Resogun: Defenders (DLC) – Recensione

Resogun: Defenders (DLC) – Recensione

A distanza di più di un anno dalla release del gioco base, una delle esclusive di mamma Sony, Resogun, torna a far parlare di sé con una nuova espansione chiamata Defenders. Dopo alcuni piccoli DLC, ed il rilascio delle versioni per PlayStation 3 e PlayStation Vita, Housemarque ha deciso di introdurre qualche novità in più nel suo shoot’em up per la console ammiraglia del colosso giapponese. Già con quanto rilasciato con i passati contenuti, distribuiti sia gratuitamente che previo pagamento, il titolo base aveva già cominciato la sua metamorfosi. Ora, con il rilascio del DLC finale, l’evoluzione di Resogun si può dire ufficialmente completa, e dobbiamo dire anche con un ottimo risultato. Perciò è ormai inutile indugiare oltre, e con la nostra fida navetta passiamo subito a vedere cosa ci aspetterà in questo nuovissimo Resogun: Defenders.

Per chi non conoscesse Resogun, possiamo dirvi in poche parole che si tratta di uno shoot’em up orizzontale molto semplice, ma al tempo stesso frenetico ed adrenalinico. Il tutto si svolge in un campo “chiuso” a forma di cilindro, sulla cui superficie esterna viaggeremo con la nostra navicella, con cui affronteremo i nemici che ci verranno incontro. Questa almeno era la prassi fino a qualche tempo fa, prima che cominciassero i rilasci dei vari DLC, apportando un po’ di modifiche alla struttura originale del titolo. L’ultimo di questi, il Defenders appunto, sembra essere quello che più di tutti può essere considerato come “portatore di novità”.

La prima tra tutte è anche quella immediatamente più visibile, e cioè il nuovo menù del titolo, appositamente modificato per consentire un accesso più semplice ed immediato alle nuove modalità che qui saranno introdotte: Protettore e Commando. La prima di queste, premesso che non ha nulla a che fare con le procaci signorine sotto i lampioni a cui avete pensato, avrà un aspetto molto familiare rispetto al normale svolgimento del gioco classico, introducendo però qualche piccola variante che ne potrebbe migliorarne alcuni aspetti. Per l’occasione infatti, dovrete puntare a proteggere gli umani rimasti, che ad ogni salvataggio ricostruiranno il proprio mondo e vi doneranno un particolare bonus (tra cui la capacità di trasportare più di uno di loro alla volta, il classico scudo, e via discorrendo). Qui saranno presenti delle versioni potenziate delle capacità delle vostre navette, già viste in precedenza, come l’accelerazione o l’overdrive.

La seconda nuova modalità invece, Commando, trasformerà abbastanza radicalmente il gameplay del gioco a cui siamo stati abituati fino ad ora, anche più rispetto alla modalità Demolizione introdotta con uno dei DLC precedenti. In Commando infatti, non saremo più nell’abitacolo della nostra fidata navetta spaziale, bensì a terra, con in mano solo un fucile ed il coraggio che ci farà essere pronti a difendere la nostra casa dagli attacchi nemici.

Anche se siete veterani del titolo targato Housemarque però, non siate sprovveduti, perché vi accorgerete ben presto che le cose non sono poi così semplici come possono sembrare all’inizio, e più si va avanti, più sarà complesso portare a termine il proprio compito, che sia salvare umani o difendere la propria abitazione.

Oltre a quello che vi abbiamo già presentato, noterete altre due icone relative a Sfide ed Imprese. Le prime sono, visto il nome ovviamente, delle particolari quest che dovrete portare a termine sottostando alle modifiche alle regole che vi saranno proposte di volta in volta. Una divertente alternativa, che sinceramente abbiamo trovato tanto sfiziosa quanto impegnativa se si vuole raggiungere la medaglia d’oro in tutte quelle disponibili. Le imprese infine, sono semplicemente quanto dovrete compiere all’interno di tutto il gioco, raggiungendo i traguardi che qui vi saranno descritti, e che vi faranno guadagnare i punti per far salire il vostro livello pilota. Tante nuove cosine da fare quindi in questo ultimo aggiornamento, che di certo non potrà non essere apprezzato dagli utenti più fedeli.

Housemarque sembra quindi essere ancora molto legata al suo titolo, e lo dimostra il fatto che a distanza di così tanto tempo siano stati resi disponibili contenuti interessantissimi e dalla ottima realizzazione. La giocabilità resta quindi a livelli molto alti, e riesce perfino a migliorare grazie ad i piccoli aggiustamenti fatti grazie ad i suggerimenti dell’utenza.

L’introduzione della controparte leggermente gidierristica legata al grado del pilota è stata sicuramente una mossa astuta, perché in grado di creare ulteriore dipendenza in un gioco che già di per sé è molto addictive. Ovviamente questa caratteristica è un’arma a doppio taglio per i giocatori, perché se da un lato saranno sempre più desiderosi di portare a termine sfide, imprese ed elevare il proprio grado fino al livello più alto, dall’altro canto si ritroveranno a voler letteralmente sparare il controller fuori dalla finestra rigorosamente chiusa, sperando che vada in frantumi a causa delle numerose morti in cui incapperanno durante tutte le rispettive partite. Proprio per questo, ci sentiamo di dirvi che con il suo ultimo aggiornamento, Resogun non è sicuramente un gioco per nabbi. C’è bisogno di allenamento, rilessi, ed anche di una buonissima dose di fortuna (oltre che di calma, sangue freddo, ed ettolitri di camomilla).

Se in singolo quindi ci sono molte ragioni per gettarsi nello spazio cilindrico di Resogun, in multiplayer le cose riescono ad essere perfino migliori di quanto non siano già. Giocare con un amico è un’esperienza terribilmente divertente e densa di adrenalina, anche se dobbiamo ammettere che richiede affiatamento e coordinazione.

Graficamente il titolo non fa che mostrarsi sempre al meglio, grazie ovviamente agli effetti di luce pirotecnici ed agli scenari spettacolari che i ragazzi di Housemarque ci hanno fatto sempre conoscere con i loro titoli, ivi compreso Super Stardust, che a nostro parere resta ancora un ottimo shooter. Tra l’altro, per chi ha scoperto di amare alla follia le ambientazioni del titolo, o per chi ha semplicemente una passione particolare per l’argomento, comunichiamo l’introduzione della modalità fotografica, con cui si potrà immortalare quello che più si desidera, creando quasi dei capolavori.

Il titolo corre alla splendida velocità dei 60fps, e non sembra assolutamente soffrire di nessun calo di framerate, nemmeno quando il nostro fondoschiena metallico sta per essere assaltato da un numero infinito di navicelle nemiche.
Sappiamo già che il titolo è localizzato in italiano, almeno per quello che riguarda la parte testuale, ma notiamo anche qualche piccola “aggiuntina” nel comparto audio, che dall’update ne esce sicuramente migliorato ed arricchito.

Chiudiamo in bellezza forse con un qualcosa che ormai sarà praticamente scontato, ovvero con l’infinita longevità che potrete trovare all’interno del titolo. I vari contenuti disponibili di Resogun vi sapranno tenere impegnati per un numero di ore che non si può quasi immaginare, e questo non può che essere l’ennesimo punto a favore del lavoro di Housemarque.

In conclusione…

Cosa dire quindi di Resogun: Defenders se non che, al pari del titolo originale, è riuscito a stupirci pur essendo un semplice shoot’em up.
Al suo interno, nuove modalità, nuovi nemici, nuovo menù, nuovo sistema di gestione del grado del giocatore, e chi più ne ha più ne metta. In pochissime parole, quasi un gioco nuovo di pacca, anche se ormai abbiamo già abbondantemente esagerato con gli elogi.

Ma gli elogi di cui sopra, vanno principalmente ai ragazzi di Housemarque, che sono stati in grado di fornire un ottimo supporto al loro prodotto (che ricordiamo è stato distribuito gratuitamente ad inizio vita della console Sony di nuova generazione), rifornendolo di ottimi contenuti che si possono comunque acquistare ad un prezzo abbordabilissimo. In ogni caso, anche se non siete stati così fortunati da ricevere il titolo base in omaggio grazie al programma PSN Plus di mamma Sony, è fuori di dubbio che Resogun, oggi ancora di più, sia un must have per la piattaforma PS4, per questa generazione, e per il genere shoot’em up in generale.

Voto: 8,5/10

Fin da piccolo ho sempre amato le storie, che fossero raccontate da un libro, un fumetto, un cartone, un film, o soprattutto da un videogioco. Alcune le ho solo viste, altre le ho sentite così mie da avere l'impressione di averle vissute, ed altre ancora le ho addirittura scritte. Forse sono un pazzo o un sognatore, o tutte e due le cose. Ma continuerò a sognare ed a vivere avventure, per poter dire un giorno "fammi rubare Capitano, un'avventura dove io son l'eroe che combatte accanto a te".

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