo non saranno leali ed obbedienti come gli Immacolati al servizio di Daeneris, ma potrebbero sempre essere delle forti spade al loro soldo… o forse no?!

Oltre la barriera, nemmeno Gared se la passa tanto bene. Al momento è ancora insieme ai suoi compagni ed alla sorella di Cotter, ma quello che viene a galla dalle parole di quest’ultimo non rendono il nostro giovane Tuttle molto contento della situazione in cui si è cacciato. Raggiungere sua sorella minore infatti, era stato fin dall’inizio il piano di Cotter, sicuro del fatto che lei non avrebbe in alcun modo avuto la minima intenzione di guidare il gruppo verso nord. La sua intuizione/speranza si rivela però così corretta, che la giovane albina è fermamente convinta di dirigersi con tutti obbligatoriamente verso sud, in modo da raggiungere ed unirsi al gruppo di Mance Rider, il Re oltre la Barriera. Ma anche per loro i piani sono spesso destinati a fallire, o almeno ad essere resi un po’ più complicati del previsto… E questo non è un bene, soprattutto se queste complicazioni hanno degli occhi azzurri brillanti, ghiaccio ovunque, ed una particolare testardaggine nel non voler morire neanche dopo essere stati fatti a pezzi…

In ogni caso, la parte centrale dell’episodio sarà quella che metterà a ferro e fuoco il vostro spirito. Tra il dover dimostrare nell’arena di essere degni di ottenere i servigi dei gladiatori che ne detengono il potere, e nel difendervi dagli estranei che senza fare troppo rumore vi hanno accerchiato oltre la barriera, passerete qualche minuto nella calda ed adrenalinica sensazione che solo un uomo che difende la propria vita in battaglia può provare. Sono momenti intensi, veloci, ma al tempo stesso appaganti e pregni di forti emozioni.

Sfortunatamente però, dopo questo punto l’episodio sembra scivolare via forse un po’ troppo velocemente. Costringendovi a fare scelte di cui probabilmente vi pentirete dopo pochi istanti, esattamente come ci si pente di un fendente scoccato nella maniera sbagliata e che alla fine ha mancato il bersaglio. In quel momento l’errore commesso ci si ritorce contro, e diventa disperazione esattamente un attimo prima di assumere le sembianze di una lama che penetra direttamente nel nostro petto. Il finale di episodio è esattamente questo: una spada che nel bel mezzo della lotta non siamo stati in grado di vedere, e che senza accorgercene ci ha spaccato il cuore esattamente a metà, lasciandoci senza nemmeno il tempo di rimpiangere i nostri errori.

Per quello che riguarda il comparto tecnico, anche questo quinto episodio resta nella media dei suoi predecessori. Il gameplay e lo stile dei comandi restano invariati, e non si riscontrano di conseguenza differenze nel classico uso dei Quick Time Events (QTE) su cui le serie della Telltale hanno visto costruite le proprie storie ed il proprio successo.
Permangono quindi le stesse identiche problematiche di sempre, che pare non vogliano smettere di essere le perenni comparse nel motore grafico usato dalla casa californiana (anche se onestamente questa volta forse è andata un pochino meglio del previsto).

Se ve lo state chiedendo, sì, i freeze tra una scena e l’altra della puntata ci sono ancora, in maniera ridotta e per un lasso di tempo che possiamo definire decisamente inferiore rispetto alla prima volta in cui si sono presentati, ma ci sono ancora.
Esteticamente, è stato affievolito l’effetto acquerello che si notava un po’ troppo in alcune location, e per fortuna pare che le problematiche di compenetrazione dei corpi siano leggermente diminuite.

Come è accaduto per la serie parallela di Telltale in uscita in questo periodo (Tales From The Borderlands), di cui non molto tempo fa vi abbiamo presentato il terzo episodio, speriamo almeno nell’ultima puntata di questa avventura nei Sette Regni dimostri effettivamente il peso delle nostre scelte, perché da quello che abbiamo fino ad ora, esse sono state bene o male quasi sempre solo marginali.

In conclusione…

Anche il penultimo episodio della serie Telltale dedicata a Game of Thrones è giunto ai titoli di coda, ed è riuscito a portare un carico emozionale decisamente più alto rispetto all’ultimo.

Alcuni nodi sono venuti al pettine, ma altri ancora attendono di essere sciolti. Le situazioni dei vari componenti della famiglia Forrester sono migliorate per alcuni, ma peggiorati per altri. L’unica cosa di cui si è certi, è che ormai manca poco alla fine. Manca poco a quell’epilogo per cui, visto le premesse, molto probabilmente verseremo fiumi di lacrime che si uniranno a quelle già versate fino ad ora.

Se proprio vogliamo appuntare qualcosa, possiamo dire che magari i momenti di azione pura sarebbero dovuti essere un po’ più “spalmati” durante l’episodio, invece di concentrarsi praticamente nello stesso punto, ma c’è anche da dire che alla fine il risultato ottenuto è stato ugualmente valido. Si nota anche un po’ di impegno da parte degli sviluppatori nel tentativo di ridurre i problemi presenti nel titolo, che stavolta sono stati “ragionevolmente” limitati. Cosa che, insieme all’impatto emotivo della puntata corrente, ci fa ben sperare per il prossimo. Ed infatti, prima di rimettere definitivamente nel fodero la spada per il finale di stagione, resta ancora un ultimo episodio, The Ice Dragon, il cui titolo è chiaramente tutto un programma. Morite dalla voglia di sapere cosa ci aspetta al suo interno? Beh… Valar Morghulis!

Voto: 8,5/10

Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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