Fallout 4: quando l’attesa paga

Fallout 4: quando l’attesa paga

Conferenza Bethesda terminata già da parecchie ore, una miriade di promesse che, su schermo, sembrano essere state mantenute e applausi ripetuti per tutto il tempo. Nonostante non si possa definire il perno centrale della press conference, soprattutto se affiancato a sua maestà DOOM, uno dei motivi principali di tutto questo entusiasmo è stato scoprire che Fallout 4 arriverà nelle nostre case nella maniera più completa che ci sia: edizioni speciali contenenti gingilli che definire icone sarebbe poco, videogame collaterali per dispositivi iPhone, ampliamento dell’esperienza in-game, di carne al fuoco ce n’è molta.

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E’ valsa la pena attendere tutto questo tempo per questo quarto capitolo, senza contare New Vegas, di questo franchise approdato su PC nell’ormai lontano 1997? Possiamo dire inoltre che l’hype e le attese spasmodiche siano, per una volta, giustificate?

Sia ben chiaro, ogni videogiocatore ha i suoi gusti e il suo genere di videogame preferito, così come una console e quant’altro, ma per i fan degli RPG, ma soprattutto per tutti coloro che amano le claustrofobiche ambientazioni post-apocalittiche, Fallout 4 sembra essere un Natale anticipato: trasformando la vigilia al dayone in quel momento in cui, da bambini, rimanevamo svegli la notte ad aspettare il momento giusto per scartare, in maniera rabbiosa, i pacchi regalo lasciati sotto all’albero.

Fallout4_E3_LaserMod_1434323981Una delle motivazioni principali per cui l’attesa, secondo noi, è stata ripagata a dovere è il sistema di Crafting & Buildind che nei precedenti episodi non era presente: quante volte ci si è trovati persi chissà dove, magari in qualche Vault a tremare di paura per la solitudine, pensando “Devo tornare in città per vendere oggetti, fare acquisti e prendere un po’ di respiro”? Tante, troppe, mai abbastanza. Nel prossimo capitolo della serie sarà possibile smantellare interi edifici per ottenere materiali utili, potenziare e personalizzare armi ed equipaggiamento vario, fino ad imbastire vere e proprie difese, automatiche e non, per proteggere interi quartieri che sarà il giocatore stesso a costruire.

In poche parole: tutto quello che inconsciamente i giocatori desideravano dai precedenti Fallout, ma che mai avevano avuto il coraggio di chiedere è ora realtà.

Una serie del genere, nemmeno a dirlo, crea inequivocabilmente delle icone, non tanto riguardanti personaggi o eroi, ma oggetti e pezzi di equipaggiamento. Due esempi lampanti possono essere la famosa armatura della Confraternita d’Acciaio, tanto bramata in Fallout 3, ma ottenibile solo nelle ultime fasi del gioco, e il Pip-Boy, il congegno elettronico da polso dato a tutti gli abitanti dei Vault. Siccome Bethesda non avrebbe mai potuto rinchiudere in una Special Edition un’intera armatura da 45 kg o più, si è optato per la seconda scelta: applausi su applausi durante la conferenza, gente che controllava già il proprio conto in banca per comprare un Pip-Boy per ogni membro della famiglia e tanto sano divertimento unito a sorpresa.

Pip-Boy 3

Potremmo dilungarci ancora per ore nell’analizzare tutto ciò che circonda Fallout 4, soprattutto se analizzassimo la possibilità di diventare Sovrintendente tramite l’App dedicata, e sarebbe cosa buona e giusta, però possiamo dire (e lo posso dire anche in prima persona) che: sì, l’attesa è stata ripagata.

E non solo è stata ripagata, ma ha anche superato se stessa, con una mossa intelligente e sveglia di Bethesda: rilasciare il gioco quest’anno, a pochi mesi dall’annuncio. Una mossa oramai tutt’altro che scontata, se non ti chiami Nintendo, e che ha portato quest’industria ad essere la caricatura di se stessa, con reveal spesso non corrispondenti a prodotti finali o, peggio, a titoli che per anni vengono mostrati nelle fiere di mezzo mondo senza una chiara data d’uscita.

Quest’anno Natale arriva molto prima, preparate i tappi di Nuka Cola: passerete le festività nelle devastazioni di Fallout 4, ma non dimenticate di ringraziare Babba Bethesda.

Fallout4_E3_Codsworth1_1434323959 - Copia


Tutto-E3-2015

Appassionato e divoratore sfegatato di videogame, scemo a tempo pieno, cacciatore di Cosplayer, cuoco mercenario e cercatore di risposte a domande esistenziali come: "A cosa servono gli slot uniti delle armi di Final Fantasy VII?", "Cosa diavolo sono le Junction?", "Freija che animale è?" e "Quina quant'è brutta?". Comunque non ho ancora capito quanto sia brutta Quina e se Freija sia un topo o uno shitzu.

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