The Evil Within – un horror fra il classico e il nuovo

The Evil Within – un horror fra il classico e il nuovo

Il termine “paura” deriva dal latino pavor che significa letteralmente “essere percosso”, “essere abbattuto”. In un contesto logico, quindi, chi prova paura non lo fa in modo volontario ma perchè è vittima di ciò che gli crea questo sentimento. Allora perchè giochiamo ai survival horror? Perchè ci sottoponiamo volontariamente alla tortura psicologica e fisica di un videogame che già dalla copertina ci promette spaventi e numerosi cambi di biancheria intima?

Non mi sembrano lontanissimi i giorni dei primi spaventi regalati da Resident Evil e Silent Hill, ma a guardare il panorama videoludico sembrano davvero passati millenni: quello che originariamente era “oddio, uno zombie, meglio che scappo” è diventato un “oddio, uno zombie, BOOM, headshot”. Pochi sono i titoli (per lo più indie) che di recente hanno voluto tornare sui passi di un genere che si caratterizza sempre più action e sempre meno survivalL’ultima creazione della mente deviata di Shinji Mikami promette di cambiare le cose, con un titolo a metà tra il classico e il moderno. In uscita il 14 Ottobre, The Evil Within (Psycho Break in terra nipponica) si mostra a noi con un trittico di video “making of”. Guardiamoli insieme.

Dopo un'infanzia passata davanti al Gameboy e un'adolescenza trascorsa in continue maratone di TimeCrisis,il Dottor Carter "de noantri" eleva la sua passione all'ennesima potenza ed è pronto a viaggiare oltre i confini del tempo e dello spazio ("Spaaaaaaaaaaaaaaaaaace!!!") per portarvi in giro nel fantastico luccicoso mondo del "gaming", fra notizie,rumor, e opinioni "off the wall".

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