Sondaggio – Qual è stata la miglior conferenza della gamescom 2014?

Sondaggio – Qual è stata la miglior conferenza della gamescom 2014?

La gamescom 2014 è ormai in pieno svolgimento, con un flusso continuo di annunci, nuovi trailer, screenshot e tante, tantissime informazioni sui titoli più attesi del prossimo autunno (e del 2015), ma il momento clou, le conferenze, può dirsi ormai passato e concluso. I colossi dell’industry hanno sparato le loro cartucce principali, proiettili ben calibrati la cui scia dovrà durare perlomeno fino al Tokyo Game Show, se non all’uscita stessa di questo o quel gioco, ed è quindi giunto il momento di tirare le somme: qual è stato il publisher che più di tutti è riuscito ad emozionarvi, a coinvolgervi, a farvi strappare i capelli dall’hype?

All’appello manca un big del calibro di Ubisoft, che nonostante il ricco e valido parco-IP, ha preferito concentrare tutte le proprie risorse sui booth, invasi come saranno da migliaia di giocatori in questa intensa e faticosa settimana, ma ci ha pensato Konami, o meglio, Kojima-san, ad approfittare del palco lasciato vuoto dal colosso d’Oltralpe, concentrando la sua conferenza esclusivamente sull’attesissimo Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. La parte del leone l’han fatta ancora una volta Sony e Microsoft a suon di annunci, esclusive molto discusse e colpi di scena immancabili (difficilmente scorderemo il colpo di genio dell’annuncio di Silent Hills, ndr), mentre EA, forte dei suoi amatissimi franchise, ha risparmiato ai giocatori le stesse emozioni contrastanti dell’E3, fatte di prototipi di IP agognatissime ma in fasi di sviluppo talmente arretrate da sembrare veri e propri miraggi.

Prima di lasciarvi al sondaggio vero e proprio, vi ricordiamo che a questo link trovate news, report, anteprime e quant’altro sulla gamescom 2014, inclusi gli articoli della nostra truppa presente a Colonia!


Gamescom 2014: Qual è stata la vostra conferenza preferita?

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Traduttore e blogger freelance, adora (s)parlare di videogiochi e musica spaccatimpani tutto il dì. Quando può suona, gioca e legge, di tutto, anche le etichette degli shampoo. Terrore dei recensori e abbassatore di voti seriale, ha brillantemente sostituito le fatture ai suoi amati boss di Dark Souls, respingendo con caparbia ossessione e gioco di scudi qualsiasi backstab della vita sociale.

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