La “dura” realtà della gamescom…

La “dura” realtà della gamescom…

Sfido chiunque, giornalista o meno, ad andare alla gamescom e provare tutto quello che si potrebbe provare, vedere tutto quello che si potrebbe vedere, fare tutto quello che si potrebbe fare. È praticamente impossibile! Infatti è sempre con un lieve senso di incompletezza che lasciamo Colonia… “Avremmo potuto provare quello!”, “Oh no, c’era anche questo!”, e via discorrendo… La verità è che l’industria videoludica è cresciuta a dismisura, soprattutto negli ultimi due-tre anni, e l’Europa non si è tirata indietro, anzi, è al centro di questa evoluzione: se fino a qualche anno fa la gamescom veniva considerata una “fiera minore”, adesso è seconda solo all’E3 ed a dimostrazione di questo, abbiamo potuto assistere anche quest’anno ad annunci ed anteprime esclusive!

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Il motto di Sony è senza dubbio azzeccato…

Certamente  uno dei momenti clou della gamescom sono proprio le pre-conferenze, in particolare quelle di Microsoft e Sony. Quest’anno Microsoft ha mantenuto la sua promessa, ossia quella di dedicarsi completamente ai giochi (mettendo da parte Kinect, ed intrattenimenti multimediali di diverso tipo), e noi ne siamo stati più che contenti. Certo, le novità non sono state molte se si escludono i nuovi bundle, il fatto che Rise of the Tomb Raider sarà un’esclusiva (temporale a quanto pare) di Xbox One, e le esaltanti sequenze di gioco di Quantum Break mostrate da Sam Lake (qualcuno ha detto Max Payne?). Ecco, promossa quindi Microsoft, la quale sembra aver capito che quello che vogliono i videogiocatori da una console sono solo i giochi (e che tutto il resto è accessorio); ma sicuramente non a pieni voti. Poche ancora le esclusive, e nessuna realmente valida da spingere a preferire Xbox One a PS4… Quello che ci ha offerto invece Sony, non è stata “la bomba” che ti lascia a bocca aperta, bensì una raffica di titoli, tra indie, conferme, seguiti e nuove IP; che in ogni caso, ci ha lasciato senza fiato. Tra le nuove IP spiccano P.T. (in realtà un teaser trailer interattivo confezionato in maniera certosina per presentare al mondo il nuovo Silent Hill, sviluppato da Kojima e Guillermo del Toro) ed Hellblade (dai creatori di Heavenly Sword), c’è il ritorno di Until Dawn, e tanti altri titoli indie “minori”. Senza contare le già note esclusive  The Order: 1886 e Bloodborne… Insomma, da quanto fatto vedere alla gamescom, per adesso l’ago della bilancia continua a pendere dal lato di PlayStation 4…

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335.000 visitatori alla gamescom2014!

La gamescom non ha però offerto al vasto pubblico (ben 335.000 visitatori) solamente i titoli tripla A. Così come l’industry, la fiera si è plasmata secondo le esigenze del pubblico, dedicando ad esempio una parte agli sviluppatori indipendenti (se così possiamo ancora chiamarli), dove si potevano provare perle  del calibro di Below. Un padiglione intero era dedicato a MOBA come League of Legends, con arene e tornei live. Non mancavano valanghe di cosplayers e aree dedicate al modding ed alle periferiche hardware più disparate. E poi action figures, gadgets di ogni tipo, dedicati ai nostri beniamini, non facevano che indurre i “poveri” visitatori in tentazione…

Insomma, mai come oggi l’offerta videoludica (e ciò che ruota attorno ad essa) è varia, un fattore che permette ai videogiocatori di scegliere dove e con cosa giocare, senza per forza dover spendere centinaia di euro; ed allo stesso tempo senza precludere la qualità di gioco. L’apertura al panorama indipendente (ed il successo che sta ottenendo), fa capire quanto lo spessore di un gioco possa fare la differenza e trasformare dei piccoli sviluppatori, in veri e propri punti fermi dell’industry; come nel caso di No Man’s Sky, diventato ormai uno dei giochi più attesi per PS4 (e PC)… La qualità prima di tutto: che si tratti di grafica stile 8-bit o ultrarealistica, i videogiocatori hanno imparato ad apprezzare l’essenza di un gioco, il divertimento, ed in alcuni casi anche il suo valore artistico. È proprio per questo che, al di fuori dei giochi più blasonati, questo autunno/inverno sarà pieno di nuove uscite più che interessanti, e si spera che alcune di queste (magari inaspettatamente) possano diventare vere e proprie pietre miliari della nostra cultura.

Lo staff di GameSoul prova ad inventare il "multi-selfie"

Lo staff di GameSoul prova ad inventare il “multi-selfie”

Se lo scorso anno è stata la gamescom di “introduzione” al pubblico di Xbox One e PS4, quest’anno le due console hanno mostrato il loro potenziale a tutti. Purtroppo per mettere le mani su molti dei giochi mostrati, bisognerà attendere il 2015, ma già nelle prossime settimane potremo finalmente goderci le nostre nuove console con titoli del calibro di Destiny, L’Ombra di Mordor,  Alien: Isolation, DriveClub, The Evil Within, Call of Duty: Advanced Warfare, Project CARS, FIFA 15 e PES 2015, Far Cry 4, NBA 2K15… Molti di questi sono esclusive per le nuove console, ma laddove non lo fossero, giocarle su PS4 o Xbox One (senza contare il PC), rappresenterà un’esperienza unica!

Che il 2015 sarà sicuramente un anno memorabile è ormai già scritto, basta citare titoli come The Witcher 3 (nostro Best of the Show), Evolve e Batman: Arkham Knight… Ma basta anche pensare alle nuove frontiere offerte dalla realtà virtuale (Oculus Rift e Project Morpheus), le quali molto probabilmente verranno commercializzate il prossimo anno, alla possibile diffusione del supporto degli schermi UltraHD 4K, per un livello di dettaglio mai visto… E sicuramente le nuove console potranno così esprimere appieno il loro potenziale!

Per tornare al discorso iniziale… vedere o provare tutto quello che ci riserva il futuro era una missione impossibile… ma tutto sommato crediamo che quanto visto possa soddisfare anche i palati più esigenti… c’è tanta carne al fuoco, e per tutti gusti!

Forse così sarebbe più facile esplorare ogni angolo della gamescom...

Forse così sarebbe più facile esplorare ogni angolo della gamescom… L’appuntamento è per il 5 agosto 2015!

E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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