Ace Combat: Assault Horizon Legacy Plus – Recensione

Ace Combat: Assault Horizon Legacy Plus – Recensione

Il debutto di ogni nuova macchina da gioco è segnato dalla comparsa di un novero di titoli, alcuni nuovi, altri meno, al fine di costruire il dettagliato mosaico rispondente al nome di “line-up di lancio”.

E’ questo il caso di Ace Combat: Assault Horizon Legacy +, ri-edizione dell’omonimo titolo uscito quattro anni or sono per il diretto predecessore dell’odierna punta di diamante handheld di casa Nintendo, riadattata per meglio sfruttare le caratteristiche peculiari del New 3Ds. Ci troviamo dunque davanti ad un mero escamotage commerciale riempitivo o c’è della sostanza nuova di zecca in questo titolo Project Aces?

Scopriamolo insieme…

Ace Combat: Assault Horizon Legacy + 

Piattaforma: New 3Ds

Genere: Simulatore di volo

Sviluppatore: Project Aces

Publisher: Bandai Namco

Giocatori: 1

Online: Assente

Lingua: Completamente in italiano

Versione Testata: New 3Ds

Quella che stiamo vivendo è, senza ombra di dubbio alcuna, l’era delle ri-edizioni: che si tratti di Director’s Cut o di Remaster in alta definizione di giochi (più o meno) classici fatto sta che l’industry, in preda ad una chiara e lampante crisi creativa, mira a saturare il mercato con riproposizioni di glorie del passato con il (non troppo) velato obiettivo di trarre il massimo guadagno dal minimo sforzo.

Se però in alcuni casi, tra cui Grand Theft Auto V, Final Fantasy X-X/2 o The Last of Us, ci si trova effettivamente di fronte a prodotti dannatamente curati ed ottimizzati per le nuove macchine da gioco, in altri, come ad esempio Sleeping Dogs Definitive Edition, il processo di attualizzazione non ha portato i frutti sperati regalandoci (anzi… facendoci pagare profumatamente) prodotti che poco hanno da aggiungere alla fama dei titoli di origine.

Ace Combat: Assault Horizon Legacy + viene ad ascriversi, ahinoi, a questa seconda categoria: eccezion fatta per qualche nuovo aereo sbloccabile dopo aver terminato la main (and only one) quest e per una gestione della telecamera più ragionata, grazie anche alla presenza del secondo mini-stick analogico del New 3Ds, nulla è mutato rispetto al titolo di origine. Stessa grafica, stesse texture poco nitide e assenza di qualsivoglia modalità aggiuntiva rispetto all’edizione del 2011 rappresentano, purtroppo, un malus non ignorabile ai fini della valutazione finale del prodotto.

L’industry, in preda ad una chiara e lampante crisi creativa, mira a saturare il mercato con riproposizioni di glorie del passato con il (non troppo) velato obiettivo di trarre il massimo guadagno con il minimo sforzo.

La trama di Ace Combat: Assault Horizon Legacy +, per chi non avesse giocato l’edizione “liscia” per Nintendo 3Ds, non brilla certo per originalità: di fronte all’ennesimo conflitto su scala globale dovremo, nei panni di Phoenix, un promettente pilota alle dipendenze del comandante Ulrich Olsen, porre fine allo stesso a suon di intercettazioni, schivate, dogfight e chi più ne ha, più ne metta. Aggiungendo a ciò una linearità incredibile nell’evoluzione della stessa, caratteristica interrotta esclusivamente dalla possibilità di compiere piccole deviazioni, sotto forma di scelta tra missioni alternative, si comprende bene come il gioco presenti, eccezion fatta per la possibilità di sbloccare velivoli extra (ben più potenti degli scassoni a disposizione durante la prima run), un fattore rigiocabilità a dir poco bassissimo.

Tenendo conto, inoltre, che il gioco qui presentato rappresenta una speculare riproduzione di quanto visto quattro anni or sono, invariato sia in termini di contenuto che di giocabilità, si fatica a trovare, a meno che non si conosca per nulla il diretto predecessore, un motivo per consigliare il ri-acquisto ai possessori della “vecchia” versione. Unica differenza rispetto alla precedente incarnazione è la presenza di cinque aerei griffati Nintendo, ciascuno con una livrea a tema ed un armamentario migliore delle controparti “plain”, ma esattamente identici nelle fattezze e, a parte qualche minuscola variazione, anche nelle statistiche di combattimento.

Parallelamente al fronte contenutistico, anche quello meramente tecnico risulta avaro di novità di rilievo: escludendo infatti il (naturale) supporto al 3D Ultra stabile (caratteristica endemica della nuova console di casa Nintendo) e una migliore gestione delle telecamere (atta a sfruttare le nuove peculiarità 3D del New 3Ds) il fronte novità risulta assolutamente vuoto.

Non una modifica al parco textures, apprezzabile nel 2011 ma assolutamente anacronistico oggi, non il fixing dei problemi di aliasing che affliggevano anche la precedente versione né la riscrittura delle routine di dogfight, appassionante ma mai realistico a causa del basso senso di velocità, né l’implementazione di una modalità online permettono a questa edizione di potersi fregiare di quel “plus” forzosamente inserito nel titolo dai ragazzi di Project Aces relegando, in tutto e per tutto, questa versione nella categoria del mero escamotage commerciale atto a gabbare acquirenti poco attenti.

Unica vera novità è il supporto agli Amiibo, caratteristica che permetterà, mediante l’interazione con le amabilissime statuette made in Nintendo, di avere accesso ad un parco aerei ben più pingue di quello presente nel gioco “as it is”, parco velivoli che permetterà di aver ragione con maggiore facilità di nemici comunque mai troppo aggressivi, anche a causa di una intelligenza artificiale tutt’altro che probante, nemmeno ai livelli di difficoltà più elevati.

Poco, davvero troppo poco per giustificare l’immissione sul mercato di una edizione ri-masterizzata.

Non ci siamo.

Ace Combat: Assault Horizon Legacy +, in quanto riproposizione in chiave “next-gen” di un titolo uscito quasi un lustro fa, non riesce nel compito di fornire un’esperienza di gioco aggiornata e diversa, per quanto gradevole,  da quella dell’originale.

Supporto agli Amiibo e al 3D Ultra stabile non rappresentano, inserendo nel computo grafica e textures invariate ed assenza di qualsivoglia modalità aggiuntiva rispetto alla versione del 2011, motivi sufficienti a giustificare l’acquisto di questo titolo.

Se non avete giocato la precedente incarnazione vi troverete davanti un titolo gradevole ma, di certo, non trascendentale: altresì, volgete lo sguardo altrove, non ve ne pentirete.

VOTO: 5/10

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