Company Of Heroes 2: Ardennes Assault – Recensione

Company Of Heroes 2: Ardennes Assault – Recensione

Relic e Sega sono tornati e lanciano la sfida a tutti gli appassionati di RTS con una magnifica espansione per Company Of Heroes 2. Ardennes Assault, uno dei teatri più difficili sullo scacchiere della Seconda Guerra Mondiale che vide fronteggiarsi le versatili truppe meccanizzate alleate e le potenti truppe corazzate di uno spietato e disperato Oberkommando è magistralmente messo a disposizione in una versione Stand Alone – Single Player per confrontarsi con una A.I. sempre più perfetta e raffinata, 18 scenari che ricostruiscono i luoghi chiave dell’Offensiva delle Ardenne e obiettivi dinamici che permettono diversi percorsi per affinare la migliore strategia di vittoria. Questo non è un gioco per novellini, come del resto non lo era nemmeno Company Of Heroes 2, lo testimonia la quasi totale assenza di un tutorial in grado di mettere sulla giusta strada i meno esperti e rendere la vita più facile alle truppe statunitensi, quelle che si dovranno guidare alla vittoria attraverso il controllo di tre compagnie distinte e tre ufficiali diversi. Evviva! Poco tutorial, molto onore!…la guerra è un inferno no?!

 Per entrare nello spirito di questa ottima espansione, come di consueto, visto che si tratta di storia “recente” è meglio rinfrescare la memoria su cosa andremo a cannoneggiare. L’Offensiva delle Ardenne si svolse tra il 16 dicembre 1944 e il 28 gennaio 1945, in una zona collinare e boschiva che si estende fra la Francia, il Belgio e parte del Lussemburgo.

Inchiodare la travolgente avanzata degli Alleati (Inglesi e Americani) in questa zona era l’ultima speranza che rimaneva ad Hitler per spezzare la tenaglia che si stava stringendo su di lui da Est con l’arrivo dell’Armata Rossa. I mezzi messi in campo da Inghilterra e Stati Uniti erano ingenti  (130.000 uomini, 450 corazzati, 500 cannoni), ma i tedeschi potevano ancora contare su 350.000 uomini,  1500 carri e 1900 cannoni e la speranza addirittura di poter ripetere la “mazzata” assestata a Dunkerque nel 1940.

All’inizio l’esercito tedesco ottenne parecchi successi, per via di alcune incomprensioni tattiche e strategiche fra i generali alleati (Patton, Montgomery, Bradley,Eisenhower), ma la vittoria finale fu degli alleati grazie ad alcuni grossolani errori da parte del comando tedesco che ritardò ad impiegare le riserve nei punti giusti oltre a sottrarre risorse per tamponare il fronte russo. La battaglia lasciò sul campo complessivamente circa 30.000 morti e 100.000 feriti, il tutto in poco più di un mese!

Ecco, questo è l’Inferno delle Ardenne in cui andremo a calarci…per gioco.

Quali sono le novità che andiamo ad incontrare in Ardness Assault  rispetto al gioco madre Company Of Heros 2? Praticamente nulla, se non una migliore gestione della fisica dinamica che farà del fumo delle esplosioni e la polvere delle macerie  validi alleati o ulteriori nemici (dipende dai punti di vista) poiché andranno ad occultare temporaneamente la visione di insieme del campo di battaglia e le eventuali truppe in arrivo.

Come per Company of Heros 2, in Ardennes Assault  le battaglie si svolgono secondo uno schema strategico che ci porta verso l’obiettivo finale, mentre sul campo di battaglia si dovranno conquistare gli usuali punti tattici per incrementare le risorse e consentire rifornimenti, inoltre vi è la possibilità di controllare 3 compagnie (+ 1 acquistabile) distinte con abilità differenti (supporto, aviotrasportate, meccanizzate e ranger – acquistabile -) e di schierarle secondo il proprio senso tattico. Le vostre truppe cresceranno ad ogni scontro in fatto di esperienza e, credetemi, questa è la chiave di volta per vincere insieme all’accortezza di aggirare sempre ai fianchi l’avversario.

Alla fine di ogni battaglia, si potranno personalizzare ognuna delle 4 abilità uniche della  compagnia scelta, con un massimo di 6 potenziamenti selezionabili. L’ albero delle abilità offre 72 livelli  di miglioramento, che permette di far specializzare i  comandanti durante il corso della campagna.

L’esperienza di gioco, per chi ha apprezzato la serie di Company Of Heroes e successivamente Company Of Heroes 2, è sicuramente profonda e appassionante e il potersi muovere sulla mappa strategica permette di poter rigiocare la campagna utilizzando soluzioni diverse, allungando la longevità dell’espansione.

La scelta di evitare il multiplay  concentrando il tutto sul giocatore singolo vestendolo solo con la divisa degli Alleati può sembrare una scelta limitante, ma alla lunga permette di gustare meglio tutte quelle sfumature che Relic ci offre in termini di accuratezza storica (oltre quasi a sembrare un “esame” di tattica e strategia votata al “What if?”), che di solito in scontri multiplay viene ignorata a favore dell’immediatezza individuale.

L’interfaccia utente è in linea con quella del gioco madre, per cui risulta ancora dispersiva e confusa, specialmente quando si deve intervenire immediatamente sulle truppe o spostare risorse. È strano che non si sia pensato di poter agire anche sulla singola unità all’intero di un plotone: questo avrebbe aperto scenari tattici sicuramente interessanti, visto anche che altri titoli RTS permettono questa opzione.

L’assetto grafico è molto curato, gli scenari riescono a restituire quel tipo di atmosfera che le produzioni cinematografiche e televisive recenti (Salvate il Soldato Ryan, Band Of Brothers) hanno imposto nell’immaginario collettivo, con una fotografia molto contrastata e colori scuri pronti ad illuminarsi ai lampi delle esplosioni. Chi è appassionato di giochi di strategia, sa che la grafica conta fino ad un certo punto, e lo sa anche Relic, che permette di avere un comparto visivo eccellente anche a risoluzioni basse. Tuttavia per gustare appieno l’opera serve un PC con una scheda grafica robusta e un processore di fascia medio alta.

La colonna sonora è coinvolgente e trascinante, supportata da effetti audio ben calibrati e realistici con le voci dei protagonisti  sapientemente recitate che riescono a restituire i momenti drammatici dell’azione, aumentandone il patos del giocatore.

In conclusione…

Company Of Heroes 2: Ardennes Assault è una espansione ben realizzata che aggiunge al titolo madre una longevità considerevole, mentre al giocatore permette prove tattico/strategiche  impegnative e divertenti. Tuttavia resta sempre un’espansione e quindi è legata alla tecnologia del gioco madre.

La scelta di SEGA e Relic di fornirla in formato stand alone sia fisica che digitale, permette a chi non è provvisto di COH2 di entrare a far parte del grande mondo dell’RTS storico  in maniera entusiasmante.

Purtroppo il prezzo elevato (€ 39.90) potrebbe in questi tempi di crisi rallentarne l’avanzata sui PC di chi già è in possesso di COH2 e ha interesse in qualcosa di nuovo e non di un semplice continuum.

Voto: 8/10

Classe 1968. Appassionato di GDR e Videogames, attraversa gli anni '80 con Pac Man in una mano e nell'altra uno Zx Spectrum. Negli anni '90, fra Amiga e PC, realizza cortometraggi e lungometraggi Horror e di Fantascienza che conseguono premi in vari Festival. Dal 2000 al 2012 lavora presso Cinecittà News come curatore per le riprese e l'editing video. Attualmente è docente presso Act Campus Ateneo del Cinema e Della Televisione

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