Kung Fury è il corto dell’anno – La reazione di GameSoul

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Ci sono quelle serate noiosissime, quelle in cui si preme F5 a manetta su Facebook e Twitter in preda alla noia più totale, in cui come un fulmine a ciel sereno si scoprono cose meravigliose: come quella sera che per la prima volta il trailer di Kung Fury apparve in rete. Semplicemente amore a prima vista.
La mente responsabile di questa opera memorabile è David Sandberg, un regista svedese che ha diretto alcuni spot pubblicitari e dei video musicali, sino a quando ha deciso di investire $5.000 in quel famoso trailer, mettendoci anche la faccia in qualità di protagonista del progetto. L’entusiasmo suscitato fu tale da far partire una campagna su Kickstarter per creare un corto di 30 minuti con un traguardo di $200.000. Alla fine la campagna raccolse $630.019 grazie al contributo di 17.713 donatori, non riuscendo quindi a raggiungere il secondo obiettivo (fissato a ben un milione di dollari) per un lungometraggio che avrebbe richiesto la rivisitazione di tutto lo script.

Ma forse è meglio così.

“Non serve alcun background: guardalo, ridi e gasati” – Icilio Bellanima

Kung Fury è un immenso omaggio agli anni ’80, alla loro estetica e alle icone che hanno popolato quei plastici anni. La sinossi stessa è del tutto folle: Kung Fury è un poliziotto esperto di arti marziali che combatte il crimine a calci e pugni. Nel momento in cui Adolf Hitler arriva in città per seminare il terrore, Kung Fury decide di tornare indietro nel tempo per ucciderlo negli anni ’40, ma qualcosa va storto e si ritrova in un’epoca in cui vichinghi e dinosauri convivono. Non mancheranno interventi divini di ogni genere, per una celebrazione del non sense più totale.

“Non vediamo l’ora che esca in VHS! – Pasquale Lello 

Tutti i 30 minuti del corto sono costellati da costanti citazioni (solo citando i videogiochi sono facilmente riconoscibili Shinobi, Outrun e un qualsiasi picchiaduro a scorrimento, un genere molto in voga all’epoca) con continue chicche piazzate nei posti più impensabili (provate a mettere i sottotitoli in inglese per avere delle sorprese spassose!), ma volendo essere pignoli bisogna riconoscere che quel che funzionava benissimo in un trailer di pochi minuti non regge su un minutaggio così ampio, facendoci quasi non rimpiangere il mancato obiettivo per un film completo.

“Triceracop miglior attore non protagonista della storia” – Andrea Baiano

L’esaltazione in redazione comunque ha, giustamente, prevalso, grazie a delle immagini potentissime come le e valchirie col gatling che cavalcano enormi lupi, scontri epici tra tirannosauri e aquile dorate meccaniche abnormi, per non parlare poi dei personaggi già cult come il Triceracops o l’abnorme Thor che fulmina i nazisti. Perché alla fine Kung Fury non è altro che questo: un enorme calderone di eventi random, personaggi impossibili e citazioni pop. Grandioso infine il cammeo di David Hasselhoff, presente come IA nell’auto di Kung Fury, nonché protagonista del video della canzone della colonna sonora.

“Questo Thor è meglio di quello Marvel…” – Angelo Deidda

La strada per un Planet Terror è ancora lunga, ma nel frattempo il consiglio è di vedere il corto con gli amici e morire dal ridere tutti insieme.  

In calce trovate una collezione di screencap uber-cheap per rivivere i momenti migliori ed eventualmente scegliere un nuovo sfondo schermo.



 

Da quando ho scoperto che i piaceri che i miei pollici opponibili potevano darmi con un joypad erano pressoché infiniti non ho mai smesso di videogiocare. Appassionato di cinema e musica, sempre e solo a livello maniacale.

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