New Nintendo 3DS – Recensione

New Nintendo 3DS – Recensione

Per chi come il sottoscritto porterà sempre nel cuore il primo GameBoy, ogni volta che una nuova console portatile Nintendo arriva sul mercato, le aspettative sono sempre altissime; anche quando in fondo di “New” c’è poco… Uscito già da qualche mese in Giappone (dove ha venduto piuttosto bene), il New 3DS (e New 3DS XL) è infatti il restyling della console portatile Nintendo uscita più o meno quattro anni fa, la quale, dopo una partenza tutt’altro che fulminea, si è ripresa alla grande e ci ha regalato tante ore di divertimento. Nel frattempo, oltre alla versione XL del 3DS, è uscito poco più di un anno fa il 2DS, versione “da battaglia” del 3DS, senza l’effetto 3D, con un design diverso ed un prezzo più accessibile. Ci teniamo a ricordare il 2DS perché il New 3DS eredita da quest’ultimo diversi particolari.

Prima di passare all’analisi della console, sappiamo che se state leggendo questa recensione, probabilmente è perché una domanda vi perseguita: “vale la pena comprare il New Nintendo 3DS?” Anche se non riusciremo a darvi una risposta precisa a questa domanda, quello che faremo è darvi tutti gli indizi per permettere ad ognuno di voi, ognuno in base alle proprie esigenze, di trovare la risposta che cerca!

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Si sa che l’abito non fa il monaco, ma non possiamo esimerci dal commentare la confezione del New 3DS, colorata al punto giusto, in puro Nintendo Style. Se quella del New 3DS XL è molto più sobria, quella della versione “standard” punta dritta ad un target giovanile ed allo stesso tempo evidenzia una delle sue caratteristiche principali: la possibilità di intercambiare le cover. Ma di questo ne parleremo più avanti. Passando a quello che c’è all’interno della confezione, dobbiamo ammettere che i tempi in cui nella confezione del GameBoy c’erano oltre i libretti d’istruzioni vari, il cavo per giocare in due (ormai superato eh), dei fantastici auricolari, una vera Killer App come Tetris e persino le pile, sono lontani; qui è tutto ridotto all’osso. Quello che troveremo saranno i libretti d’istruzione (una guida rapida ed un manuale più corposo), delle carte per la Realtà Aumentata e nientepopodimeno che… un New Nintendo 3DS! Anche se non la troviamo nella confezione, dobbiamo precisare che all’interno del New 3DS è già inserita una scheda Micro SD da 4GB. Così come già successo in passato, Nintendo ha scelto (vuoi perché molti degli acquirenti avranno già un DSi o un 3DS, vuoi per poter proporre un prezzo più basso) di non includere l’alimentatore nella confezione. Quindi, chi ha già un 3DS qualsiasi, un 2DS o anche un DSi , potrà utilizzare l’alimentatore che ha già; tutti gli altri dovranno invece comprarlo separatamente (il prezzo si aggira intorno ai 15 euro).
Se da un lato, essendo già possessori di più di un suddetto alimentatore, non è un problema per noi e ci fa piacere risparmiare quei 10-15 euro sul prezzo d’acquisto, dall’altro crediamo che sarebbe ora anche per Nintendo di standardizzarsi: una porta micro USB sarebbe stata la soluzione migliore per tutti, e forse quella definitiva.

I tempi sono cambiati, le confezioni delle console (così come quelle dei giochi) sono sempre più essenziali. Persino i Bundle in edizione limitata del New 3DS XL, hanno una copia “preinstallata” del gioco… No comment…

Passiamo ora ad analizzare quello che è il cuore della nostra recensione, ossia la console. Inutile dirvi che trattandosi di restyling, non c’è alcuna rivoluzione nell’aspetto del New 3DS, tuttavia ci sono tanti accorgimenti che la rendono senza dubbio più bella rispetto alla precedente versione. Le linee sono più tondeggianti e la tinta è unica, se escludiamo le cover intercambiabili. Aprendolo, la prima cosa che salterà all’occhio ai fan Nintendo di lunga data sarà la colorazione dei tasti A, B, X, Y, che riprende quella dello storico joypad del Super Famicom (da noi Super Nintendo). Gli schermi del New 3DS sono leggermente più grandi (identici invece quelli della versione XL), ed oltre ad una diversa disposizione dei tasti, troviamo l’aggiunta del C-Stick e dei tasti dorsali ZL e ZR.

Le Cover, il cui prezzo si aggira intorno ai 15 euro, sono facilmente intercambiabili. Per rimuovere quella superiore basta fare leva al punto giusto e sollevarla, mentre per quella inferiore prima bisogna svitare due piccole viti, visto che nasconde e protegge la batteria removibile e lo slot per la micro SD. Senza dubbio la scelta delle cover intercambiabili permetterà ad ogni videogiocatore di personalizzare come meglio crede la propria console, dandole un tocco di esclusività, ed a Nintendo di avere un’altra esca con cui attirare noi povere prede…
Dobbiamo dire che nonostante ci sia la possibilità di cambiare le cover, la console dà una sensazione di solidità indiscutibile ed appare davvero per nulla “plasticosa”. Pesante e robusta al punto giusto, cosa che per una console portatile è fondamentale, viste le sollecitazioni ed i maltrattamenti a cui dovrà resistere (soprattutto nel caso di bambini “Poké-zuma-catch’em all”).

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Come dicevamo all’inizio, alcuni dei cambiamenti del New 3DS sono stati ereditati dal Nintendo 2DS: ci riferiamo al tasto home ed ai tasti Select e Start, oltre alla mancanza dell’interruttore Wireless, attivabile e disattivatile adesso solamente tramite il menù. La levetta del volume è stata spostata al lato opposto di quella dell’effetto 3D, posizione che impedisce di alzare o abbassare involontariamente il volume durante le sessioni più concitate. Entrambe le levette hanno la possibilità di portare a 0 il livello (di volume o effetto 3D), tramite un click che avviene in fondo alla corsa delle stesse. Il tasto Power è stato spostato nella parte bassa della console, insieme allo slot per le cartucce ed al pennino, mentre restano in alto la porta infrarossi e la presa per l’alimentatore. Questa scelta è sicuramente dovuta all’aggiunta dei due tasti dorsali. I più attenti noteranno un sensore accanto alla fotocamera interna, ma ne parleremo quando toccheremo il tasto “3D”.

Quello che rappresenta il cambiamento sostanziale nel New 3DS è l’aggiunta del C-Stick e dei già citati tasti dorsali ZL e ZR. Con il 3DS ed il 3DS XL, Nintendo aveva ovviato a questa imperdonabile mancanza con un accessorio di scarsissimo successo: il “pad scorrevole pro”: un padellone che aggiungeva proprio i tasti di cui sopra, oltre ad uno stick analogico destro. Il problema di quest’accessorio è che va contro ogni logica di praticità e portabilità, soprattutto nella versione XL (nonostante entrambi funzionassero più che bene). Nintendo lancia quindi una nuova versione della console anche per includere finalmente questi controlli, che al giorno d’oggi sono indispensabili per alcuni generi videoludici: la levetta destra è infatti utilizzata principalmente per muovere la telecamera nei giochi action in terza o prima persona (quest’ultimi latitanti su 3DS).
Se i tasti ZL e ZR sono pratici, funzionali e permettono di essere premuti agevolmente anche senza premere i tasti L ed R, non possiamo essere altrettanto soddisfatti del C-Stick. Quello che ci aspettavamo (visto che per quattro anni abbiamo dovuto farne a meno) era una vera levetta analogica. Quello che invece abbiamo sul New 3DS è uno stick semi-rigido, che in base alla forza esercitata su una direzione qualsiasi, riproduce il movimento analogico. Inutile dire che il risultato non è quello di un normale stick analogico: è molto sensibile e bisogna prenderci confidenza prima di riuscire a padroneggiarlo come si deve, anche se crediamo che nemmeno col tempo riusciremo a farloal meglio. Lo abbiamo provato con Resident Evil Revelations e nei momenti concitati, come quando bisogna mirare alla testa degli zombie, ci siamo trovati non proprio a nostro agio. Sappiamo che lo spazio a disposizione non era poi molto, ma Nintendo avrebbe potuto optare per una soluzione migliore.
Possiamo però dire che in generale, nonostante le ridotte dimensioni della console (è leggermente più grande del 3DS originale), l’ergonomia è buona, ci si riesce a giocare senza farsi venire crampi o senza che le dita si incastrino tra loro. Non l’abbiamo provata, ma sicuramente la versione XL, seppur perdendo in portabilità, guadagna qualche punto in comodità e praticità mentre si gioca.

Per quanto sia fondamentale la costruzione di una console portatile e la sua ergonomia, altrettanto importante lo è la qualità visiva. Come dicevamo, i due schermi del New Nintendo 3DS sono leggermente più grandi rispetto a quelli del Nintendo 3DS, ma essendo ormai abituati a giocare alla versione XL, è stato un po’ un trama fare questo “passo indietro”. Tuttavia, anche se si tratta di pochi millimetri, giocandoci è percettibile ed i vostri occhi ve ne saranno grati. La qualità degli schermi è rimasta invariata rispetto al 3DS XL, ma c’è qualche novità. Vedete quel sensore accanto alla fotocamera interna? Bene, quest’ultimo permette di utilizzare la regolazione automatica della luminosità, che vi farà risparmiare la batteria quando si gioca in condizioni di scarsa luminosità, riducendo quella degli schermi del New 3DS.

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La funzione principale di quel sensore è però un’altra: serve infatti a capire da quale angolazione guardiamo lo schermo, per far sì che la visione in 3D sia sempre ottimale. Per chi non lo sapesse, il nome 3DS deriva proprio dalla capacità dello schermo superiore della console, di visualizzare le immagini con un effetto 3D, senza l’utilizzo dei canonici occhiali. Che piaccia o meno l’effetto 3D, sul 3DS e 3DS XL questo funzionava solo se lo schermo della console era ben allineato con il vostro sguardo, altrimenti l’immagine donava un effetto “mal di mare”. Il problema di una console portatile è che per forza di cose, anche se si gioca ad un gioco “tranquillo”, è impossibile mantenere sempre nella stessa posizione la console.
Lo schermo del New 3DS, unito al sensore (il quale riconosce la posizione/angolazione della vostra testa) fa sì che anche muovendo la console, l’effetto 3D resti sempre qualitativamente uguale. Almeno sulla carta: Nintendo dice infatti che questa soluzione permette di godere dell’effetto 3D da qualsiasi angolazione. Quello che abbiamo constatato noi è che adesso, chi non può fare a meno dell’effetto 3D, può giocarci senza mummificarsi nella stessa posizione per ore. Lievi movimenti della testa o della console adesso non rovinano l’esperienza 3D, ma pensare di guardare lo schermo da qualsiasi angolazione senza provare alcun fastidio è un’utopia.
Sinceramente per noi il 3D non è mai stato il punto forte del 3DS, e non crediamo di aver giocato per più di 20 minuti con la funzione attiva, quindi la funzionalità del nuovo schermo l’abbiamo analizzata per dovere di cronaca, pur restando per noi superflua (ed ora possiamo finalmente spegnere l’effetto 3D ndr.)

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Quello che invece è il pezzo forte del New 3DS, così come del 3DS e di qualsiasi console targata Nintendo, sono i giochi. Nintendo è maestra in questo e le sue console sono vere ispiratrici anche per software house esterne, le quali riescono a sfruttare sempre al massimo le loro caratteristiche. Bene, il New 3DS è compatibile con tutti i giochi del 3DS (e DS), ma a partire da Xenoblade Chronicles 3D ci saranno dei giochi sviluppati esclusivamente per questa console SUPERFLUO ->[, che quindi non funzioneranno sugli altri 3DS]! Questo non a causa del C-Stick o di ZL-ZR (mancanza ovviabile col pad scorrevole pro), ma perché New Nintendo 3DS è stata cambiata anche internamente. Pur non conoscendone i dettagli tecnici, l’hardware della console adesso è più potente ed evidentemente gli sviluppatori vogliono sfruttare questa potenza per realizzare giochi migliori.
Quello che abbiamo potuto constatare noi è che i caricamenti dei software sono più rapidi, ma sicuramente la differenza si noterà solo con i software dedicati.

Oltre ad una maggior potenza, c’è un’altra introduzione hardware, quest’ultima dovuta forse più ad un’esigenza commerciale che funzionale. Stiamo parlando della connettività NFC, che permetterà ai New Nintendo 3DS di riconoscere gli amiibo, le mini action figure di Nintendo che permettono di aggiungere personaggi o altri contenuti di gioco una volta poggiate sull’apposita area. In questo caso gli amiibo andranno poggiati sullo schermo inferiore del New 3DS ed una volta riconosciuti dalla console, potranno essere nuovamente messi in esposizione (eh sì, dobbiamo ammetterlo, sono fantastici!)

Con questa, le novità del New 3DS sono finite. Le fotocamere sono rimaste invariate (vi ricordiamo che quelle esterne permettono di scattare foto in 3D). Per quel che riguarda il software resta tutto immutato. Nintendo parla anche di una maggior durata della batteria, dovuta sia al nuovo hardware, che alla possibilità di settare la luminosità automatica ed evitare inutili sprechi. Noi non abbiamo notato particolari cambiamenti rispetto al 3DS, la durata della batteria resta intorno alle 4 ore di gioco. Ah, dimenticavamo di dirvi il prezzo della console: 169 euro circa, in linea con il prezzo della precedente versione (dopo il taglio di prezzo!) Se pensate che “bigger is better” allora dovrete arrivare alla somma di 199 euro circa per la versione XL.

È l’ora del verdetto…

Partiamo col dire che esteticamente il New Nintendo 3DS, soprattutto se abbinato a delle cover, è una console davvero bella. Elegante, sobria, ma allo stesso tempo allegra e “Nintendosa”. Grazie alle dimensioni da vera portatile, alle cover intercambiabili ed ai tasti che richiamano il Super Nintendo, la versione standard sarà senza dubbio quella che farà innamorare i videogiocatori. Bella e davvero robusta, cosa non indifferente in una console portatile. E se il restyle dal punto di vista estetico c’è stato, possiamo dire lo stesso anche per il resto? Certamente l’introduzione del C-Stick (e dei tasti dorsali addizionali) permetteranno agli sviluppatori di esprimersi più liberamente, ed a noi videogiocatori di non dover ricorrere ad orribili marchingegni (il pad scorrevole pro), ma dobbiamo dire che Nintendo avrebbe potuto realizzare meglio il C-Stick. Così com’è funziona, ma non proprio come ci saremmo aspettati. Per quel che riguarda il 3D, l’effetto “3D super stabile” permetterà di giocare in 3D senza fastidiosi sfarfallii quando ci si muove, ma davvero c’è qualcuno che è interessato a questa funzionalità?! La potenza maggiorata e la possibilità di usare gli amiibo, faranno sì che inizino ad uscire giochi esclusivi (e si spera anche migliori) per New 3DS, ed un giorno questa console potrebbe diventare l’unica scelta per chi volesse giocare all’ennesimo Super Mario. Per adesso la riteniamo un’opportunità, da valutare in base alle proprie esigenze… Ed eccoci quindi tornare al dubbio “amletico”: New 3DS o no? E se sì, quale?

Se non avete ancora un 3DS, prendete assolutamente il New 3DS. È la miglior console portatile di Nintendo, anche se costa qualcosa più delle altre, ma è anche un investimento per il futuro, quando usciranno giochi esclusivi o sentirete l’esigenza di utilizzare il vostro amiibo. E poi ha quattro tasti dorsali ed (una sorta) di stick analogico.
Se avete già un 3DS, potrebbe essere arrivato il momento di cambiarlo… oppure no. Al momento non offre novità degne di un upgrade immediato, a meno che il vostro 3DS non vi stia abbandonando.  Magari potreste attendere che esca un gioco esclusivo per New 3DS di cui non potete fare a meno, oppure la necessità di giocare appieno un gioco come Zelda Majora’s Mask.
Ed infine, una volta scelto di acquistarlo, su quale versione mi butto? Qui la scelta è proprio personale. Il New Nintendo 3DS è esteticamente più bello e più comodo a livello di portabilità. Il New 3DS XL è più elegante e serioso, ha dalla sua uno schermo che renderà giustizia ai coloratissimi giochi Nintendo, ed allo stesso tempo sarà più comodo giocarci. Tutto questo però grava sulle dimensioni (e sulla portabilità quindi) e sul prezzo. Crediamo che con questo sia davvero tutto!

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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