Sword Art Online: Hollow Fragment – Recensione

Sword Art Online: Hollow Fragment – Recensione

Ogni anno, in Giappone vengono pubblicati titoli che spesso e volentieri non raggiungono le coste europee, oppure le lambiscono solo dopo un periodo di tempo molto lungo. In alcuni casi, quando ciò accade,  potremmo perderci alcune perle riservate esclusivamente al Sol Levante, ma non è purtroppo questo il caso, dato che non stiamo parlando né di un’esclusiva giapponese, né tantomeno di una perla. Anzi, Sword Art Online: Hollow Fragment è giunto qualche giorno fa anche in Italia ed ha portato con sé tutto l’appeal della light novel che sta spopolando in notorietà tra migliaia di fan. Per chi non dovesse conoscere Sword Art Online, c’è da fare un piccolo riassunto…

Sword Art Online (SAO) nasce in qualità di light novel dalla penna di Reki Kawahara nel lontano aprile 2009 e narra le vicende di un futuro non troppo lontano in cui una casa di produzione videoludica, la NerveGear, ha inventato il primo VRMMORPG, un MMO capace di trasportare i giocatori nella realtà virtuale di Aincrad e di stimolare i loro sensi al fine di replicare il senso di autenticità del mondo circostante. Quello che i 10.000 “fortunati” giocatori di SAO non sanno è che un tizio dalla moralità alquanto discutibile ha inserito una trappola nei loro caschi virtuali e li ha costretti a rimanere all’interno del gioco, senza lasciare loro la possibilità di fare logout. Prigionieri della NerveGear, i diecimila dovranno avventurarsi per i 100 livelli di Aincrad e sconfiggere il boss finale, altrimenti il loro destino è segnato. L’eroe di questa storia è Kirito, un personaggio che assume la figura del prezzemolo ed incarna le virtù che ogni giocatore di MMO vorrebbe sentirsi cucire addosso. Kirito ha una expertise che spazia dall’hacking alle competenze strategiche che nemmeno uno Shogun avrebbe e, naturalmente, lì dove 3000 giocatori falliscono, lui ci riesce sempre e si becca pure i loot migliori. A metà tra la fortuna sfacciata e la bravura, Kirito sfida il sistema e ben presto diviene l’araldo di tutti i giocatori intrappolati in SAO. Indovinate come va a finire…

Credetemi, la storia potrebbe non finire come pensate, ma ad ogni modo Sword Art Online: Hollow Fragment va ad incastonarsi sul più bello del finale dell’anime e ne reinterpreta l’esito. State pensando al finale quasi fandom di Naruto Shippuden: Ultimate Ninja Storm 3? Più o meno la trama viene stravolta allo stesso modo e in questo titolo Bandai Namco vedremo l’intero sistema di SAO crollare per un incomprensibile bug proprio nel momento della sconfitta di Kayaba Akihiko, il perfido creatore del VRMMORPG. Kirito e compagni andranno incontro ad un fato differente che li vedrà ancora prigionieri del gioco e costretti ad arrivare al 100° livello, ancora senza la possibilità di uscire dall’incubo. In pratica, il pretesto narrativo funge da universo alternativo in cui ambientare l’intera storia di Sword Art Online: Hollow Fragment, altrimenti limitata da una storia già strettamente definita.

La storia di SAO non spicca per originalità, ma almeno l’anime è risultato essere innovativo ed interessante. In effetti, non è un caso se nel 2012 è stata la light novel più venduta in Giappone, poiché la storia è abbastanza coinvolgente e, superando la spacconeria del personaggio principale e l’inutilità dei comprimari, il resto è abbastanza godibile. Lo stesso però non si può dire della trasposizione videoludica visto che, emulando un anime che emula a sua volta un gioco multiplayer, manca di mordente e si limita a tradurre in bit l’intero sistema narrato nei manga e negli anime, senza aggiungere alcunché di rilevante o impressionate.

Ne deriva che è importante conoscere Sword Art Online prima di approcciarsi a Sword Art Online: Hollow Fragment o si rischia di rimanere perplessi per tutta la durata del titolo, ammesso che non lo si abbandoni dopo pochi minuti a causa di ingombranti incomprensioni. Andiamo a vedere come si articola nel dettaglio il titolo in questione e cosa presenta al giocatore che si è convinto a comprarlo.

Come già accennato, Sword Art Online: Hollow Fragment è sostanzialmente un hack’n’slash con componenti RPG, ma la storia ci darà l’illusione di trovarci all’interno di un MMO. Per fatti antecedenti, saremo giunti al 76° piano, vittime di un bug di sistema che ha corrotto addirittura i nomi degli oggetti, facendoli apparire nei menù con dei simboli e delle lettere sbagliate o omesse. La capitale di questo piano sarà Arc Sophia e rimarrà la nostra base fino alla fine del gioco. E badate bene che in Sword Art Online: Hollow Fragment non ci limiteremo a vivere una nuova avventura, ma potremo vivere contemporaneamente, nello stesso gioco, anche la storia di Sword Art Online: Infinity Moment. Infatti Sword Art Online: Hollow Fragment altro non è che un nuovo gioco che include in sé una riconversione per PS Vita di Sword Art Online: Infinity Moment, titolo per PSP uscito a marzo 2013 e disponibile solo in Giappone. Ma non vi preoccupate, perché le storie sono parallele e potete viverle nel modo in cui volete, anche se è meglio concentrarsi prima su Hollow Fragment.

Al centro di Arc Sophia troveremo un portale che ci trasporterà attraverso i piani di Aincrad o ci farà teletrasportare nella misteriosa Hollow Area, ambiente protagonista di Hollow Fragment. Se rimarremo all’interno di Aincrad seguiremo l’evoluzione storica di Infinity Moment, mentre andando nella Hollow Area ci immergeremo nell’avventura proposta da quest’ultimo titolo. C’è da sottolineare che se è vero che in ogni livello di Aincrad esiste una città, solo Arc Sophia al 76° piano è stata ricreata come ambiente esplorabile. Negli altri piani, le “città” saranno invece rappresentate da delle istanze di testo con cui interagire per accedere a negozi e taverne. Nella Hollow Area, invece, il portale di teletrasporto lo troveremo nella Sala Controllo e sempre da qui potremo utilizzare dei fast-travel per raggiungere in breve le diverse zone sbloccate attraverso l’esplorazione.

Ad ogni modo, ogni livello è composto da svariate aree labirintiche più o meno grandi che indirizzano tutte verso un dungeon finale in cui sconfiggere il Boss. È facile comprendere come Sword Art Online: Hollow Fragment possa in poco tempo trasformarsi in qualcosa di noioso e ripetitivo: ogni livello è progettato sempre allo stesso modo e ci spinge ad esplorare, cercare informazioni, battere una sorta di boss di metà livello e, infine, battere il boss finale per salire di un piano. Il level design scarno non invoglia ad esplorare ogni antro possibile e la vasta quantità di mostri presenti sul campo di gioco, con un respawn fin troppo veloce, ci costringe ad esplorarli tenendo costantemente premuto il pulsante cerchio per combattere maniacalmente ogni minaccia che ci si para avanti. Non c’è dubbio che l’esperienza possa avvicinarsi così alla frustrazione ed il dungeon crawling perde il suo appeal se come obiettivo abbiamo quello di essere giocatori metodici ed ossessivi.

Ancor meno rilassante è la UI presentata su schermo. Come in un vero e proprio MMO che SAO vorrebbe emulare, la schermata è piena di hint, tabelle e barre, ma su uno schermo piccolo come quello della PS Vita il tutto si traduce in un caos onnipresente che impedisce di apprezzare il gioco. Il menù si presenta con dei caratteri piccolissimi e, pur volendo rievocare le atmosfere dell’anime/manga SAO in cui i menù potevano essere richiamati in-game di fronte agli occhi del protagonista, viene completamente snaturato e presenta un’interfaccia poco user-friendly. Durante l’esplorazione perciò avremo su schermo la barra Brust, la barra per gli HP e quella per gli SP, nonché una mini-mappa, lo status del nostro compagno, il nostro nome, etc. etc.

Durante i combattimenti, invece, l’interfaccia si arricchisce, per così dire, di ulteriori elementi quali le abilità di Kirito e i comandi che possiamo impartire al nostro partner. Generalmente, Kirito può usare un attacco stun, un attacco brust, uno slash ed una parata. Con la pressione dei tasti dorsali, invece, si accede al parco skill posseduto dal personaggio. Ogni skill la potremo associare ad uno specifico tasto e attraverso una combinazione di pulsanti, potremo usare le nostre mosse speciali a patto di avere i necessari SP per compierla. Qualora fossimo a corto di SP potremo riposarci un attimo, scambiando il nostro posto con il nostro partner. In realtà, il comando di “Switch” serve solo per ridurre il grado di “Risk”, ovvero la concentrazione del nemico su di noi.

Prima di avvicendarci con il nostro compagno, sappiate che quest’ultimo combatte autonomamente, anche se ci viene data la facoltà di impartirgli dei comandi per renderlo più efficace. Se vogliamo prendere un po’ di respiro dai colpi incessanti dei nemici, ci basterà chiedere uno switch e il nostro partner si frapporrà tra noi ed il bersaglio. In questo modo, la barra Risk si abbasserà e nel frattempo ripristineremo i punti SP e le barre Brust in modo più efficace. Questo meccanismo l’abbiamo trovato allineato all’intero assetto caotico che contraddistingue il gioco poiché rende il sistema di combattimento ancora più pesante e complesso, quando in realtà si poteva optare per un qualcosa di più semplice e raffinato. Insomma, poco importa l’avere tantissime abilità se alla fine fanno un po’ tutte la stessa cosa. Particolarmente lunga, inoltre, ci è sembrata anche l’esecuzione delle mosse speciali che hanno animazioni talvolta eterne e a lungo andare ci hanno stancato. Per non parlare del fatto che certe mosse ci vengono esplicitamente richieste dal nostro companion e la cosa sarebbe intelligente se non fosse che tali richieste divengono pressanti e coprono ancora di più lo schermo della povera PS Vita. Nel momento in cui facciamo ciò che ci suggerisce il nostro compagno d’armi, è possibile dare il via ad un’azione combinata davvero potente e generalmente questa è l’unica interazione che riesce a simulare a grandi linee l’assetto strategico delle sessioni di gioco di un qualsiasi MMO reale.

Ed è proprio lo skill tree a rappresentare, a nostro parere, un altro punto davvero critico per Sword Art Online: Hollow Fragment, perché il cercare di capirlo rappresenta di per sé un’impresa paragonabile al completamento del titolo. Aprendo la panoramica sulle nostre abilità, notiamo che Kirito parte già dal livello 100 e, com’è ovvio pensare, possiede anche tante capacità. Tale scelta è giustificata anche dalla trama, poiché all’interno dell’MMO fittizio di SAO, Kirito è giunto al 75° livello acquisendo non poca esperienza. Tuttavia, Sword Art Online: Hollow Fragment non è un vero MMO, pur simulandone le caratteristiche a causa del setting narrativo, perciò ci ritroveremo completamente spaesati e molto probabilmente incapaci di comprendere la maggior parte delle abilità che possediamo. L’assenza di un tutorial degno di questo nome è a dir poco tragica se si pensa alla complessità del titolo ed al numero di variabili messe in campo.

Un punto a favore per Sword Art Online: Hollow Fragment lo giocano però i rapporti umani. Al fine di farci credere all’interno di un MMO avremo la possibilità di creare party e di relazionarci con gli altri, anche se i nostri “amici” saranno degli NPC relativamente famosi e legati alla trama. Ce ne saranno più di 100 e con essi potremo addirittura avere degli incontri per approfondire la loro conoscenza o potremo dar loro la nostra mano per portarceli a far shopping nella capitale. Tutto ciò migliorerà il rapporto con ognuno di essi ed offrirà una maggiore intesa o reattività all’interno dei combattimenti.

A prescindere dall’obiettivo di queste interazioni, i dialoghi rimangono sempre godibili e divertenti poiché sono realizzati nel puro stile del Sol Levante, con reazioni eccessive e comiche che ricalcano gli archetipi dei personaggi anime/manga. Grazie all’escamotage del bug che giustifica la presenza di Kirito al 76°, inoltre, sono stati inseriti personaggi da svariati archi narrativi non strettamente legati ad Aincrad e questo fan-service puro prova a dar più spessore al gioco e gli consente di presentarsi come uno strumento enciclopedico della saga creata dall’autore Kawahara. Per coloro che, infine, vogliono esperire una modalità co-op con persone reali, Hollow Fragment offre una modalità cooperativa multiplayer fino a 4 giocatori al fine di rendere l’esplorazione molto più semplice e veloce.

In conclusione…

Sword Art Online: Hollow Fragment è un tentativo di portare in occidente la trasposizione videoludica dell’universo di SAO e raccoglie sia il precedente Sword Art Online: Infinity Moment che una intera nuova storia ambientata nella Hollow Area. L’intero gioco manca di profondità e risulta essere davvero approssimativo, con un sistema di combattimento fin troppo complesso e l’incapacità di spiegare chiaramente le meccaniche di gioco, elementi che unitamente al setting narrativo fanno di Hollow Fragment un titolo dedicato principalmente agli amanti della light novel che conoscono già SAO ed i suoi personaggi. In caso contrario, dubito che il gioco lo si possa apprezzare facilmente. La sensazione finale è che tante caratteristiche avrebbero dovuto svilupparle con maggiore cura per donare appeal al titolo: un gioco che punta sui combattimenti non può avere un’interfaccia così complessa. Ad ogni modo, per i fan, Sword Art Online: Hollow Fragment è un buon passatempo se si è capaci di sorvolare sulle sue evidenti pecche.

Voto: 5,5/10

Amo i videogiochi sin da quando ho messo le mani sul mio primo Commodore 64 nel lontano 1992. Ora cerco di coltivare la mia passione videoludica in ogni momento libero della giornata. Il mio genere preferito? JRPG per tutta la vita.

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