Call Of Duty Advanced Warfare: Havoc – Recensione

Call Of Duty Advanced Warfare: Havoc – Recensione

L’uscita di Call Of Duty Advanced Warfare è stata accolta positivamente da critica e pubblico, segnale che il lavoro svolto da Sledgehammer Games ha soddisfatto le aspettative, riuscendo a portare sugli scaffali un prodotto che in qualche modo rinfresca le dinamiche di gioco ormai stantie del brand senza snaturarlo totalmente. Com’è ormai consuetudine da qualche anno, anche per Advanced Warfare verranno pubblicati tre pacchetti scaricabili nel corso del 2015, atti a migliorare in primo luogo l’esperienza online, con l’aggiunta di mappe, modalità e armi inedite.

A gennaio è uscito il primo dei DLC previsti, Havoc, che tra le altre cose presenta la tanto attesa Exo Zombi, classica modalità cooperativa del franchise -ideata da Treyarch– e migliorata e adattata al più vivace gameplay dell’ultimo Call Of Duty. Oltre questo, sarà possibile accedere a quattro mappe esclusive e ad un nuovo fucile mitragliatore dall’aspetto futuristico; senza subbio un pacchetto invitante che conferma la predisposizione del team di sviluppo a supportare in maniera importante un gioco dal bacino d’utenza così imponente.

Chi ha avuto modo di giocare a uno dei COD negli ultimi anni, ha sicuramente fatto almeno una partita alla modalità “Zombi”. Una modalità uscita per la prima volta in World At War di Treyarch e poi più volte utilizzata dal franchise come bonus di fine campagna. Resasi conto dell’incredibile potenziale, anche Sledgehammer ha sviluppato una versione molto personale di Zombi, rendendola accessibile solo tramite download del DLC Havoc.

In questo caso la suddetta modalità diventa quasi un’avventura a parte, con la partecipazione di illustri volti del grande cinema hollywoodiano, da John Malkovich  a Billy Paxton, passando per Rose McGowan e John Bernthal, che similmente a Kevin Spacey per la campagna principale, offrono le loro fattezze e voci ai 4 protagonisti. Ognuno di loro svolge una mansione ben precisa all’interno della grande struttura di ricerca segreta ATLAS, che improvvisamente viene messa in quarantena, invasa da una qualche specie di morbo virale sconosciuto così rapido e letale che anche il piano di evacuazione generale fallisce miseramente. Il plot, lo riconosciamo, non è dei più originali, prendendo spunto dalle trame di numerosi film e libri sull’argomento, ma svolge più che il bene il ruolo preposto, ossia fornire uno spunto che giustifichi la massiccia ed estemporanea presenza dei non-morti.

I giocatori iniziano con una sola pistola e qualche caricatore, giusto il necessario per affrontare i primi zombi e accedere alla struttura di sicurezza dove sono nascoste le armi più pericolose, ed ovviamente le suite EXO. Ondata dopo ondata, ogni singolo protagonista acquisirà un certo livello di esperienza e crediti che potrà utilizzare per rifornirsi di munizioni o per acquistare nuovo equipaggiamento (fucili, pistole, mitragliette, granate o potenziamenti per l’Exo).

Parte integrante della struttura di gioco è la cooperazione tra i 4 superstiti, i quali si ritroveranno ad affrontare non-morti sempre più agguerriti e pericolosi. Potete dimenticarvi infatti i lenti ed impacciati azzannatori de “L’alba Dei Morti Viventi”: in Exo Zombi i nemici sono tutti dotati di un’armatura di supporto e quindi in grado di correre, effettuare salti e manovre acrobatiche in aria o addirittura attaccare con pugni e calci, spuntando da ogni vicolo oscuro, da ogni angolo, da ogni più incognita fessura, come un inarrestabile male purulento sgorga da una ferita infetta. Difficoltà resa ancora più ardua dall’impressionante numero di morti viventi che in alcuni casi i protagonisti saranno obbligati a fronteggiare e dalla loro IA, che se prima era un vantaggio da sfruttare a favore, ora diventa un ostacolo che si è forzati a superare con arguzia, tempismo e una buona dose di collaborazione. Fortunatamente l’edificio in quarantena è immenso e alcune delle zone prima inaccessibili possono essere sbloccate con un certo numero di crediti ottenuti dalle uccisioni, in modo da ingrandire progressivamente l’area di gioco e con essa le possibilità di migliorare il proprio equipaggiamento.

I protagonisti possono vantare di un discreto carisma, grazie soprattutto al doppiaggio originale degli attori impersonati e di alcuni siparietti comici saltuariamente imbastiti tra loro, anche se avremmo gradito magari una maggiore personalità, con l’introduzione ad esempio di abilità speciali uniche.

Oltre alla corposa modalità Exo Zombi, il pacchetto Havoc presenta anche una nuova arma immediatamente selezionabile nel multiplayer, ossia il fucile d’assalto AE4 capace di sparare proiettili di energia concentrata altamente precisi e 4 mappe nuove di zecca.

Core è una delle ambientazioni più riuscite, incentrando l’azione nel deserto del Gobi, più precisamente tra le rovine di una centrale nucleare in disuso. Le gallerie attorno la turbina centrale offrono ottimi spunti per imboscate e scontri diretti, mentre le strutture abbandonate tra le dune desertiche sono perfette postazioni per chi preferisce imbracciare i fucili da cecchino. In specifici casi è possibile richiedere l’aiuto dei droni decontaminanti che in pochi minuti fanno piazza pulita degli avversari con grande precisione: quale occasione migliore per ribaltare la partita?

Drift catapulta i giocatori nel mezzo di un impianto sciistico ad alta quota, trasformato per l’occasione in un pericoloso campo di battaglia. Punto nevralgico della mappa è il carosello funzionante nella piazza centrale, teatro di cruenti scontri e infiammate scariche di proiettili tra le baite adiacenti. Pur non così vasta come ci si aspetterebbe, Drift può cambiare completamente morfologia a causa della devastante valanga di neve che si abbatte sul piccolo villaggio, disorientando i giocatori e fornendo un ottimo diversivo durante i match più strategici, come Cattura la Bandiera o Postazione.

Sideshow è senza dubbio una delle mappe più iconiche di tutta la produzione Sledgehammer. Situata all’ombra della Torre del Diavolo, questo motel abbandonato riserva più di una sorpresa agli ignari contendenti che ci si ritrovano a combattere.

Grazie all’armatura Exo è possibile con pochi salti raggiungere i tetti della struttura per tenere sotto controllo i movimenti avversari ed eliminare con un singolo colpo i più sprovveduti. Gli stretti corridoi dell’albergo e le sue numerose stanze a tema esplorabili rendono la vita facile agli amanti dei fucili a pompa, che possono sfruttare la fatiscenza del motel per attraversare i complessi minerari adiacenti e sorprendere i nemici alle spalle.
Particolarmente indicata per modalità classiche come Deathmatch a Squadre, le serie di punti attivate in Sideshow danno vita alla “magia del clown” che fa letteralmente piovere sul terreno di guerra bombe giganti ad alto potenziale esplosivo!

Urban è un gradito ritorno alle meccaniche di gioco dei first person shooter online anni 90’, dove la velocità e la precisione nell’esecuzione era tutto ciò che contava per vincere il match. In un futuristico quartiere di Dallas, un massimo di 16 giocatori si immedesima in una scatenata battaglia senza esclusione di colpi: le ridotte dimensioni del complesso urbano aumentano la frenesia dello scontro ed il senso di claustrofobia che esso trasmette, riducendo praticamente a zero i tempi morti. Ogni tatticismo è vano, ogni tentativo di aggirare il nemico è inutile a causa dell’estremo ritmo di gioco, attenuato in minima parte solo se –grazie ad una pregressa conoscenza della mappa- ci si riesce ad appostare in attesa del malcapitato di turno.
Le paratie blindate che vengono giù sul finire della partita corroborano ulteriormente il dinamismo del conflitto, limitando ulteriormente i confini ambientali e modificando non poco la struttura originale.

In conclusione…

Sledgehammer Games non delude e ci trasporta con successo in una modalità cooperativa al cardiopalma da cui difficilmente riuscirete a staccarvi, soprattutto se supportati da un gruppo di amici appassionato e rodato. L’introduzione delle suite Exo anche per gli zombi è una trovata intrigante, che stravolge le vecchie regole del gioco e ne instaura di nuove, ancor più dure da rispettare, assicurando ore ed ore di divertimento sia ai fan di questa modalità che a tutti i videogiocatori che hanno apprezzato il gameplay di Advanced Warfare.

Anche le 4 mappe multiplayer incluse nel pacchetto risultano tutte estremamente interessanti da provare, ricche di spunti e di rivelazioni che si sposano con successo a tutte le modalità competitive più gettonate.
Il prezzo (20€) non è dei più economici, ma si tratta della tariffa standard di casa Activision e mai come in questo caso giustificata anche dall’aggiunta di una modalità di gioco cooperativo ex-novo che si va ad affiancare alla già nota Exo-Survival.

Voto: 8/10

Amante dei tatuaggi e del buon vino, crede fermamente nella vita extraterrestre. Ha una passione viscerale per i videogames maturata nel tempo, che lo ha portato a scrivere per molte riviste italiane e siti web specializzati nel settore.

Lost Password