Devolver Digital Tour – Anteprima E3 2015

Devolver Digital Tour – Anteprima E3 2015

Shadow Warrior 2

Shadow Warrior 2 è il titolo più interessante visto al Devolver Digital Booth, grazie alla sua grafica di tutto rispetto, al gameplay sopra le righe, ad una modalità co-op molto interessante e a una generazione procedurale degli ambienti. Nel poco tempo avuto a disposizione coi ragazzi di Flyng Wild Hog, è stato possibile assistere ad una demo giocata da loro che ha mostrato tutti i punti di forza del titolo.

Il protagonista, Lo Wang, si ritrova ad affrontare una nuova minaccia in conseguenza di quanto accaduto alla fine del primo Shadow Warrior: il mondo infatti è ormai corrotto dalle forze del male e demoni e umani sono costretti a convivere insieme sulla Terra. In questo nuovo scenario Lo Wang lavora come mercenario mantenendo un profilo basso, ma quando la situazione si complica nuovamante il nostro eroe dovrà di nuovo cercare di portare ordine in questo stranissimo Giappone popolato da creature mitologiche, demoni e soldati ultra hi-tec.

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La storia sembra ricoprire un ruolo importante in Shadow Warrior 2, tanto da aver spinto gli sviluppatori ad adottare una scelta molto particolare per quanto riguarda il co-op: durante le partite con altri giocatori ognuno visualizzerà la storia come se fosse il protagonista e vedrà gli altri alleati. Anche se gran parte della storia verrà raccontata attraverso dei video prestabiliti, molte informazioni su come avanzare, cosa fare e dove andare le avremo da alcuni NPC sparsi per le mappe, in modo tale da creare un ambente più dinamico.

In effetti, proprio l’ambientazione e il design di personaggi e nemici è tra le prime cose che colpiscono il giocatore, complice un motore grafico proprietario di tutto rispetto e quel mix così palesemente eccessivo che si rispecchia poi anche nelle armi: Giappone e hi-tec uniti insieme in un videogioco di questo tipo hanno come principale conseguenza l’adozione da parte del personaggio di un arsenale a base di spade e armi da fuoco.

Le armi bianche saranno oltre settanta vi permetteranno di affettare i nemici in maniera simile a quanto visto e apprezzato in Metal Gear Rising. Per dare un tocco di profondità in più potrete inoltre raccogliere vari upgrade dai nemici e decidere se equipaggiarli subito o tenerli per combinarli successivamente in un tripudio di forze elementali. Gli upgrade possono infatti anche attribuire danni da fuoco, da ghiaccio e di tanti altri elementi alle vostre armi, permettendovi così di poter magari congelare un nemico per poi sbriciolarlo.

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Per quanto riguarda l’esplorazione, come detto in apertura, le mappe sono parzialmente generate proceduralmente attraverso un sistema molto ingegnoso: il gioco infatti vi imporrà di passare attraverso alcuni punti per proseguire nella storia, ma le aree da attraversare per arrivare a questi check-point sono create utilizzando dei blocchi pre-costruiti e che vengono poi scelti e casualmente assemblati per comporre l’area liberamente esplorabile. Nella demo mostrata l’area a disposizione era una zona urbana nella quale ogni isolato era stato creato dagli sviluppatori e poi casualmente scelto dal gioco per creare l’ambiente, un po’ come se loro avessero deciso la dimensione totale del livello e poi questo fosse stato riempito con caselle precedentemente rifinite. Il risultato è incredibilmente vario e non si ha mai la spiacevole sensazione di giocare a qualcosa di non rifinito.

I nemici sanno anche adattarsi moto bene a queste aree generate proceduralmente e sono in grado di inseguirvi a lungo se tenterete di scappare, anche dalla vostra avrete poteri magici (che consumano mana) che vi permetteranno di scomparire per breve tempo. La demo infine è terminata con lo scontro con un mini-boss che ha richiesto un po’ di strategia per essere affrontato: era infatti necessario sia evitare le nubi di gas che distruggere il suo scudo sfruttando i danni elementali: del resto il gameplay sembra così vario che non sfruttare tutti gli elementi per scontri epici sarebbe un peccato.

 

Giappone, spade e mitra: cosa volete di più? 

 

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Shadow Warrior 2 è sicuramente il progetto più ambizioso che Digital Devolver si appresta a pubblicare nel 2016 e merita di essere tenuto sott’occhio da tutti i fan dei giochi d’azione e delle avventure dai toni decisamente sopra le righe. Anche da un punto di vista tecnologico siamo davvero curiosi di vedere come si comporterà questa particolare gestione dei livelli creati proceduralmente, un elemento sempre più presente nei videogiochi, ma che solo ora (grazie anche ad XCOM 2 e questo Shadow Warrior 2) sembra in grado di dare dei risultati degni dei design tradizionali dei livelli a cui siamo stati sempre abituati. Shadow Warrior 2 non ha ancora una data d’uscita se non un vago 2016 ed è atteo su PS4, Xbox One e PC.

Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

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