Nobunaga’s Ambitions: Sphere of Influence – Anteprima gamescom 2015

Nobunaga’s Ambitions: Sphere of Influence – Anteprima gamescom 2015

Colonia – Gli strategici sono forse il genere più vecchio del mondo, per quanto riguarda i videogiochi, e soprattutto in Giappone il genere ha avuto degli esponenti che fin dagli albori hanno proposto ai giocatori console di impersonare generali e di comandare armate di vario tipo. Nobunaga’s Ambitions in questo senso è senza dubbio una serie storica, basata sul Giappone antico e di grande appeal per il pubblico giapponese. Lo stesso non lo si può dire per l’Occidente, che pur avendo dalla sua esponenti di uguale spessore non ha mai potuto assaporare le battaglie del Giappone feudale.

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Nobunaga’s Ambition Sphere of Influence cerca di rimediare proprio a questa mancanza, arrivando per la prima volta in territorio Europeo con una filosofia ben precisa: prendere il meglio della serie e creare un’esperienza quanto più completa possibile, dando ai giocatori occidentali (e giapponesi, ovvio) semplicemente il meglio.  In arrivo questo 4 Settembre su PS4 e Steam, abbiamo scoperto in occasione della gamescom qualche dettaglio interessante.

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Le premesse, in quanto gioco di strategia, sono estremamente semplici, ma vanno a ricollegarsi con un certo realismo alla storia medievale del Giappone. Come Nobunaga, personaggio storico realmente esistito che ha quasi riunito sotto il proprio nome l’intero Giappone, dovrete compiere la formidabile impresa di conquistare, per l’appunto, l’intero paese del Sol Levante sotto i vostri vessilli. Sembra incredibile, ma una delle caratteristiche più interessanti del titolo è senza dubbio questa: è stato riprodotta infatti in scala l’intera mappa del Giappone, con le esatte locazioni dei 300 castelli dei signori della guerra del tempo, basandosi su informazioni storiche e ricostruzioni fittizie, riferendosi al periodo che intercorre tra il 1467 e il 1603.

L’intenzione degli sviluppatori, a partire dall’ambiziosa struttura della mappa di gioco, è quella di far sentire il giocatore davvero immerso nell’esperienza di conquista e in cosa significhi gestire un territorio così vasto. Da un punto di vista puramente strategico, il gameplay non si discosta moltissimo dallo standard del genere, ma ci permette di gestire qualsiasi parametro come più ci aggrada. Che si tratti di gestire il popolo e il suo umore, o di stipulare accordi con gli altri Lord, siano essi sotto il nostro vessillo o neutri, tutto è nelle nostre mani, dando in pasto agli appassionati di strategia una marea di variabili di cui tenere conto. La diplomazia è infatti un aspetto importante, che ci permetterà di stringere accordi o semplicemente di trarre beneficio dai buoni rapporti che abbiamo con un determinato Lord. Ci è stato spiegato infatti che, se supportata da una buona gestione della diplomazia, la conquista di un determinato regno potrà passare attraverso le parole, evitando scontri inutili e dispendiosi per l’economia del nostro regno.

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Ovviamente tutti questi aspetti richiedono una certa predisposizione al genere per essere apprezzati, e piuttosto che privarsi di una fascia di pubblico più casual gli sviluppatori hanno optato per una complessa intelligenza artificiale che, se il giocatore vorrà, potrà prendersi in carico determinati aspetti quali la gestione del regno, delle battaglie e molto altro. Volendo ci si potrà focalizzare al 100% sulle battaglie, rigorosamente in tempo reale, dove ogni plotone avrà un generale con determinate caratteristiche che, in qualche modo, influenzeranno il morale e l’esito finale. Nonostante non ci sia stato mostrato moltissimo, le battaglie ci sono sembrate interessanti soprattutto perché prevedono una grande mole di personaggi su schermo, permettendo anche allo stratega della prima ora di godere di un certo taglio epico e “cinematografico”. Insomma, nonostante l’anima fortemente gestionale e profonda, Sphere of Influence sembra voler mettere “due piedi in una scarpa”, cercando un equilibrio che bisognerà giudicare in sede di recensione con grande attenzione. Se da un lato queste due anime sembrano funzionare e coesistere, c’è il rischio che una delle due possa minare l’altra limitando un’esperienza che altrimenti sarebbe stata completa sotto tutti i punti di vista.

 

Nobunaga non punta a conquistare solo il Giappone feudale, ma un intero genere 

Fattore Soul

Nobunaga’s Ambition Sphere of Influence ha tutte le carte in regola per proporre un’esperienza strategica di tutto rispetto, sia per i neofiti che per chi cerca un titolo ricco di sfumature e profondo fino al midollo. Sebbene il successo sia tutt’altro che scontato, le ambizioni e alcune scelte interessanti potrebbero fare breccia negli appassionati, soprattutto visto l’approdo su Steam, con il “popolo” PC storicamente affezionato a questo tipo di esperienze, laddove PS4 potrebbe fare fatica a destare una certa attenzione per il genere visto il pubblico più variegato. Oltre ad unire il Giappone, a Nobunaga toccherà l’arduo compito di fare lo stesso con critica e pubblico.


TutteleAnteprime
Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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