Best of gamescom – I migliori giochi della gamescom 2014

Best of gamescom – I migliori giochi della gamescom 2014

The-WitcherBest

Abbiamo finito solo poco fa di scrivere le ultime anteprime dei tantissimi giochi provati durante l’appena conclusa gamescom 2014, ma è da prima di lasciare Colonia che abbiamo chiari in mente quali sono stati i migliori giochi che abbiamo visto o provato. Questa volta abbiamo scelto di dare dei premi divisi per categoria, scegliendo quelle più rappresentative: Action/Adventure, RPG, Racing, Sports, Shooter e Multiplayer. Abbiamo anche scelto un vincitore assoluto, che avrete già capito qual è… A tal proposito, vogliamo raccontarvi un breve aneddoto: una settimana fa abbiamo deciso di andare a “consegnare il premio” a CD Project Red tutti insieme. I ragazzi, oltre a ringraziarci per il nostro riconoscimento (tra l’altro The Witcher 3 durante l’E3 se l’era giocata sul filo del rasoio con Metal Gear Solid V per il titolo di Best of E3!), ci hanno omaggiato con una cassa di birra polacca (buonissima tra l’altro ndr.), ma che purtroppo non abbiamo potuto accettare! 🙁 Ci immaginavate in giro per la fiera con questa cassa di birra sulle spalle?! 🙂

Qui sotto trovate i vincitori delle categorie selezionate, con tanto di link alle rispettive anteprime (qualora vogliate approfondire…), ma “sfogliando” le altre pagine, troverete tutti gli altri giochi che sono stati in lizza per vincere uno di questi premi!

Non ci aspettiamo che siate d’accordo con le nostre scelte, ma ci auguriamo che questo elenco possa permettervi di farvi un’idea di cosa vi aspetta nel prossimo (o meno in alcuni casi) futuro!

Enjoy!


Witcher-3

C’è poco da fare, The Witcher 3: Wild Hunt resta il titolo più atteso del prossimo anno, nonché il più impressionante visto in fiera. La qualità della grafica, della narrazione e del gameplay pongono al vertice di ogni singolo aspetto il titolo dei CD Projekt RED: se si potesse sparare probabilmente sarebbe anche il miglior shooter, ma per il momento i ragazzi polacchi si accontentano di aver creato un enorme mondo pulsante in cui le continue scelte che faremo avranno un peso determinante sulla prosecuzione del viaggio dello strigo, Geralt di Rivia. In un momento così cruciale in cui i primi veri titoli next-gen si apprestano (salvo altri rinvii!) ad arrivare sulle nostre console, The Witcher 3: Wild Hunt è ancora il titolo che più di ogni altro sembra riscrivere le regole dello sviluppo di un videogioco, termine che mai come ora sta stretto ad opere del genere.

Inoltre The Witcher 3: Wild Hunt si è aggiudicato anche il titolo di best RPG : nonostante gli immensi passi in avanti fatti da Dragon Age: Inquisition e la nuova concorrenza di Lords of the Fallen, è dura confrontarsi con il titolo dei CD Projekt RED. In fondo Wild Hunt ha tutto quello che ci si aspetta da un gioco di ruolo: un protagonista carismatico, un mondo enorme da esplorare, una storia matura ed avvincente sulla quale le scelte del giocatore hanno un peso determinante, una progressione del personaggio profonda ed infine un sistema di combattimento appagante. Queste sono solo alcuni degli aspetti più importanti di The Witcher 3, ma per scoprire se l’alchimia degli elementi ha creato, come immaginiamo, un capolavoro dovremo aspettare il prossimo 24 febbraio.

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BatmanBest

Chi si aspettava il solito Batman si ricreda: Batman: Arkham Knight espande il gameplay della serie tanto quanto (se non di più) aveva fatto Arkham City rispetto ad Arkham Asylum. Messa da parte quindi la parentesi di Arkham Origins (non curata dai ragazzi di Rocksteady), Batman torna più oscuro e “grande” che mai. L’ambientazione del nuovo titolo dedicato al Cavaliere Oscuro sarà l’intera Gotham City e se Arkham Knight si porta a casa questo premio è perché la Batmobile non sarà usata solo per spostarsi in giro per la città, ma perché è un vero e proprio perno del gameplay, integrata com’è nei combattimenti, nell’esplorazione e nella risoluzione degli enigmi. Il veicolo di Batman è praticamente un’estensione del suo stesso corpo e la grafica mozzafiato di Arkham Knight ci impone, qualora avessimo ancora dei dubbi, di premiare il titolo Rocksteady come il miglior action game provato in fiera.

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DestinyBest

Non è stato facile quest’anno assegnare questo premio: a contenderselo troviamo titoli come Call of Duty: Advanced Warfare (impegnato a rincorrere i players migrati su Titanfall) e Battlefield Hardline (che con Visceral Games cerca di ridare dignità alla campagna single-player), senza menzionare Evolve che però abbiamo preferito premiare per altre caratteristiche. Il best shooter della fiera è dunque Destiny, il titolo di Bungie ed Activision che ci apprestiamo a giocare dopo tanta attesa tra pochissimi giorni. Nel DNA di Destiny è perfettamente rintracciabile l’eredità lasciata da Halo e già questo per molti sarebbe sufficiente per premiare il titolo di Bungie, ma senza farsi prendere da facili entusiasmi bisogna riconoscere a Destiny l’aver ridefinito (o annulato?) i confini tra single e multi-player. Scusate se è poco.

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PES2015Best

Scegliere a chi dare lo scettro di miglior gioco sportivo, con FIFA 15 ed NBA 2K15 come concorrenti, non è stato semplice. Difficilmente avremmo pensato di vedere un PES 2015 come questo. Il lavoro di PES Productions è enorme, e rappresenta una dichiarazione d’amore ad un pubblico ascoltato dopo troppo tempo e costretto troppo a lungo ad accontentarsi di un prodotto sì buono, ma lontano dalle reali potenzialità. L’aver saltato l’appuntamento con la next gen lo scorso anno, alla resa dei conti, è stata un’intuizione vincente del team di sviluppo, che ora ha tra le mani un prodotto solido e concreto che mescola un comparto tecnologico di primissimo ordine con una giocabilità profonda e coinvolgente, tanto da far tornare alla mente i tempi d’oro dei vecchi Pro Evolution Soccer. PES non è un semplice gioco, è passione per uno degli sport più amati al mondo. La partita per il dominio del calcio videoludico è aperta.

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DriveclubBest

Era da un bel po’ che i racing games non vivevano un periodo così florido e di titoli in uscita ce n’è per (quasi) tutti i gusti. Dall’immensità di The Crew alla spensieratezza di Forza Horizon 2, passando per il rigore simulativo di Project CARS, la scelta del migliore racing game della Gamescom cade su DriveClub grazie alla sua capacità di saper miscelare sapientemente le migliori qualità dei titoli sopraelencati. Il gameplay è infatti un mix incredibilmente naturale tra un arcade ed un simulatore, mentre la componente social farà da collante per tutte le numerose ore che di sicuro spenderemo a bordo delle auto ultra-dettagliate dell’esclusiva Sony. L’abbiamo atteso a lungo, ma dopo essere stato rimandato più e più volte, ora DriveClub è pronto per fare della PlayStation 4 la console con l’esclusiva automobilistica più importante.

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Evolve-Best

Se con Evolve i ragazzi di Turtle Rock Studios volevano rivoluzionare il panorama del multiplayer cooperativo e competitivo, inutile dire che ci sono riusciti. Quattro giocatori armati di tutto punto collaborano per abbatterne un quinto, nei panni di un mostro mastodontico privo di alcuna pietà. Che siate buoni o cattivi, tattica e strategia sono fondamentali per sopravvivere ad un’esperienza next gen frenetica e senza pari, dove l’unione fa la forza dei Cacciatori e, per chi volesse provare l’ebbrezza di muovere una creatura grande come una palazzina, saper sfruttare lo scenario a proprio vantaggio diventa vitale. Come il Kraken e il Goliath, la sfida multigiocatore evolve ad un nuovo stadio, dove ogni errore può essere fatale e muoversi affrettatamente può voler dire una morte prematura.

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E' passato troppo tempo per ricordare il mio primo approccio al mondo videoludico... Limpido è invece il ricordo della prima console, un Atari 2600, e dei giorni interi passati a giocarci. Da allora sono cambiate molte cose: i videogiochi sono diventati il mio lavoro, non ho più tutto quel tempo per giocarli ed ormai sono pochi quelli che mi lasciano a bocca aperta. Ma al di là di tutto, l'amore c’è ancora, così come la voglia di arrivare un giorno a crearne uno… Ecco, se non si fosse capito, sono un eterno “sognatore"!

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