Resident Evil Revelations 2 – Episodio 4 – Recensione

Resident Evil Revelations 2 – Episodio 4 – Recensione

Siamo infine giunti all’ultimo dei quattro capitoli che compongono Resident Evil Revelations 2. In questa conclusiva e adrenalinica parte dell’avventura, tutti i dubbi ed i segreti accumulati durante i precedenti episodi verranno alla luce in un modo tutto sommato soddisfacente.

In alcuni momenti tuttavia, sembra quasi che Capcom abbia voluto sveltire il finale del gioco, tirando le somme un po’ troppo anticipatamente con dialoghi poco ispirati e difficoltà a tratti altalenante; ma questa sensazione è anche frutto di una campagna che a causa della sua natura episodica, viene giostrata in modo disarticolato, perdendo irrimediabilmente parte del suo fascino.

Mentre iniziano ad essere chiari la provenienza e il destino della piccola Natalia, grazie ad alcune cutscene particolarmente intriganti (di questo e dei capitoli scorsi), la campagna con Claire e Moira arriva agli sgoccioli ed assume una derivazione action quasi estrema, dopo l’ennesimo colpo di scena.

A dir la verità, è proprio la longevità di quest’ultima ad averci fatto storcere il naso: difatti dopo il tanto atteso colloquio con la Guardiana in carne ed ossa, le due coraggiose eroine affrontano una fuga disperata contro il tempo, mentre un impietoso conto alla rovescia (fedele compagno di tutti coloro che hanno giocato uno o più capitoli della saga) indica l’autodistruzione della torre ormai prossima.

Durante la corsa, Claire e Moira affronteranno alcuni dei nemici invisibili con i quali si è scontrato Barry nei capitoli precedenti; inutile dire che senza il prezioso aiuto delle facoltà extrasensoriali di Natalia, questi combattimenti risulteranno molto più ostici, portandovi spesso e volentieri ad una morte piuttosto violenta.

Alcune bottiglie fumogene sparse qua e là per la struttura, aiuteranno le protagoniste ad individuare il pericolo, ma l’atmosfera generale di incombente distruzione ed incontrollata fretta, non sempre sarà d’aiuto a mantenere i nervi saldi.  Tutta la sequenza finale si rivela comunque abbastanza coinvolgente, in pieno stile Resident Evil, non solo per gli scontri a fuoco, ma anche per l’inesorabile scorrere del tempo che aggiunge quella dose extra di difficoltà che i giocatori più determinati non disdegneranno.

Il discorso è invece diametralmente opposto per la coppia Barry-Natalia, la cui avventura finale è più lunga e ragionata, portando i due personaggi in oscure miniere sature di gas velenosi, alla ricerca della creatura responsabile di tutto ciò che di malvagio è accaduto sull’isola. Queste sessioni obbligano il giocatore a muoversi rapidamente, senza indugiare troppo tempo tra le nubi tossiche del sottosuolo, cercando costantemente sacche d’aria pulita per lasciar riposare i due protagonisti. Ovviamente questo non esclude feroci combattimenti con alcuni degli ultimi mutanti sopravvissuti dell’isola, che non esiteranno ad attaccare Barry e Natalia nemmeno durante i faticosi spostamenti nelle gallerie contaminate. Tutto questo rende quest’ultima parte di gioco particolarmente riuscita e soddisfacente, merito dell’atmosfera claustrofobica e di un’egregia miscela di scontri a fuoco ed esplorazione, la quale sfocia addirittura in piccoli puzzle ambientali d’effetto.

Se nel terzo episodio avevamo lodato l’atto di Claire e Moira, grazie soprattutto a riuscitissime ambientazioni e ad alcune dinamiche di gioco fortemente ispirate ai primi capitoli della saga Capcom, questa volta non possiamo esimerci dal premiare l’avventura di Barry e Natalia, che porta coraggiosamente avanti le dinamiche ruolistiche dei due protagonisti, che devono essere alternati per poter sfruttare al meglio le abilità individuali. Ancora una volta sono le peculiarità di Natalia ad uscire vincenti dal confronto con quelle di Moira, ridotta ormai ad un extra inventario ambulante di una Claire sempre più autonoma ed agguerrita.

Revelations 2 termina con la classica boss-fight finale, affrontata da Barry e un altro personaggio che, a sorpresa, entra in scena durante l’ultima fase del combattimento. Combattimento particolarmente lungo ed ostico, che per tutta una serie di particolari -senza andare troppo nello specifico- ricorda l’epica battaglia con il Tyrant di Resident Evil o il confronto finale con Nemesis di Resident Evil 3. Una volta concluso, la campagna si chiude con due finali differenti (uno positivo ed uno negativo), ma entrambi lasciando uno spiraglio aperto per un eventuale terzo Revelations, che con tutta probabilità andrà a chiudere le trilogia iniziata su 3DS.

Oltre la campagna principale, Resident Evil Revelations 2 offre due brevi spin-off, intitolati La Prova e Piccola Donna, che fa vestire i panni di Moira e successivamente di Natalia con l’intento di spiegare alcuni interessanti retroscena delle due co-protagoniste. Entrambi i livelli sono piacevoli da giocare e terminare, anche per il gameplay diametralmente opposto che offrono (quello di Moira è improntato sull’azione pura, mentre quello di Natalia verte più sull’approccio stealth) e per alcune rivelazioni che, al contempo, portano allo scoperto.

Ad aumentare ulteriormente la longevità di gioco, c’è la possibilità di iniziare nuovamente i capitoli distinti con una serie di modificatori, come i nemici invisibili, il conto alla rovescia o l’applicazione di filtri visivi. Tutti questi extra non possono che essere apprezzati ed invogliano i giocatori desiderosi di sbloccare i numerosi bonus presenti nel gioco, tra cui alcuni costumi segreti, armi bonus e concept arts, senza contare gli emblemi e i disegni segreti di Kafka da collezionare.

La modalità RAID, disponibile già dal primo episodio, si arricchisce di nuove ambientazioni ispirate ai recenti episodi della saga e personaggi giocabili, tra cui l’indimenticabile Hunk ed ovviamente Albert Wesker; nonostante non apporti significative novità rispetto alla campagna principale, questa modalità secondaria si rivela piacevole da affrontare, grazie ad un’inaspettata profondità di gioco e l’immane quantità di materiale extra da ottenere.


Qui di seguito trovate le recensioni dei singoli episodi

In conclusione…

Giunto alla sua conclusione, Resident Evil Revelations 2 si rivela come uno dei più riusciti sequel del genere. Siamo però ancora molto distanti dai fasti della storica saga, che se si esclude il pregevole remaster del primo Resident Evil su GameCube, ancora fatica a ritrovare la propria identità.

Revelations 2 tenta di stravolgere le carte in tavola, con due filoni narrativi distinti (anche a livello temporale) che ci mettono nei panni di Claire Redfield e Barry Burton, entrambi supportati da altri personaggi con cui cooperare si rivela necessario, nonché utile per la sopravvivenza.

Al di là di alcuni momenti più deboli e stereotipati ed un comparto tecnico assolutamente inadeguato agli attuali standard generazionali, Resident Evil Revelations 2 merita il plauso di reincarnare con discreto successo i dogmi canonici della saga e riabilitarne il nome, proponendo in modo misurato alcune innovazioni.

La struttura episodica a nostro avviso però tende a penalizzare il titolo e la sua trama, che perde parte del suo fascino a causa dell’inevitabile e forzata frammentazione in più punti. Buono il grande quantitativo di extra, sotto forma non solo di modalità di gioco bonus, ma anche di collezionabili in-game che favoriscono la rigiocabilità.
Un Resident Evil che fa onore al suo predecessore quindi, rendendo il filone Revelations il punto di partenza per la tanto attesa rinascita.

Voto: 7.5/10

Amante dei tatuaggi e del buon vino, crede fermamente nella vita extraterrestre. Ha una passione viscerale per i videogames maturata nel tempo, che lo ha portato a scrivere per molte riviste italiane e siti web specializzati nel settore.

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