Magic Soul – Magic Origins: Deck Builder’s Toolkit

…piccoli deckbuilders crescono!

Bentornati lettori in un nuovo articolo di Magic Soul, la rubrica di GameSoul che parla di Magic the Gathering. Se siete dei nuovi giocatori di Magic alle prese con la costruzione del vostro primo mazzo, sicuramente il prodotto che vi può aiutare più di tutti è il Deck Builder’s Toolkit. Questo pacchetto all’apparenza non troppo dissimile dal Fat pack si presenta come un piccolo cofanetto in cartone duro apribile verso l’alto, decorato dall’immagine di Gideon e dal logo di Magic Origins su sfondo bianco. Al suo interno troveremo: un landpack contenente 100 terre base, un pacchetto di comuni e non comuni semicasuale e un pacco sigillato di circa cento carte contenente anche sedici carte di Magic Origins che non è possibile trovare nelle bustine e comuni e non comuni casuali provenienti da Magic Origins, Draghi di Tarkir, Riforgiare il Destino e I Khan di Tarkir. Troveremo anche una bustina sigillata per ognuna di queste quattro espansioni e il solito inserto che spiega al volo le regole di Magic. A questo si unisce anche l’inserto del Deck Builder’s Toolkit, che contiene una guida passo passo alla creazione di un mazzo e una sezione che ci suggerisce qualche strategia o tematica da adottare.

Il contenuto del Deck Builder’s Toolkit

Bene, visto che come ho detto il contenuto dei pacchi è semicasuale e quello delle bustine è ovviamente casuale, ecco il pool di carte che mi sono trovato davanti, divise per colore:

Bianco

Blu

Nero

Rosso

Verde

Incolori

Multicolori

Ora, spulciando carta per carta mi sono reso conto di avere una buona base per un mazzo guerrieri divertente e il mio primo istinto è stato quello di montare un mazzo a tema. Tuttavia mi sono anche reso conto della mancanza di creature decenti che lo potessero giustificare, così ho inizialmente accantonato l’idea. Ho quindi riesaminato tutte le carte e ho notato una buona presenza di abilità inerenti al lancio di magie, la meccanica tipica dei Jeskai e del Clan Ojutai insomma, così ho deciso di provare a montare un control che seguisse questa linea. Una volta fatto, ho poi notato che avavnzavano un bel po’ di carte, così mi son detto: perché non provare a costruire un altro mazzo? E così ho fatto, riesaminando ancora le carte e notando una buona base per un mazzo sul tema della costituzione pari o superiore a 4. Tematica tipica della coppia verde/nera su Tarkir, al quale ho aggiunto un po’ di bianco per utilizzare qualche buon potenziamento. Finito di costruire anche questo mazzo, mi sono poi divertito a riprendere l’idea iniziale che avevo sul mazzo guerrieri e con le carte rimaste sono riuscito a tirarne su uno veramente divertente. Ecco quindi che da un solo Deck Builder’s Toolkit sono usciti fuori tre mazzi. Certo, il loro livello competitivo raggiunge appena quello degli Intro pack, ma come esercizio sulla costruzione di un mazzo devo dire che è stato veramente interessante e a un nuovo giocatore non può che essere anche molto utile.

Jeskai

Mazzo di controllo a base bianco/blu con uno splash di rosso per Autorità Jeskai, Guardiano dell’Occhio e poche altre carte. La strategia è quella di scendere quante più creature possibili grazie alle altre magie e innescare così Prodezza e le varie abilità delle nostre creature per mettere fine alla partita. Molte creature tendono a generarne un’altra (Ingegnere dei Totteri o Creaingranaggi di Ghirapur) e ha una sottotematica legata agli artefatti che permette di infliggere qualche danno facile se ben sfruttata. Si sfrutta poi anche Autorità Jeskai per chiudere la partita dopo aver sceso un po’ di creature.

Abzan

Questo è un mazzo midrange a base verde/nera, con uno splash di bianco per i potenziamenti sulle creature. È un mazzo lento che gioca molto in difesa, puntando inizialmente sulla costituzione delle nostre creature, grazie a carte che la sfruttano come Scorticatrice Sultai o Succhiasangue di Kheru. Tutto il mazzo punta sul dominio del campo e una volta che si è riuscito a sistemare (con i suoi tempi), è molto difficile da buttare giù, sopratutto se dopo aver equipaggiato un Colosso delle Zone di Confine rinomato con un Rete di Tela di Ragno e aver lanciato Invocazione dell’Albero Atavico, ci ritroviamo con in campo un 12/14 con raggiungere e un 14/14.

Jeskai

Infine il mazzo guerrieri è un aggro a base bianco/nera con uno splash di rosso per aggiungere aggressività al mazzo e rimpiazzare la mancanza di creature pericolose in questi due colori (almeno nel mio pool di carte). Come si può ben vedere, quasi ogni creatura è letale già di suo perché possiede tocco letale, ma per quelle che non lo possiedono, ci sono trick in combat che la forniscono. Il mazzo sfrutta così tutte le rimozioni a basso costo che ho trovato, sommata a qualche potenziamento come Abile Manovra o Squillo di Trombe.

Conclusione

Il Deck Builder’s Toolkit è un prodotto difficile da recensire per via del suo contenuto molto casuale. La base semicasuale che pone però è ottima in quanto fornisce una coppia di tutte le terre doppie comuni di Tarkir e ben quattro Terre Selvagge in Evoluzione. Oltretutto questo è l’unico prodotto oltre ai Sample Deck a contenere sedici carte di Magic Origins, che non è possibile trovare nelle bustine. Esse sono: Angelo di Serra, Angelo dell’Egida, Verdetto Divino, Aquila della Guardia, Genio Mahamoti, Nel Vuoto, Tessere il Destino, Incubo, Vampiro di Sengir, Cancrena della Mente, Polverizzare la Carne, Drago di Shivan, Segugio Infernale Focoso, Calcaterra, Unicorno Stimato e Cadere a Picco. Come specificato nell’ultima pagina della Player’s Guide all’interno del fat pack, queste sedici carte sono legali in T2 come carte di Magic Origins.

Anche per questa settimana è tutto, tornate martedì prossimo per un nuovo articolo!