La visuale in Prima Persona di GTA V è un nuovo punto di partenza

La visuale in Prima Persona di GTA V è un nuovo punto di partenza

C’è poco da fare, Rockstar fa le cose fatte per bene. Non ci torna in mente un altro remaster (seppur chiamarlo così è davvero riduttivo) che abbia generato così tanto hype come la versione PS4, Xbox One (e poco più avanti PC) di Grand Theft Auto V. E come dicevamo prima, il merito è tutto di Rockstar. Nonostante un restyle grafico è il minimo che ci saremmo potuti aspettare e nonostante lo stesso pare superare le nostre aspettative, la carne al fuoco che Rockstar sta mettendo sul piatto, è davvero tanta.

Non ci riferiamo quindi né alle nuove tracce musicali, né al numero di poligoni, effetti, veicoli e dettagli presenti, ma ad una novità sostanziale, che potrebbe cambiare il modo di vivere un Grand Theft Auto: la modalità in prima persona. Se siete curiosi di come sia stata implementata quest’ultima, date uno sguardo al video sotto, ma sappiate che non si tratta di un semplice cambio di prospettiva, bensì di un nuovo modo di vivere le gesta di Michael, Franklin e Trevor.

 

 

Come vi avevamo già detto, sarà possibile switchare da un momento all’altro dalla terza alla prima persona, ed i movimenti ricordano molto da vicino quelli di un normale FPS. Non sappiamo con certezza se preferiremo giocare per intero GTA V in prima persona oppure farci bastare lo splendore grafico che la new gen ci offre, seppur in terza persona. In ogni caso, il passo fatto da Rockstar è memorabile quanto il passaggio dalla visuale dall’alto dei primi due capitoli a quella in terza persona in GTA III. Sicuramente per il prossimo capitolo terranno presente le statistiche di gioco, per capire su quale strada puntare, o semplicemente permetteranno a noi videogiocatori di scegliere come preferiamo giocarci.

Eccovi qualche immagine rappresentativa di alcune delle tappe cruciali di questa saga:

 

 

Vi ricordiamo che Grand Theft Auto V per PS4 ed Xbox One uscirà tra una settimana esatta, il 18 novembre. L’attesa è quasi finita.

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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