Road to The Witcher 3: I protagonisti

Road to The Witcher 3: I protagonisti


ATTENZIONE: il seguente testo contiene spoiler legati alla trama dei libri, antecedenti però all’universo videoludico.


Nel primo articolo di Road to The Witcher 3 abbiamo affrontato alcuni elementi alla base del mondo di gioco, insieme al lungo viaggio che Geralt di Rivia ha affrontato nell’arco di due titoli.

Ci sono però alcuni dettagli e informazioni che sono necessarie a capire alcuni personaggi, e il movente che li spinge a compiere determinate azioni. Ciri, Yennefer, la Caccia Selvaggia, Nilfgaard: siano essi compagni o nemici di Geralt, è indubbio che sentire tutti questi nomi possa risultare leggermente soverchiante per chi si approccia per la prima volta all’universo di The Witcher.

Gettiamoci quindi nella mischia, e scopriamo i principali protagonisti dell’epopea di CD Projekt RED.

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L’impero di Nilfgaard

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Senza ombra di dubbio l’impero più potente del mondo conosciuto, situato nella parte Sud del Continente. A capo di questo potente regno siede l’imperatore Emhyr Var Emreis, uno dei sovrani più temuti nelle terre dei Regni Settentrionali.

Dopo aver ingaggiato Letho per seminare il caos nei regni, ha dato il via all’invasione delle terre del Nord. Ma per quale motivo è alla ricerca di Ciri? Secondo la profezia, il figlio della ragazza regnerà parte del mondo, e il figlio del figlio regnerà invece su tutte le terre conosciute. Ma l’imperatore è legato alla ragazza dai capelli bianco cenere anche per altri motivi: è sua figlia.

Emhyr visitò infatti parte dei Regni Settentrionali da giovane, e incontrò Pavetta, principessa di Cintra quasi quindicenne, e i due si innamorarono, in segreto. L’anno successivo, al compleanno della principessa, Emhyr si presentò e annunciò a gran voce che lei gli apparteneva, e che era venuto per prenderla in sposa. I parenti non la presero bene, ed Emhyr, conosciuto allora come Duny grazie ad un’illusione, venne salvato dalla piccola rivolta da Geralt, a cui il principe promise il suo primogenito, che gli sarebbe stato affidato per diventare uno strigo.

Pavetta e Duny si sposarono, con il consenso della regina Calanthe, e dal loro amore nacque Cirilla, per gli amici Ciri. E chi se l’aspettava!


I Regni Settentrionali 

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Regioni governate dagli uomini, inclusi i regni di Temeria, Aedirn, Kaedwen, Redania e via discorrendo, senza alcuna istituzione imperiale. E’ la casa di molte razze, ma dopo la conquista degli uomini, i non-umani sono trattati come cittadini di seconda classe, spesso perseguitati o uccisi.

Qui è dove la maggior parte delle vicende dell’universo di The Witcher hanno luogo. Dopo le vicende di The Witcher 2, i regni sono nel caos, a causa dell’assassinio di alcuni dei più importanti Re.


Maghe e Maghi 

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Utilizzatori della Magia, siano essi addestrati o dotati di abilità innate, in entrambi i casi sono capaci di controllare il “Caos”, l’energia magica emanata dal mondo. Nonostante la presenza di “stregoni”, il sesso femminile è predominante in questa professione.  Le maghe sono famose soprattutto per la loro sconfinata bellezza, frutto di magie e incantesimi che le rendono giovani in eterno e ne curano i difetti fisici.

Spesso in forma di Consiglio o Loggia, gli esponenti della magia sono spesso coinvolti in complotti, al fianco di re o ad alte cariche del regno in funzione di consiglieri, a causa di ciò sono mal visti da molte persone, nonché vittime di persecuzioni da chi ripudia e rigetta l’uso delle arti arcane nella società. Yennefer e Triss sono due delle maghe più famose al mondo, nonché due donne chiave nella vita di Geralt di Rivia.


Gli Strighi

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Gli Strighi sono esseri umani, spesso definiti mutanti con disprezzo, che hanno subito un duro addestramento e delle complesse mutazioni che ne hanno modificato profondamente il corpo.  Geralt è uno di loro, una macchina creata per cacciare mostri in cambio di qualche Oren.

La loro vita è un continuo viaggio, di taglia in taglia, di missione in missione, senza curarsi della situazione politica del mondo e distanti dalle problematiche che affliggono la società. Sono freddi, perché addestrati a non provare alcuna emozione. Nonostante tutto, hanno il cuore colmo di sentimenti come tutti gli esseri umani. 

Il medaglione che hanno al collo, oltre ad essere sensibile alla magia, è utile per indicare la scuola dove è stato addestrato lo strigo: lupo, grifone, gatto eccetera. Viste le difficoltà di creare uno strigo, questi ultimi sono sempre meno, sebbene possano vivere per moltissimi anni. Si racconta che Vesemir sia vecchio di qualche secolo.


Scoia’tael

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Il mondo di The Witcher è cupo, maturo e realistico, e per questo non stupisce che spesso si parli di un tema caldo come la discriminazione razziale. I bersagli in questo caso sono i non-umani (elfi, gnomi e nani) che sono spesso vittime di violenze e soprusi.

Dal risentimento è però nata un’associazione di ribelli, gli Scoia’tael, uniti per combattere la discriminazione. Più che per la loro nobile causa, gli “scoiattoli” sono noti per la violenza con cui assaltano carovane e villaggi umani, causando spesso la morte di centinaia di innocenti. Ioverth è uno degli esponenti più temuti e famosi dell’organizzazione.

Nonostante la loro causa sia nobile, la violenza delle loro azioni continua ad inasprire il conflitto tra razze. Un tempo hanno combattuto al fianco di Nilfgaard, sotto la promessa dell’imperatore Emhyr Var Emreis di dar loro una terra in cui vivere, come stato indipendente: Dol Blathanna.


Ciri e la Caccia Selvaggia

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Spettri e presagio di morte, la Caccia Selvaggia si dica appaia principalmente in inverno e dopo conflitti particolarmente sanguinolenti per raccogliere anime. Sono molte le teorie e le leggende che avvolgono la Caccia, tra le quali spiccano alcuni racconti di chi vi è sfuggito, che parlano di unicorni e giardini elfici.

Ma non sono solo leggende: la Caccia Selvaggia, conosciuta anche come i “Cavalieri Rossi”, sono un gruppo di cavalieri elfici capeggiati da Eredin, il Re della Caccia Selvaggia. Essi provengono da un altro mondo, e non sono accomunati in nessun modo con gli Elfi che abitano il Continente. Ci sono infatti due razze di elfi: quelli che abitano il mondo di Aen Elle, provenienti da un altro piano temporale, e quelli che abitano il mondo di Aen Seidhe, che arrivarono sul Continente prima dell’apparizione degli uomini.

af89bdc2d752cea6ef02a741fb2554fdInsomma, chi credeva che fosse molto più semplice seguire il mondo di The Witcher rispetto ad altri universi fantasy dovrà ricredersi, soprattutto ora che siamo qui, con una semplice ma cruciale domanda: perché Eredin è alla ricerca di Ciri? Eredin e Avallac’h erano un tempo in possesso del Cancello dei Mondi, un potere mistico che permette di viaggiare attraverso lo spazio e il tempo. Questo potere, posseduto naturalmente dagli Unicorni che abitano Aen Elle, ha portato Avvallac’h alla conquista del mondo che proprio loro ora abitano, dopo aver sterminato tutti gli uomini.

Ciri, dal canto suo, è la prescelta, la portatrice naturale di questo immane potere. Ciri non esita ad usarlo, e viaggia per altri mondi e dimensioni (la Francia medievale, tra i tanti). Non è quindi più un mistero del perché Eredin voglia catturarla. Se il Re della Caccia Selvaggia riuscisse a trovare Ciri, acquisendo il Cancello dei Mondi, potrebbe portare sull’orlo del baratro anche il mondo di Aen Seidhe, e non solo.

Sulle tracce di Ciri c’è però Geralt, che a suo tempo la accudì ed addestrò nel maniero di Kaer Morhen, dimora degli strighi della scuola del lupo. Ciri è come una figlia per il nostro eroe dai capelli bianchi, l’ha vista crescere e maturare (è il suo “destino” come raccontato nei libri) e immaginiamo non sia tanto d’accordo con le motivazioni ed i metodi della Caccia Selvaggia, di cui anche lui è stato vittima.


Come avrete intuito, l’intreccio narrativo costruito da Sapkowski e da CD Projekt è interessante, complesso ma sempre avvincente, ed è difficile prevedere in che direzione possa andare il terzo ed ultimo capitolo delle avventure di Geralt di Rivia. Con tutte le informazioni che vi abbiamo raccontato nel primo, e in questo secondo e ultimo appuntamento di Road to The Witcher 3, avete tutto il necessario per affrontare la vostra avventura. E godervela, ci auguriamo, in un modo tutto nuovo.

Noi ci rivedremo tra qualche giorno, sempre su GameSoul, per la nostra recensione di The Witcher 3: Wild Hunt, che sarà presto tra le mani di tutti gli appassionati.

Mi piacciono i videogiochi e mi piace scrivere, perché non unire le due cose? So anche imitare Topolino e Joe Bastianich, ma non mi pagano per farlo.

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