Armello è un gioco da tavola e qualcuno potrebbe chiedersi cosa ci faccia un titolo del genere all’E3. La risposta è semplice: si prende tutto quello che il mondo digitale ha da offrirgli. Armello infatti, grazie alle possibilità offerte dal nostro medium preferito, spinge i board game verso nuovi lidi di piacere e strategia. Quel che colpisce immediatamente è lo stile grafico del gioco con gli eroi più teneri della fiera: i quattro animali antropomorfi di Armello (un lupo, un orso, un coniglio e un topo) sono molto ben caratterizzati, ma questa è solo la punta dell’iceberg.
Al centro troviamo un gameplay che, come in tutti i giochi da tavola, sembra molto complesso e che, come si suol dire, si fa prima a giocare che a spiegare. Ma, dal momento che siamo qui proprio per questo, vi daremo un mano ad orientarvi in questo magico mondo. In Armello quattro fazioni, un per ogni eroe-animale, affronteranno la sfida per il trono, cercando di eliminare il re malvagio e corrotto. Starà a loro scegliere se allearsi, tradirsi o affrontarsi lungo il cammino verso il trono in una corsa che gli sviluppatori stessi hanno definito come una sorta di Game of Thrones senza il sesso. Il sesso sembra essere in effetti l’unica componente mancante per ricordare a pieno le avventure nate dalla penna di Martin, perché la brutalità (per quanto edulcorata) è presente, così come gli intrighi.
A turno ogni giocatore (che sia una persona o l’AI) ha un numero di punti azione a disposizione con i quali può decidere se muoversi o attaccare. In qualsiasi momento è possibile usare delle carte per aumentare le statistiche del proprio personaggio o per ostacolare i nemici. Le carte hanno un costo di evocazione, proprio come in Magic, quindi milioni di giocatori avranno dimestichezza con queste dinamiche, allo stesso modo la mappa su cui sti spostano i personaggi potrebbe ricordare molti strategici e 4X, considerando la presenza di caselle esagonali. Ogni casella ha un terreno diverso: potrebbe capitarvi di imbattervi in un palude velenosa (che vi farà perdere un punto vita passandoci dentro) o in una montagna (che per il tragitto impervio richiederà due punti azione per essere attraversata) o un bosco in cui non saprete cosa vi può attendere, magari anche un’imboscata! Nel momento in cui incontrete sul vostro cammino una guardia reale o un altro giocatore partirà una schermata di combattimento: avrete la possibilità di lanciare dei dadi (digitali, ovviamente) per determinare la sorte dello scontro, ma potrete anche intervenire con il lancio di una carta.
Gli scontri richiederanno molta attenzione, anche perché l’unico modo per recuperare vita è passare su alcune specifiche caselle che aggiungono punti vita. Alcune caselle infine vi proporranno quelle che gli sviluppatori hanno definito come quest, ma che nella pratica funzionano più come gli imprevisti di un gioco da tavola: sarete infatti chiamati a prendere delle decisioni improvvise dall’esito talvolta sconosciuto. Come ulteriore variabile infine, Armello ha anche il ciclo giorno/notte che andrà a modificare il vostro approccio all’esplorazione e ai combattimenti.
Le mappe sono generate casualmente attraverso il posizionamento delle diverse caselle: l’unica costante sarà la casella centrale del Re, da raggiungere per destituirlo e decidere se prenderne il posto divenendo ancora più malvagi o se epurare il mondo da questo male e diventare un re illuminato.
La build che abbiamo avuto di provare era del tutto inedita: per la prima volta Armello è stato mostrato su una PS4 poiché fino ad ora il gioco è disponibile solo in early access su PC, dove la community ha avuto modo di testare molto a lungo questo board game, fornendo come spesso accade in questi casi dei preziosi feedback. Qualora anche non impazziste per i giochi da tavola (ma che infanzia avete avuto?) dovreste tenere sott’occhio Armello perché sembra così valido da potervi fare cambiare idea. Per tutti gli altri appassionati di strategia invece c’è solo una cosa da fare: aspettare che esca e giocarci per ore perdendo la cognizione del tempo.
