Total War: Warhammer – Anteprima E3 2015

Total War: Warhammer – Anteprima E3 2015

Dopo 15 anni di guerre “dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno“, Creative Assembly deve aver sentito il bisogno di mescolare un po’ le carte in tavola. E l’ha fatto prima in un modo francamente assurdo ed atipico, un colpo di classe che solo i purosangue riescono a portare a segno quell’Alien: Isolation tanto “alieno” ai loro campi di battaglia leggendari, in termini di ambientazione ma soprattutto di gameplay (un survival horror sci fi, dopo tre lustri di strategia bellica da Cesare in poi). Salvo poi tornare all’ovile e realizzare il sogno bagnato dei fan di uno degli universi fantasy più amati in assoluto, quello targato Games Workshop: Warhammer. Un “marriage made in heaven“, come ribadiranno più volte durante la presentazione a porte chiuse dell’unico spezzone di gameplay in circolazione: la fondamentale (per la lore) Battaglia di Black Fire Pass, uno dei numerosi momenti nevralgici da rivivere al comando di una delle fazione, anzi, delle “razze”, (modo in cui sono ora divise quelle precedentemente conosciute come fazioni, le cui differenze sono ora ben più marcate) dell’immaginario del celeberrimo wargame, insieme a figure storiche, tra Lord ed Eroi (come Sigmar, il Primo Imperatore).

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Scambiando due chiacchiere con le figure chiave del team britannico, il lead writer Andy Hall e il creative director Ian Roxburgh, abbiamo la conferma che il sogno bagnato (che, tra l’altro, è solo il primo atto di una trilogia) non è solo dei fan, ma anche e soprattutto il loro. Si sono infatti detti felicissimi di questa unione praticamente perfetta, resa tale anche dal supporto incredibile ricevuto da Games Workshop. “Loro volevano la loro IP in un Total War, e noi volevamo realizzare un nuovo capitolo sfruttando le licenze della loro IP“. Alla base, ci sarebbe anche la volontà un pizzico “radicale” di G.W. di affidare il proprio universo ad un team conosciuto ed esperto, ma che soprattutto non avrebbe avuto alcuna intenzione di stravolgere e distorcere la loro lore e i loro personaggi così ben definiti: chi meglio di Creative Assembly, che ha impartito lezioni di storia (riscritta e non) memorabili, restando il più possibile fedele e coerente alla materia trattata?

Stessi obiettivi, poi, hanno portato ad un rapporto, lo apprendiamo dalle loro parole, idilliaco. Ma no, scordatevi un approccio all’amiibo/Skylanders, con la possibilità di introdurre le vostre statuine in-game, anche se gli sarebbe davvero piaciuto. Tornando in topic, non è stato così difficile per loro passare da eserciti di uomini, a eserciti di uomini che affrontano creature di altri mondi, gigantesche e letali, in quanto sapevano quale sarebbe stata la direzione da intraprendere e gli ostacoli da superare, ma la lunga fase di sperimentazione e test gli ha permesso di non impantanarsi in dubbi e problemi che avrebbero annichilito chiunque altro. E se l’unica porzione di gioco mostrata, la succitata battaglia in versione ancora pre-alpha (sporcizia generale e animazioni ancora grezze e basilari), qualche dubbio sul bilanciamento ce l’ha instillato, sono loro a tranquillizzarci: anche nel gioco originale, sulla carta, gli umani non potrebbero avere alcuna voce in capitolo contro gli orchi, ma hanno la magia dalla loro, e vari strumenti bellici da non sottovalutare, inclusa artiglieria all’avanguardia, ma è la loro organizzazione, la razionalità puramente ed esclusivamente umana, il loro vantaggio principale contro le anarchiche creature.

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La breve demo però non ci ha convinto del tutto di questa affermazione: tralasciando l’epicità intrinseca del vedere paesaggi brulli e demoniaci sostituire le classiche pianure e i passi di montagna, e Re in sella a grifoni che si sfidano in un duello all’ultima zampata, l’esercito orchesco è sembrato davvero troppo devastante, tra giganti mangia-uomini, ragni sputa vomito, invocatori, dominando l’intero combattimento fino all’improvviso apparire dei maghi dell’Impero, che ci ha lasciato il dubbio sull’esito finale, interrotto poco prima del momento clou, complice anche la mancanza di qualsivoglia HUD o informazione aggiuntiva. Non pervenuta neanche la componente più puramente gestionale della serie, con qualche dettaglio unicamente legato al fatto che gli Eroi avranno dei veri e propri skill-tree e saranno con noi per l’intera durata della campagna, non potendo morire di vecchiaia, con la possibilità di specializzarsi, ad esempio, nel combattimento all’arma bianca, nel controllo delle truppe, o sbloccando speciali abilità.

Non vogliamo assolutamente mancare al matrimonio dell’anno! 

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Che l’unione tra Warhammer e la serie Total War prometta di essere praticamente è un dato di fatto: il genere è fatto su misura per l’universo di Games Workshop, la profondità di lore e personaggi si adatta perfettamente al gameplay della serie di Creative Assembly, e il team è esperto e talentuoso, nonostante di uscita in uscita riesca sempre a perdersi negli stessi bicchieri d’acqua, volta dopo volta (l’IA su tutti). Questo è stato solo un assaggio, un breve ma intenso combattimento che ha messo in mostra le nuove unità, dalle dimensioni inedite per la serie, ma anche l’epicità degli scontri, che ripercorreranno i momenti salienti di Warhammer.

Ci piacerebbe scoprire se e quanto verrà rinnovato il lato più puramente gestionale al di fuori del campo di battaglia, che è poi il fulcro dei Total War molto più delle singole schermaglie, ma soprattutto, è il bilanciamento a preoccuparci, che funziona così bene sul gioco fisico, ma che è sicuramente più difficile da mutuare in una versione digitale dagli equilibri così delicati e complessi.

Rimane comunque il matrimonio dell’anno, al quale non possiamo e non vogliamo mancare. Speriamo solo venga fuori una bella festa.

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Bottone-tutte-le-anteprime


Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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