Final Fantasy XIV: Heavensward – Recensione

Final Fantasy XIV: Heavensward – Recensione

Quando si parla di rivoluzioni, siano esse spirituali, ideologiche o politiche, la speranza è quella di stravolgere il passato, portando una ventata di novità in un ambiente ormai corrotto. Final Fantasy XIV, il secondo MMORPG di questo famoso franchise, nel corso della sua (relativamente breve) vita, è riuscito a superare un momento difficile dopo la sua prima release, non delle migliori, avvenuta nel 2011 su PC.

Square Enix è stata però in grado di rinnovare un titolo che, dopo le numerose critiche ricevute dai fan e il tracollo delle iscrizioni e del numero di giocatori, sembrava essere destinato ad affondare nel dimenticatoio dei giochi di ruolo online. Ma così non è stato! Di fatto, nel 2013, dopo un cambio di team e con la leadership passata nelle mani di Naoki Yoshida, FF XIV torna su PS3 (su PS4 è approdato nell’aprile del 2014) con la sua versione A Realm Reborn: non un semplice aggiornamento, ma un restyle completo, una vera e propria rivoluzione, con motore grafico, interfaccia, gameplay e ambientazione del tutto rivisti.

Dopo il successo di pubblico raccolto in seguito a questo primo stravolgimento, FF XIV: A Realm Reborn si prepara a dare in pasto ai propri utenti la sua prima grande espansione, che dà una scossa a un mondo, Eorzea, che iniziava ad arrancare per la mancanza di nuovi contenuti.

 Final Fantasy XIV: Heavensward

Piattaforma: PC, PS4, PS3

Genere: MMORPG

Sviluppatore: Square Enix

Publisher: Square Enix

Giocatori: 1-24 (online)

Online: 24

Lingua: Completamente in inglese

Versione Testata: PS4

Come tutti i giocatori di un MMO sanno, il ruolo di una nuova espansione è quello di ampliare il mondo di gioco e proseguire la trama principale introducendo nuovi personaggi e nuove aree esplorabili. Heavensward (questo è il nome della suddetta espansione) riesce a fare questo e molto altro.

FF XIV: A Realm Reborn, con tutte le sue patch, aveva concluso magistralmente la storyline della versione 2.0 del gioco, facendo vivere ai giocatori un’esperienza ludica incredibile, tipica del franchise prodotto da Square Enix. Di fatto, per giocare la nuova espansione, sarà necessario aver completato la quest principale di FF XIV, così da entrare ad Ishgard e esplorare tutte le nuove aree.

E proprio da qui parte la trama di Heavensward, dove A Realm Reborn ci aveva lasciato. Dopo essere diventato ilguerriero della luce e aver combattuto contro orde di bestie primordiali, dopo aver scoperto trame profonde e oscure di cui ancora non ci è stato rivelato nulla, il nostro viaggio riprende ad Ishgard, la città fortezza dove risiede la Santa Sede della Chiesa Ortodossa Ishgardiana: qui, un grande ordine di cavalieri, continua l’eterna lotta contro i suoi immortali nemici, i draghi di Dravania, nella millenaria ed epica Dragonsong War.

L’incipit della trama principale, sebbene veramente ottimo e capace di attirare l’attenzione del videogiocatore, lascia l’amaro in bocca a causa di una partenza un pò sottotono rispetto al finale di ARR. Ovviamente questa non è una nota di demerito, anzi, ma è utile sottolineare il contrasto tra la solennità dell’ambientazione e la pacatezza della trama all’inizio della main quest.

…il nostro viaggio riprende ad Ishgard, la città fortezza dove risiere la Santa Sede della Chiesa Ortodossa Ishgardiana: qui, un grande ordine di cavalieri, continua l’eterna lotta contro i suoi immortali nemici, i draghi di Dravania, nella millenaria ed epica Dragonsong War

La trama, quindi, sebbene prenda inizialmente una piega pressoché tranquilla, evita di cercare quel continuo e inutile innalzamento dei livelli di dramma, guidando il giocatore, come preso per mano, verso i successivi capitoli della storia, in cui ci ritroveremo ad instaurare rapporti inusuali e creare alleanze inattese, nel nostro erculeo sforzo di affrontare la minaccia dei draghi.

Il raggiungimento del level cap, che è stato spostato da 50 a 60, non è sicuramente uno dei più veloci che ho affrontato: oltre alla quest principale, che occuperà circa 50 ore di gioco, ci sono vagonate di quest secondarie da affrontare per salire di livello, e i FATE, gli eventi dinamici sparsi in giro per le mappe, danno un piccolo boost in termini di esperienza guadagnata, anche se la maggior parte del lavoro lo fa la quest Main Scenario. Il lato positivo è che, non appena raggiunto il livello 60 con la vostra classe, far salire gli svariati job del gioco sarà più semplice, anche grazie alla possibilità di livellare all’interno di tutti i dungeon che adesso saranno completamente accessibili.

Benché i veterani del gioco siano abituati a fare avanti e indietro tra una quest e l’altra, il primo approccio con Ishgard vi lascerà un pò spaesati: Heavensward infatti è massiccio, con le nuove mappe che sono circa il 50-100 % più ampie di quelle fin ad ora visitate nel gioco, e la quantità di cose da fare e quest da completare è a dir poco sconcertante. Questo farà sicuramente felici tutti i giocatori più accaniti, che avranno a che fare con questa espansione per diversi mesi.

Ishgard, la dimora della Santa Sede della religione Ortodossa, punto di riferimento per gli eventi narrati in Heavensward

Come abbiamo appena detto, i giocatori saranno entusiasti nell’avere così tanti nuovi contenuti con cui approcciarsi nel corso di queste settimane, tanto da rendere questa espansione veramente mastodontica. Ciò è palesato dalla presenza di enormi mappe che saranno la vostra pista di decollo e atterraggio: infatti, dopo 2 anni dalla release ufficiale, Square Enix ha deciso di introdurre nel gioco le mount volanti.

Per non rendere le cose troppo facili, gli sviluppatori hanno deciso che prima di poter volare con la propria cavalcatura, sarà necessario sincronizzarsi con determinati punti presenti nella mappa, e questo varrà per ognuna delle nuove aree. La prima cavalcatura che avremo a disposizione e che ci sarà data automaticamente è il Chocobo Nero: spiccare il volo per la prima volta con il vostro pennuto color carbone sarà un’emozione unica e vi permetterà di esplorare le aree molto più velocemente, oltre che di godere di panorami mozzafiato.

Inoltre, le mount volanti, che viaggiano al doppio della velocità di quelle terrestri, saranno tante e tutte diverse: dopo aver spiccato il volo con il nostro “piccione” nero, grazie al completamento di alcune side quest, sarà possibile ottenere altre cavalcature, una più bella dell’altra. Tra grifoni, draghi e altre creature alate, non avrete che l’imbarazzo della scelta.

Spiccare il volo per la prima volta con il vostro pennuto color carbone sarà un’emozione unica e vi permetterà di esplorare le aree molto più velocemente, oltre che di godere di panorami mozzafiato

Dal  punto di vista del gameplay, Heavensward non apporta modifiche sostanziali al sistema di combattimento o all’interfaccia di gioco, che restano praticamente le stesse di A Realm Reborn. La vera novità, che si lega all’innalzamento del level cap, è l’aggiunta di 5 nuove skill per ognuna delle classi del gioco: anche se non si tratta di uno stravolgimento totale, l’introduzione di nuove abilità modifica il gameplay di alcune classi e dona un pò di freschezza alla oramai satura rotazione delle skill che a lungo andare poteva risultare noiosa.

Oltre a questo, sono stati aggiunti 3 nuovi job utilizzabili: il Machinist, un ingegnere che impugna armi da fuoco e utilizza gadget di ogni tipo; il Dark Knight, un guerriero che combatte l’oscurità e l’avanzata dei draghi impugnando spadoni a due mani; l’ Astrologian, un potente mago specializzato nello studio delle costellazioni e nella perfetta sinergia tra l’energia eterea e quella delle stelle.

I nuovi job partono direttamente dal livello 30 e si portano al livello 50 in meno di una settimana: tra dungeon di livello, FATE incredibilmente remunerativi in termini di esperienza e Duty Finder più che affollati, sarà difficile non trovare giocatori pronti ad aiutarvi nel completamento di queste attività.

La presenza dei dungeon durante il leveling del vostro personaggio è molto importante, soprattutto dal livello 50 al 60: in Heavensward sono stati aggiunti 8 dungeon, 6 dei quali sono accessibili durante il corso della storia, mentre gli altri 2 sono considerati dungeon end game, ovvero di livello 60. Inoltre, sono presenti due nuove boss fight da 8 giocatori, ognuna delle quali con 2 difficoltà diverse: Primals Ravana e Bismark. Un nuovo raid da otto giocatori è stato aggiunto in questi giorni, Alexander, e molti altri nuovi contenuti, come dungeon, quest e livelli di difficoltà per i contenuti già esistenti sono all’orizzonte. Questo ci fa anche capire come Square Enix stia lavorando bene in termini di contenuti, portando sempre nuove attività per i propri abbonati.

Essendo questo MMORPG un titolo facente parte del franchise di Final Fantasy, non possiamo non menzionare il lato prettamente artistico, soprattutto alcune chicche presenti in questi prima espansione.

Il gioco, dopo la rivoluzione di A Realm Reborn, e in Heavensward ancora  più di prima (grazie anche alle intenzioni di Yoshida di rendere il gioco meno “bambinesco”, andate a buon fine), raggiunge livelli artistici pazzeschi: dai paesaggi innevati di Ishgard fino alle terre di Dravania, passando per pianure lussureggianti e montagne infernali con profonde grotte piene di magma, le mappe di Heavensward offrono degli scorci incredibili, forse alcuni dei migliori che mi sia capito di vedere in un MMO. Ovviamente, ammirare le nuove zone è possibile anche grazie alle cavalcature volanti, che permettono di godere dall’alto di viste suggestive e mozzafiato. L’unica pecca è che non è ancora possibile utilizzare le mount nelle vecchie mappe: non sappiamo ancora di preciso se in futuro, con qualche patch, introdurranno questa possibilità. Chi di voi non vorrebbe farsi un bel volo nelle vecchie aree?

Per quanto riguarda il sonoro, Heavensward continua a portare in alto lo stendardo di Final Fantasy, offrendo colonne sonore azzeccatissime e mai noiose. Allontanandosi un po’ dai tipici suoni di ARR, in questa espansione, nelle diverse aree, possiamo sentire il peso della guerra che imperversa grazie a melodie epiche ed incalzanti, che ci fanno ben comprendere l’asprezza e la crudeltà della Dragonsong War.

Dai paesaggi innevati di Ishgard fino alle terre di Dravania, passando per pianure lussureggianti e montagne infernali con profonde grotte piene di magma, le mappe di Heavensward offrono degli scorci incredibili, forse alcuni dei migliori che mi sia capito di vedere in un MMO

Un aspetto che potrebbe far storcere il naso agli affezionati del gioco, è il cambio della voce di alcuni personaggi non giocanti: il doppiaggio, sebbene sempre ottimo e coerente con l’atmosfera, ha visto un cambiamento a livello attoriale per alcuni NPC, che all’inizio può lasciare spiazzati e può donare un senso di irritazione. Nulla di troppo grave nel complesso, però è sicuramente un aspeto da mettere in evidenza, soprattutto per coloro che hanno sentito qualcosa di diverso durante i dialoghi o nelle scene di intermezzo.

Riguardo la versione PS4 (quella testata da me), ho visto alcune incertezze soprattutto nelle nuove aree: la console sembra soffrire durante il caricamento delle mappe più grandi, avendo una mole di contenuti da renderizzare veramente corposa. Ovviamente questi sono piccoli problemi che verranno fixati con le future patch, quindi non preoccupatevi, sarà possibile affrontare i dungeon e i raid senza snervanti cali di frame rate.

Altro discorso per la versione PC, che con l’introduzione delle DirectX11, porta il gioco ad un livello grafico sempre più alto, con una stabilità sicuramente migliore rispetto alla versione PS4. Questo dipenderà anche dalla potenza hardware del vostro PC, che con una build sugli 800 euro farà girare il gioco perfettamente e senza intoppi.

In conclusione…

Nel panorama degli MMORPG è sempre difficile accontentare gli utenti, desiderosi di nuovi contenuti e perennemente insoddisfatti dalle semplici patch mensili. Final Fantasy XIV: A Realm Reborn è un titolo ottimo, che è riuscito, dopo le iniziali peripezie, a farsi strada attraverso uno dei generi più complessi e articolati presenti sul mercato.

Con Heavensward, Square Enix ha iniziato un nuovo cammino, un percorso verso un trama sicuramente più matura e ambientazioni fantasy più adulte e oscure, che sapranno appassionare e ammaliare tutti i fan della serie.

Ovviamente lo scontro con i colossi del genere, vedi World of Warcraft, Guild Wars 2 e The Elder Scrolls Online, non sarà per niente facile: sicuramente Square Enix, che sta già investendo molto su questo gioco, non dovrà smettere di impegnarsi per plasmare un titolo completo e senza difetti, capace di dare del filo da torcere ai giganti del gioco di ruolo online.

Final Fantasy XIV: Heavensward è l’espansione che tutti aspettavano. Per un prezzo base di 39.99 euro, migliora tutto ciò che di buono c’era nel gioco di base, aggiungendo contenuti, un gameplay più vario, e ampliando considerevolmente le aree esplorabili. Heavensward fa ciò che un MMORPG dovrebbe fare: immergere il giocatore in un mondo ricco e vivido, dove conoscere altri “compagni di avventure” e allearsi per affrontare le sfide più difficili. Poi diciamocelo, chi di voi non vorrebbe volare in sella ad un Chocobo nero?!

Voto: 9/10

Un ragazzo come tanti che vorrebbe trasformare le sue passioni in un lavoro. In un mondo difficile, sebbene di indole pessimista, cerca sempre di trovare il lato positivo delle cose: giocare ai suoi titoli preferiti e godersi tutti gli anime che riesce a divorarsi.

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