Call Of Duty Advanced Warfare: Ascendance – Recensione

Call Of Duty Advanced Warfare: Ascendance – Recensione

Ascendance è il secondo pacchetto di contenuti scaricabili sviluppato da Sledgehammer Games per Call Of Duty: Advanced Warfare, sparatutto uscito a novembre dello scorso anno. Dopo Havoc (qui la recensione), la software house statunitense presenta al pubblico un DLC che si rifà alla stessa formula contenutistica di 4 mappe multiplayer inedite, una nuova sezione per la modalità Exo Zombie e una nuova arma.

Novità principale di questo corposo pacchetto è però la possibilità, grazie ad una playlist online dedicata, di utilizzare il rampino, che di fatto sostituisce il futuristico Exo senza tuttavia rinunciare alla frenesia e alla spettacolarità di scontri acrobatici.

Le mappe incluse nel pacchetto multigiocatore Ascendance sono molto diverse tra loro, variando per grandezza e tipologia, senza contare che ognuna di esse nasconde segreti interessanti, attivabili in specifici momenti durante i match online. Facendo tesoro dei feedback ricevuti dopo la pubblicazione del primo DLC, Sledgehammer Games porta negli store virtuali quattro locazioni differenti, adattate perfettamente alla rapidità del gameplay di Call Of Duty e strutturate in modo da poter supportare senza problemi l’uso del rampino in ogni circostanza.

Ispiratissima è senza dubbio è Perplex, che racchiude un complesso australiano di appartamenti modulari costruiti seguendo un’architettura di tipo verticale. L’adiacenza claustrofobica dei locali interni e l’estrema verticalità ambientale, fanno di Perplex una mappa perfetta per modalità come Hardpoint o Uplink, concentrando la maggior parte degli scontri lungo il perimetro e sui tetti esterni che però, non avendo sufficiente copertura, diventano appostamenti rischiosi soprattutto per i cecchini. Ottima anche per fare pratica con il rampino, grazie alle dimensioni piuttosto contenute e alla moltitudine di appigli da cui talvolta è possibile aggredire nemici ignari o distratti.

Stesso discorso per Climate, una sorta di gigantesca cupola artificiale che preserva e monitora svariate attività biologiche. Il complesso principale è attraversato da corsi d’acqua navigabili da cui tendere letali imboscate e gli stretti corridoi periferici sono l’ideale per appostamenti con armi a lungo raggio. Le cose cambiano quando il sistema di purificazione dell’acqua si blocca, trasformando il bacino in una mortale pozza acida; l’evento dinamico di Climate è uno dei più interessanti e coinvolgenti di tutto il pacchetto e allerta i giocatori, punendo senza pietà quelli più sprovveduti. Uccisione Confermata ed il classico Deathmatch a Squadre sono le modalità di gioco più adatte a questa mappa, che fa della sua struttura variabile il suo punto forte, nonostante anche in questo caso le dimensioni generali siano abbastanza moderate.

Chop Shop è una mappa molto particolare, che per certi versi ricorda le ambientazioni pseudo-urbane di Unreal Tournament. La battaglia prende luogo in un fatiscente complesso industriale destinato alla vendita di Exo ed impianti cibernetici al mercato nero. La sua simmetria esalta gli scontri come Cattura la Bandiera o Uplink, mentre tende a penalizzare l’imprevedibilità episodica del Deathmatch a squadre. Leggermente più grande di altre anche se molto canonica nella sua interezza, Chop Shop nasconde nel profondo un’arma dal potere devastante, la Torretta Repulsiva Avanzata ad impulsi EMP che se usata con il giusto tempismo, è capace di ribaltare le sorti dello scontro in pochi secondi.

Unico neo di tutto il pacchetto è invece Site 244, territorio sito nei pressi dell’evocativo Monte Rushmore, dove si è schiantato un veicolo di origini aliene che squadre di fazione opposta si contendono. Nonostante la grandezza ambientale che sposa l’utilizzo smodato di armi a medio e lungo raggio, la semplicità strutturale un po’ forzata e la mancanza quasi totale di coperture significative, rendono Site 244 non al livello delle precedenti. Da sottolineare però gli effetti di una killstreak molto alta, che in questa particolare mappa dà la possibilità al giocatore di entrare in contatto diretto con una spora aliena, ricevendo in cambio abilità uniche come quella di vedere attraverso i muri e resistere maggiormente agli attacchi nemici.

Non poteva mancare l’espansione Exo Zombie, che in Ascendance si arricchisce ulteriormente con un nuovo scenario e la possibilità di utilizzare il rampino anche in cooperativa; infatti risulta quanto mai prezioso man mano che le ondate si fanno più critiche, in quanto col giusto tempismo si può sgusciare via da una situazione potenzialmente rischiosa con la sola pressione di un tasto. Infection è il nome di questa seconda espansione a tema zombi della cooperativa di Call Of Duty, che per l’occasione sblocca una nuova area di gioco chiamata Burger Town.

La sinossi segue le vicissitudini del precedente episodio, con i quattro superstiti del sito ATLAS in fuga da un pericoloso agente patogeno sfuggito al controllo del personale. In Burger Town i protagonisti dovranno vedersela con nuove e pericolose tipologie di infetti, come gli Oozer e gli enormi Goliath Exo Zombies, capaci di attacchi devastanti ad ampio raggio. Anche in questo caso sono presenti delle zone piene del gas tossico che trasforma le persone normali in morti viventi: se uno dei giocatori viene accidentalmente infettato, dovrà correre ai ripari raggiungendo la zona di decontaminazione situata nelle fogne. Come Outbreak, anche Infection mantiene alto il livello di questa modalità extra, vero e proprio gioiello di tutto il gioco, che miscela in maniera eccellente il frenetico gameplay della saga all’intelligente introduzione cooperativa tra 4 giocatori. Il plot narrativo è forse un po’ banale, ma ben si sposa con l’atmosfera generale che vuole comunicare la modalità.

Poche novità per quanto riguarda il reparto balistico del gioco, che anche in quest’espansione si limita ad introdurre una singola nuova arma multiplayer, il fucile OHM. Questa doppia arma è in grado di cambiare modalità di fuoco, da rateo continuo di mitragliatrice leggera a colpo singolo di fucile a pompa, simile per danni all’S-12. Il basso rateo di fuoco fa dell’OHM un’arma molto accurata, perfetta per la lunga e media distanza, seppur con l’aggiunta dei giusti accessori che ne bilanciano ulteriormente le già ottime statistiche.

In conclusione…

Com’è stato prima per Havoc, anche Ascendance si conferma un DLC maturo e ricco di contenuti, tali da giustificarne il prezzo altisonante (15 €). Le 4 mappe multigiocatore offrono nuove stimolanti sfide online, impreziosite dall’inserimento nell’equipaggiamento base del rampino e dalla nuova arma, OHM. Molto calzante anche l’espansione Infection per Exo Zombie, che regalerà agli affezionati di questa modalità ore ed ore di sfrenato divertimento, oltre che la giusta dose di angoscia e terrore che solo un’orda di morti viventi riesce a dare.

Activision riesce nuovamente nell’intento di presentare ai fan di Call of Duty una nuova imperdibile occasione per imbracciare ancora il fucile a distanza di mesi, complice lo sviluppo attento di Sledgehammer Games che mai come ora dimostra di saper ascoltare ed esaudire le richieste dei propri utenti.

Voto: 8/10

Amante dei tatuaggi e del buon vino, crede fermamente nella vita extraterrestre. Ha una passione viscerale per i videogames maturata nel tempo, che lo ha portato a scrivere per molte riviste italiane e siti web specializzati nel settore.

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